Ci sono circa 2352 Drago in Italia.(sito Cognomix.it)
956 Sicilia 19 Campania 271 Lombardia 18 Friuli V.G. 268 Piemonte 13 Abruzzo 232 Veneto 12 Sardegna 209 Liguria 11 Trentino A.A. 97 Lazio 8 Marche 76 Calabria 6 Umbria 59 Puglia 1 Molise 58 Toscana 1 Valle d’Aosta 37 Emilia-Romagna
Drago è la forma fondamentale di vari alterati e derivati: Draghetto/i- Dragotto/i- Dragone/i- Dragonetto/i Dracone, quasi unico, parrebbe piemontese, dovrebbe trattarsi di una forma arcaica di Dragone, che ha un ceppo forse non secondario nel cuneese, uno a Roma. In Campania ha ceppi nel casertano, nell’avellinese e napoletano e nel salernitano, potentino e materano, ha un grosso ceppo in Puglia, in particolare nel barese, tarentino e leccese, ed un ceppo tra cosentino, crotonese e catanzarese, Dragoni è molto diffuso in Lombardia, nel bresciano, cremonese e soprattutto nel lodigiano e milanese, ha un ceppo nel ravennate, in Toscana nel fiorentino, nel grossetano, nel senese e soprattutto nell’aretino, in Umbria, nel viterbese e nel romano.
Alla base nomi e soprannomi già medoevali formati da “drago e dragone” allusivi del famoso animale e nei vari significati estensovi e metaforici (dragone in particolare come nome di un erba aromatica. L’Artemisia dracunculus chiamata anche comunemente dragoncello.
In altri casi questi cognomi derivano dal nome greco Dracone, ricordiamo il legislatore ateniese, reso famoso dalla durezza delle sue leggi, o anche dal nome medioevale di origini latino- longobarde Draco, Draconis,greco Drakon, Drakonos, (con l’omologo richiamo al serpente).Il nome è citato ad esempio nel libro Di Marco Polo e degli altri viaggiatori veneziani più illustri.
Ceppi potrebbere essere nati da una forma tronca del nome longobardo Dracoaldus. Abbiamo un esempio d’uso di questo nome a Cremona in una Charta manumissionis dell’anno 754: “Dum se coniunsessent in unum consditutum, id est Ansprando archipresbiter, Lupo Aldo, Anzolerio, Draco Aldo, Malamberto et Poncio presbiteros.
Molti studiosi considerano come radice di base il sscr “darc-darca“(vedere,vista)il cui senso si ritrova nel greco “drako“(vedrò) legata alla credenza popolare che attribuiva ai serpenti una vista acutissima per cui nella letteratura fantasiosa venivano posti, sovente, a guardia di tesori e luoghi particolari
Un’altra ipotesi può far derivare qualcuno di questi cognomi dal vocabolo latino “draco” (l’insegna delle coorti, così come l’aquila era l’insegna delle legioni ed anche vessillo della cavalleria romana), forse ad indicare in questo caso nel capostipite un draconarius, cioè un signifer (portatore di insegne) incaricato di portare il draco. Nel Sud Dragone(e anche Dragonetto) può essere formato dai toponimi Dragoni(CE,LE)e Dragonetti(PZ)
Etimologia Stupidaria:
Da “droga” dal bretone “droug“,provenzale “drogua“,inglese “drug“per sottolineare il comportamento incontrollabile,alterato ed un pò allucinato che hanno i “draghi“quando sono arrabbiati