L’Intervista del 1972 di Biagi a Pasolini
In uno dei miei rapidi sguardi all’immensità di video su You-tube ho ritrovato quasi per caso la vecchia (essendo del 1972)intervista di Biagi a Pier Paolo Pasolini..
La brevissima sequenza che vede Biagi, con sincera ingenuità, fargli presente che è libero di dire tutto ciò che vuole e Pasolini che, con il garbo e i toni che lo caratterizzava, spiega il perchè la televisione di per sè nega a priori questa possibilità.
E’ davvero una chicca da antologia storica così come lo scambio battute dove Biagi cataloga il regista come un uomo solo e tremendamente pessimista e lui risponde che non c’è pessimismo senza una grande vena di ottimismo.
Grande verità, nel suo grandissimo senso dell’etica, della moralità e della libertà di pensiero Pasolini è stato smodatamente ottimista. Comunque dell’intellettuale si è gia detto e scritto persino troppo per cui trovo superfluo aggiungere altre personali considerazioni.
Lascio quindi al video il compito di dimostrare come al di là della simpatia o antipatia che si poteva avere per il personaggio e condivisione o condanna della sua ideologia la verità più evidente ed indiscutibile resta l’altissimo livello della sua intelligenza, sensibilità, intuizione e lungimiranza.
L’unica cosa che mi sento di affermare è che Pasolini ha anticipato troppo i tempi, il suo pensiero negli anni 70 era troppo al di là delle righe, forse ai giorni nostri il suo lucido pensiero avrebbe più ampio respiro e possibilità di venire raccolto soprattutto dalla parte più giovane della popolazione.
Il non avere un Pier Paolo Pasolini che fa cinema, che scrive, che denuncia, che va ospite di Fabio Fazio è una perdita difficilmente calcolabile.
L’unica speranza è che i nostri giovani leggano le sue opere, seguano le sue interviste, si interessino alle sue affermazioni in modo che la straordinaria attualità del suo pensiero non venga persa