Ci sono circa 2276 Capra in Italia. (fonte: sito Cognomix. it)
741 Lombardia 25 Toscana 703 Piemonte 17 Molise 280 Emilia-Romagna 10 Valle d’Aosta 102 Liguria 9 Marche 96 Sardegna 9 Campania 61 Sicilia 6 Umbria 60 Trentino A. A. 4 Friuli V. G. 57 Veneto 3 Calabria 51 Lazio 2 Basilicata 39 Puglia 1 Abruzzo.
Molte le varianti come Cavra, Crava, Chiabra,
Molti anche gli alterati ed i derivati: Caprini/ o, Caprioli/ o, Caprioni, Capruzzi, Caproni, Caprara/ o, Caprile/ i, Capriati, Cravini, Cravetti, Cravin, Cravotti/ o, Craveri/ o, Chiabrera/ o, Cibrario
Cognome molto diffuso in tutta Italia con netta predominanza al nord, Lombardia e Piemonte. Cibrario pure è piemontese. Chiabra e Chiabrera liguri. Caprioli e Capriuolo sono del napoletano, così come Capri. Molto raro Capris, con alcune presenze in Liguria e Piemonte. Raro anche Crava, presente in Liguria e Lombardia. Cabras è tipicamente sardo. Cravin è veneto. Capruzzi e Capriati sono presenti soprattutto in Puglia.
I vari cognomi hanno generalmente la base in “capra” e derivano da soprannomi legati a questo animale come allevatore o custode di capre. In alcuni casi derivano da forme dialettali come “chiabra” e “ciabra” in Piemonte ed anche “ciabra e ciabrera“(recinto o ricovero delle capre). Altri cognomi sono invece toponimi dei tanti comuni con questi nomi come, per esempio, Capriano, Caprara, Capriate, Craviano, Cavrile, Capracotta, Capri ecc ecc.
E’ logico pensare come nel caso di Capri il collegamento tra un territorio impervio, poco adatto all’agricoltura e l’obbligata scelta di un economia pastorale basata sull’allevamento in generale e soprattutto sulla capra, animale capace di adattarsi appunto a terreni avari di risorse. Il nome Capri così come gran parte degli altri toponimi deriva dal latino “caprae” con immediata assonanza con il greco “Krapos” (Kaprie, Kapria, Kaprèai).
In realtà l’origine etimologica del termine è abbastanza discussa, alcuni sostengono appunto una derivazione dall’idea di animale che percuote, scava la terra con le zampe e quindi dal greco antico “kapo” (scavare). Per alcuni invece l’origine sarebbe araba, dalla voce “kafara”(villoso, con lunghi peli).
Ma la maggioranza degli esperti vedono più probabile una derivazione dalla radice sscr “kap- kvap”(spargere odore, fumare) che sommate a vari prefissi hanno la stessa valenza legata all’idea di profumare, incensare, odorare come “kapi, kapica” (incenso), “kapila” (profumo),”kapnos” (fumo),”kopros” (sterco).
D’altronde in base a studi sull’origine di Capracotta si desume che alla base vi sia il termine “Capru”con la radice sanscrita “Ca” che significa alto e “Pru” che significa mangiare quindi “animale che mangia in alto”, la capra appunto.
Tracce Di Questa Cognominizzazione Le Troviamo A Milano Nel 1400 Con Baldassarre Capra Cancelliere Della Curia Arcivescovile.
Etimologia Stupidaria:
Da “cappa” dal latino volgare “capa” da “capere” (prendere, afferrare, tenere) che nel catalano fa “cabrer“con sostituzione della “b” con la “p“. Anche possibile una derivazione dal francese “capre“(cappero) a cui molti studiosi collegano con Cipro dove è molto diffuso. Possibile quindi una derivazione diretta di “capra” appunto da Cipro dovuta ad un soprannome dato a qualcuno in quanto originario dell’isola con la costruzione “cipro, capro, capra“.