Ci sono circa 850 famiglie Bellei in Italia.
- 688 Emilia Rom. 37 Lombardia 29 Lazio 25 Veneto 17 Liguria 17 Toscana 14 Piemonte 8 Abruzzo 4 Sardegna 4Trentino A. A. 3 Umbria 2 Marche 1 Molise 1 Sicilia
Il cognome Bellei sembra avere radici antiche che si perdono nella notte dei tempi. Dei Bellei , è difficile individuarne l’origine etimologica con precisione e chiarezza, secondo il Rossoni potrebbe forse trattarsi della cognominizzazione di una forma apocopaica dell’ipocoristico dialettale “bellein” (bellino), forse il nome o soprannome del capostipite.
Nel corso dei secoli Bellei ha subito molteplici variazioni e specificità da fargli assumere significati e simbologie uniche che lo hanno reso un simbolo di identità per chi ne è portatore . All’inizio, Bellei non era altro che una designazione temporanea, ma col tempo è diventata un’eredità di famiglia che dura ancora oggi.
Inoltre, nella tradizione italiana, non è raro che i cognomi siano collegati ad un soprannome, a caratteristiche fisiche, morali, e caratteriali che lo inseriva in qualche peculiarità del capostipite analizzandolo nel suo ambiente di vita. Pertanto, è possibile ipotizzare tra le altre possibilità che qualche antenato della famiglia Bellei fosse particolarmente affascinante o che avesse un carattere gradevole e amabile.
Infatti questo cognome, molto diffuso in Emilia-Romagna, soprattutto nella provincia di Modena, pare derivare da una forma dialettale del personale italiano “Bello”, quindi “Bellei” potrebbe essere l’equivalente di “figli o discendenti di Bello”.
Con le sue radici in Italia e la presenza in paesi di tutto il mondo, il cognome Bellei testimonia la ricca diversità e interconnessione della società globale.
Altri studiosi ritengono che Belley (Bellitium in latino) abbia preso nome da Bellona, dea della guerra, alla quale era stato eretto un tempio. Per tale ragione, secondo lo storico Aubertus Miroeus e, dopo di lui, Charles de Saint-Paul, Belley venne chiamata “Urbem Bellicam”.
Straordinaria, approfondita e dettagliata la ricerca di Camillo Belley sulle origni del proprio cognome. Come riportato nel suo libro, dalle ricerche effettuate e dai documenti consultati ha tratto la convinzione che la stirpe dei Bellei affondi le proprie radici in gran parte nella cittadina francese di Belley dalla quale, nel 1385, a seguito di una terribile diaspora, un gruppo di “Bellicensi” trovò rifugio in Valle d’Aosta diramandosi, successivamente, in molte province d’Italia fra le quali Modena in cui, ora, risiede la stragrande maggioranza ( circa l’82%) dei Bellei medesimi.
Ma nel 1385, esattamente il 25 aprile, come ha scritto lo storico F.Guichenon, la cittadina di Belley fu assaltata e messa a ferro e fuoco. Furono risparmiati soltanto la Cattedrale, l’Arcivescovado e qualche altra casa nei pressi. Questo grave avvenimento storico provocò una vera e propria diaspora che costrinse i superstiti per salvarsi a fuggire in ogni direzione; taluni arrivarono anche in paesi stranieri. Come si può estrapolare dagli antichi documenti un consistente numero pare si sia rifugiato in Valle d’Aosta e poi in un secondo tempo a Bomporto in provincia di Modena.
I Bellei che erano sbarcati a Bomporto cominciarono ad espandersi in paesi vicini quali Ravarino, Bastiglia ed Albareto. Successivamente arrivarono a Modena, a Carpi, a Formigine, a Maranello, a Sassuolo, a Pavullo, a Fanano e ad Acquaria di Montecreto. A partire dal XVI secolo, taluni Bellei raggiunsero posizioni sociali di rilievo.