Ci sono circa 979 Cornacchia in Italia. (sito Cognomix. it)
286 Puglia 19 Marche 132 Emilia- Romagna 10 Sardegna 120 Abruzzo 9 Basilicata 107 Lazio 8 Friuli V. G. 104 Lombardia 4 Trentino A. A. 58 Piemonte 3 Umbria 51 Campania 3 Sicilia 23 Toscana 1 Calabria 20 Liguria 1 Molise 20 Veneto
Varianti: Cornacchio
Derivati: Cornacchi, Cornacchione/ i, Cornacchini/ o
Il cognome è già documentato nel 1230 a Soragna (PR) con un certo notaio “Bernardo Cornacchia“. Secondo gli etimologisti “Cornacchia” è la cognominizzazione di soprannomi dei capostipiti quali “Cornacchia, Cornacchione, Cornacchioni” che derivano dal vocabolo latino popolare “cornacula” (cornacchia).
Probabilmente alcuni ceppi originari hanno, alla base, il termine come definizione attribuita generalmente in senso ironico o critico a personaggi inclini alla chiacchierata polemica e al piacere del pettegolezzo spesso anche malevolo ed importuno. Conosciuta ed in voga da diverso tempo infatti è la definizione”vecchia cornacchia” per distinguere una persona resa più acida e polemica dall’avanzare dell’età, che ha generalmente, nel suo prolifico sentenziare, come filo conduttore un certo pessimismo, una buona dose di invidia ed il gusto della condanna.
In realtà la discreta diffusione nella penisola del cognome con i suoi derivati non è tanto legato a questo senso negativo del termine ma piuttosto nella sua valenza positiva di “animale sacro”, di certo legata all’influenza della cultura germanica dove la cornacchia anche se un pò di riflesso al “corvo” era considerato appunto un animale sacro dotato di poteri sia in senso positivo che negativo
Generalmente però l’ambivalenza tra positivo e negativo è più tipico del Corvo, mentre la cornacchia ha una valenza più definita e più stabile, lei è innanzitutto è la testimone sacra, per volontà divina, della priorità femminile nella generazione di tutto quello che permea l’Universo. Quindi è lei ad avere in custodia il mistero della vita, l’unico animale con il potere di trasformarsi in essere viventi diversi e con il dono dell’ubiquità. Il Corvo come si è già accennato ha una valenza simbolica maggiore, ma con più significati e contraddizioni
Per quel che riguarda i ceppi piemontesi e lombardi si ipotizza anche la possibilità di ceppi con una derivazione diretta dal dialetto “curnaja“, termine poi italianizzato probabilmente nella fase di cognominizzazione in “cornacchia”
Etimologia Stupidaria
In epoca medievale, ovviamente, non esistevano certo tutti i divertimenti che abbiamo ai tempi nostri per cui si cercava di arrabattarsi con quel poco che si aveva. Uno dei modi più consueti di trovare momenti di allegria e di sollazzo era ovviamente il pettegolezzo anche becero che aveva, tra i suoi culmini di spassosità, l’attribuzione ai destinatari di turno dei più ridicoli soprannomi facendoli diventare, per aumentare il misero divertimento, di dominio pubblico.
Ogni minima occasione era buona, si controllava, si pedinava, si spiava, si raccoglievano informazioni e quando la notizia era sicura scattava il perverso meccanismo. Il tal dei tali di turno si ritrovava da un momento all’altro non solo al centro delle più spietate e maldicenti chiacchiere popolari, tra l’altro con un innata tendenza alla calunnia, ma etichettato con un soprannome che gli si attaccava addosso come una calamità ben difficile da staccare e che quasi sempre finiva con il sostituirsi al suo nome originale.
Essendo poi in epoca medievale abbastanza diffusi nomi che si sono poi persi nel tempo come nel caso specifico Nacchio, Nacchia, esistenti sia per attribuzione diretta che come forme aferetiche ipocoristiche del nome Gianni, facile intuire come il cognome “Cornacchia” possa essere derivato da un soprannome canzonatorio popolare legato alle “corna” di “Nacchia” o ad altri simili con alla base “corna” e “pacchia” od anche “racchia“