Presenze in Italia del Cognome Drago
Ci sono circa 3642 Drago in Italia.(sito Cognomix.it)
1354 Sicilia 456 Lombardia 420 Piemonte 325 Liguria 172 Lazio 117 Puglia 102 Calabria 97 Lazio 91 Toscana 74 Emilia-Romagna 43 Campania 28 Friuli V.G. 24 Abruzzo 22 Sardegna 21 Trentino A.A. 18 Marche 15 Umbria 4 Basilicata 4 Valle d’Aosta 1 Molise
Drago è la forma fondamentale di vari alterati e derivati: Draghetto/i- Dragotto/i- Dragone/i- Dragonetto/i .
Dracone, quasi unico, parrebbe piemontese, dovrebbe trattarsi di una forma arcaica di Dragone, che ha un ceppo forse non secondario nel cuneese, uno a Roma.
In Campania ha ceppi nel casertano, nell’avellinese e napoletano e nel salernitano, potentino e materano, ha un grosso ceppo in Puglia, in particolare nel barese, tarentino e leccese, ed un ceppo tra cosentino, crotonese e catanzarese.
Dragoni è molto diffuso in Lombardia, nel bresciano, cremonese e soprattutto nel lodigiano e milanese, ha un ceppo nel ravennate, in Toscana nel fiorentino, nel grossetano, nel senese e soprattutto nell’aretino, in Umbria, nel viterbese e nel romano.
Alla base nomi e soprannomi già medoevali formati da “drago e dragone” allusivi del famoso animale e nei vari significati estensovi e metaforici (dragone in particolare come nome di un erba aromatica. L’Artemisia dracunculus chiamata anche comunemente dragoncello.
In altri casi il cognome con le sue varianti deriva dal latino “draco” e “draconis” alla base il greco “dràkon”con un ovvio riferimento al drago come creatura mitica e leggendaria e così minacciosa da incarnare il male.
Il cognome si diffuso in epoca medioevale con tanti soprannomi che facevano riferimento,a volte con una certa ironia, a persone aggressive e minacciose.
L’etimologia del termine talvolta è stata connessa anche al verbo “dèrkesthai” ovvero “guardare”, in riferimento ai poteri magici attribuiti allo sguardo di queste bestie o alla loro riconosciuta acutezza visiva .
Da citare anche l’esistenza del corpo militare dei Dragoni e di un erba chiamata dragoncello che potrebbero aver dato origine ad alcune varianti indipendenti dal riferimento principale.
Comunque in linea di massima l’origine deriva dal nome greco Dracone, e dalle origini latino-longombarde ad esso collegate Draco, Draconis,greco Drakon, Drakonos, (con l’omologo richiamo al serpente).
Un esempio eclatante di questo cognome è nel legislatore ateniese Dracone passato alla storia per la durezza delle sue leggi e delle relative pene previste anche nel caso di reati minori.
Questa rigidità di giudizio diede origine al termine draconiano , cioè “degno di Dracone“, nel senso appunto di estrema volontà di punizione,famose infatti ad esempio le espressioni leggi draconiane, misure draconiane o punizione draconiana.
Ceppi potrebbere essere nati da una forma tronca del nome longobardo Dracoaldus. Abbiamo un esempio d’uso di questo nome a Cremona in una Charta manumissionis dell’anno 754: “Dum se coniunsessent in unum consditutum, id est Ansprando archipresbiter, Lupo Aldo, Anzolerio, Draco Aldo, Malamberto et Poncio presbiteros.
Molti studiosi considerano come radice di base il sscr “darc-darca“(vedere,vista)il cui senso si ritrova nel greco “drako“(vedrò) legata alla credenza popolare che attribuiva ai serpenti una vista acutissima per cui nella letteratura fantasiosa venivano posti, sovente, a guardia di tesori e luoghi particolari
Un’altra ipotesi può far derivare qualcuno di questi cognomi dal vocabolo latino “draco” (l’insegna delle coorti, così come l’aquila era l’insegna delle legioni ed anche vessillo della cavalleria romana), forse ad indicare in questo caso nel capostipite un draconarius, cioè un signifer (portatore di insegne) incaricato di portare il draco. Nel Sud Dragone(e anche Dragonetto) può essere formato dai toponimi Dragoni(CE,LE)e Dragonetti(PZ)
Etimologia Stupidaria:
Da “droga” dal bretone “droug“,provenzale “drogua“,inglese “drug“per sottolineare il comportamento incontrollabile,alterato ed un pò allucinato che hanno i “draghi“quando sono arrabbiati.