Cognome Fumo: Presenze in Italia
Ci sono circa 245 Fumo in Italia.(Sito Cognomix. it)
106 Campania 5 Toscana 24 Friuli V.G. 3 Marche 19 Veneto 3 Puglia 18 Calabria 2 Umbria 18 Lazio 1 Sardegna 16 Sicilia 1 Emilia- Romagna 14 Abruzzo 1 Trentino A. A. 7 Lombardia 1 Liguria 6 Piemonte.
Ci sono circa 214 Fumi in Italia. (Sito Cognomix. it)
46 Emilia- Romagna 3 Campania 46 Lazio 3 Liguria 38 Lombardia 3 Veneto 35 Toscana 1 Calabria 16 Friuli V. G. 1 Basilicata 13 Piemonte 1 Sardegna 7 Umbria 1 Puglia.
Moltissime la varianti: Fumi, Fumai, Fumei, Fumis, Fumich così come i derivati e gli alterati: Fumelli, Fumolo, Fumai, Fumiani, Fumian.
Il cognome, se pur in modo sporadico, è come si vede dalla ricerca del sito Cognomix, comunque abbastanza diffuso nella versione plurale”Fumi” nell’Italia centrale e in Lombardia mentre quella singolare”Fumo” è più presente al Sud soprattutto in Campania
Il patronimico di tipo slavo Fumich e Fumis sono tipici del Friuli Venezia Giulia, Fumei molto raro è veneto. Altrettanto raro Fumeo sembra tipico di Perledo, comune in provincia di Lecco, dove troviamo, in un documento del 1500, un certo G. B . Fumeo, pittore abbastanza noto. Un altro artista di grande fama fu Nicola Fumo, nato a Napoli nel 1647 ed ivi morto nel 1725.
Contrariamente a quello che qualcuno, di primo acchito, potrebbe pensare non ha niente a che vedere con il fumo nel senso di fuoco. L’origine del cognome nasce dalla variante regionale friulana (Fumèo o Fumè) di Tomèo, ipocoristico abbreviato di Bartolomèo o di Tommasèo.
Il cambiamento segue il tipico adattamento generale in “f” del corrispettivo greco bizantino “th“di quasi tutti i nomi che da originari vengono latinizzati in Bartholomaeus e Thomasus e le tante variazioni aferetiche e troncamenti che ne derivano
Il nome Fomeus infatti è già documentato nel 1240. A Milano la chiesa di San Tommaso, in dialetto, viene chiamata “San Fumè“variante regionale di Tomè a sua volta, come già detto, variante riduttiva di Bartolomeo o di Tommaseo (fonte De Felice)
Tra le varie famiglie Fumo si distinse quella che nella Campania e Puglia del XVII e XVIII secolo diede vita ad un numeroso gruppo di artisti molti attivi soprattutto nella scultura del legno e che ebbe il suo personaggio più illustre in Nicola (o Niccolò) Fumo ancora oggi considerato uno dei maggiori esponenti del barocco napoletano
Etimologia Stupidaria
Da “umus”con l’aggiunta della consonante iniziale “f” per rendere l’idea dell’effetto nebbia che negli inverni dall’ umus del terreno si alza verso il cielo come un fumo