Ci sono circa 1207 famiglie Bolla in Italia.(Sito Cognomix.it).
- 375 Piemonte 253 Veneto 229 Liguria 227 Lombardia 49 Lazio 16 Campania 12 Emilia Romagna 12 Marche 9 Toscana 8 Sardegna 3 Trantino Alto Ad. 3 Friuli V.G. 3 Umbria 3 Valle d’ Aosta 2 Abruzzo 1 Sicilia 1 Calabria 1 Puglia
Etimologia del termine e del cognome Bolla
Esplorare l’origine etimologica che rivela il significato di Bolla può essere una vera sfida, in quanto legata a diversi linguaggi e alla loro costante trasformazione nel tempo. Basta partire dalla considerazione che nell’interpretazione corretta del termine è sufficiente già solo la fonetica di un nome straniero per influenzarne nettamente la traduzione.
Il termine ha origine dal latino Bulla fortemene legato all’antico tedesco Bolca col significato di essere pieno, gonfio e rotondo collegato sempre al tedesco antico Bol uguale a coppa, palla e cranio. Da qui la valenza del latino Bulla di borchia, bottone da cui il termine bulla aurea cioè di una sorta di amuleto appeso al collo (spesso a forma di cuore) dei re e poi anche dai patrizi romani e dai loro figli con il presunto potere di difendere il portatore dal malocchio degli invidiosi.
Il cognome “Bolla”, appartenente alla categoria dei cognomi detti di ‘ostracon’ o usati come soprannomi, deriva presumibilmente da una caratteristica fisica o caratteriale del capostipite. “Bolla” molti casi rappresenta una caratteristica di pallosità, di qualcosa di rotondo e rigonfio, e potrebbe quindi aver fatto riferimento originariamente a una persona con un fisico robusto, o forse a un individuo dotato di uno spirito bollente, vivace o irruento.
Per alcuni ceppi dovrebbe derivare dalla cognominizzazione di nomi germanici come Bolland, derivato dall’unione dei termini bol[o], “amico”, e land, “terra, patria”, o come Bolo, “amico”.
Nel contesto, in alcune zone d’Italia potrebbe risalire a toponimi tipo la forma abbreviata del cognome Bollati, che a sua volta deriva dal toponimo Bollate, una città in Lombardia.
Nei riferimenti storici il termine Bolla è stato associato al pagamento di una tassa per la produzione delle carte da gioco. Si trattava di una a tassa specifica pagata in Catalogna al momento della vendita al dettaglio di tessuti di lana e seta consumati nella provincia. Il nome deriva da un timbro che veniva apposto su questi tessuti alla dogana.
Da qui l’etimologia dal latino medievale: bullare cioè contrassegnare con la bulla, sigillo pendente simile a una medaglia, che come abbiamo già visto in antichità indicava un monile di forma rotonda che i giovani romani portavano al collo come talismano protettivo e che si ricollegava alla bolla come oggetto sferico.
Nel tempo il termine latino bulla passò ad indicare la bolla come come sigillo da apporre ad atti giuridici di rilevante importanza, un tipo di capsula metallica impiegata per proteggere il sigillo in cera, spesso realizzata in metalli nobili, per sancirne l’importanza e l’ufficialità rappresentata anche dalla preziosità del sigillo stesso. Col tempo il termine bulla passò ad indicare il sigillo, ed infine il documento medesimo ed era usato, già prima del XV secolo, per descrivere ogni decreto (forma solenne) o lettera (forma semplice) che fosse stato emanato dal pontefice.
La parola bolla (dal latino bulla bolla, ma anche “oggetto rotondo”) nel Medioevo e sino al XVIII secolo, indicava un documento che sanciva atti giuridici di rilevante importanza, per lo più nella sfera di ciò che oggi chiameremmo “diritto pubblico”.
Il nome deriva dalla capsula metallica impiegata per proteggere il sigillo in cera, e che, quando realizzata in metalli nobili, serviva anche a impreziosire ulteriormente il sigillo stesso. Col tempo il termine bulla passò ad indicare il sigillo, ed infine il documento medesimo.