Langhe-Monferrato ed i suoi paesi
Bubbio: La chiesa Parrocchiale
La Parrocchiale di Bubbio venne realizzata negli anni 1750-1779 su progetto degli architetti Domenico Pedrotta e Giacomo Del Carretto, quest’ultimo allievo di quel maestro del Barocco che fu Filippo Juvarra (architetto di fiducia di Casa Savoia e a cui si devono opere come il Palazzo Madama di Torino, la Basilica di Superga e la Palazzina di Stupinigi ed altre ancora)
Pressochè nello stesso periodo gli stessi architetti redigevano anche il progetto dell’omonima Parrocchiale di Cessole
Esternamente la costruzione rispecchia lo schema esagonale tipico del Barocco con inserite, lungo le linee diagonali le cappelli ovali.
Anche la facciata in mattoni a vista ricalca lo stile barocco tipico dell’epoca, di cui si ha un classico esempio nel Palazzo Carignano di Torino. La linea della struttura è data da due false colonne (sempre in mattoni) sovrastate da un architrave a emiciclo sporgente.
In posizione centrale domina un grande rosone completato da due nicchie laterali, al di sotto il notevole portone ligneo scolpito. Quello che subito colpisce è l’equilibrio generale dei volumi e delle forme che danno vita ad un insieme di naturale plasticità estetica.
Interno
L’interno grazie alla sua forma esagonale con gli spigoli decisamente smussati riesce subito a trasmettere al visitatore l’idea di luminosa ampiezza di spazio e di totale circolarità che si richiama sempre al riferimento del suo centro.
Questa particolarità crea al contempo un armonioso e preciso effetto ottico di prospettiva che da ogni punto catalizza lo sguardo al tabernacolo centrale in fondo alla chiesa cioè al punto preciso in cui il Parroco ufficia la messa e si rivolge ai fedeli presenti.
Quindi, ancora di più della stessa navata, è appunto il tabernacolo l’elemento dominante, un richiamo architettonico chiaramente e sapientemente voluto per ricalcare e ribadire il punto di maggior sacralità dell’edificio come casa di Dio dove si reincarna ogni volta il mistero del Cristo e dei suoi insegnamenti.
La struttura ha la singolarità di essere imperniata su una sola navata uguale in lunghezza e larghezza, con cinque esedre ognuna della quale con il suo altare.
Infatti la chiesa di Bubbio è praticamente l’unica in tutta la Valle Bormida a non estendersi lungo l’asse orizzontale, ma anzi a ruotare sul perno centrale dando l’impressione di luminoso sviluppo verso l’alto.
Sui due lati dell’altare maggiore si possono ammirare altri due altari, in quello di sinistra è raffigurata una bella immagine della Madonna Assunta (probabilmente opera
di Carlo Gorzio, pittore molto noto nella zona dove ha lasciato molteplici testimonianze del suo raffinato talento) patrona della parrocchia dal 1779.
Dietro il grande crocifisso in legno, di pregevole fattura, posto al centro dell’altare, nell’abside di fondo, si possono ammirare dei curati affreschi (La tentazione di Gesù e Gesù sul Monte degli Ulivi) del pittore torinese Luigi Morgari che ha eseguito anche l’affresco sulla volta (1885) rappresentante una colomba circondata da raggi dorati, emblema della discesa dello Spirito Santo
Grosso modo nella zona centrale della chiesa sui due lati opposti da vedere i due notevoli pulpiti in legno appoggiati a due piloni e sorretti da confessionali. In legno scolpito anche la bella fonte battesimale situata in una nicchia a se stante sulla parete destra della chiesa.
Grandioso l’organo in stile barocco di cui in origine fu realizzata solo la facciata, la struttura musicale vera e propria di grande qualità che è stata acquistata, grazie al sostegno di tutta la popolazione nel 1986, ha permesso in varie occasioni concerti anche di alto valore artistico