Ci sono circa 7800 Gatti in Italia(sito Cognomix. it)
3517 Lombardia 125 Abruzzo 1003 Emilia- Romagna 105 Campania 836 Piemonte 104 Trentino A. A. 469 Lazio 35 Sardegna 289 Liguria 30 Friuli V. G. 288 Veneto 23 Calabria 247 Puglia 18 Molise 238 Marche 16 Basilicata 214 Toscana 14 Valle d’ Aosta 176 Umbria 8 Sicilia
Ci sono circa 3973 Gatto in Italia. (sito Cognomix. it)
783 Veneto 553 Calabria 531 Sicilia 397 Piemonte 352 Puglia 348 Lombardia 242 Campania 207 Lazio 173 Liguria 91 Marche 71 Toscana 50 Emilia- Romagna 34 FriuliV. G. 31 Basilicata 26 Sardegna 24 Abruzzo 19 Molise 13 Trentino A. A . 3 Valle D’ Aosta
Ci sono 1642 Gatta in Italia (Sito Cognomix.it)
466 Lombardia 371 Lazio 214 Campania 162 Puglia 131 Emilia- Rom. 93 Piemonte 44 Abruzzo 27 Toscana 26 Basilicata 23 Molise 18 Veneto 14 Liguria 12 Friuli V. G. 10 Sicilia 10 Marche 10 Trentino A. A. 5 Sardegna 3 Umbria 2 Calabria 1 Valle d’Aosta
Varianti: Gatta, Lo Gatto
Alterati e derivati: Gattelli, Gattini, Gattoli, Gattolin, Gattulli/o, Gattai, Gattei, Gatteschi, Gattiglia, Gattuso ecc
L’etimologia del cognome partendo dal latino “gactus-gattus” derivato dal più antico”catus-cattus“(femminile “cata-catta“) risale alle voci greche “kattos/a” su radici celto-germaniche quali l’antico tedesco “kat- kater“, lo svedese “katt“,l’irlandese “cat“.
Però la maggior parte degli studiosi, considerando che il primo termine per indicare l’animale risale all’egizio antico e per definire il gatto l’esistenza documentata della voce armena “catu” (V secolo) collegata probabilmente a quella siriaca “gato” e l’africana “kadis” ritengono probabile che tutte le radici europee derivino da quelle afro- semitiche
Infati il primo termine documentato che si conosce per definire l’animale è la voce onomatopeica (che ne riprende il verso cioè il miagolio) dell’antico Egitto ”Miou o Myeou,” corrispondente anche alla trascrizione fonetica del geroglifico di questo animale.
Sempre nell’antico egitto la versione femminile “gatta” era invece del tutto diversa “Techau,” (di cui non si comprende bene l’origine) come risulta dal ritrovamento di incisioni di questo nome sulle statue funerarie di personaggi femminili
Queste figure femminili erano raffigurate protette nel loro sonno eterno dalla dea Bastet, rappresentata da una donna con la testa di gatta oppure come una gatta nera (anche “Pussy” il nomignolo con cui in inglese vengono chiamati un po’ tutti i gatti deriverebbe da “Pasht” e cioè l’antico nome di Bastet).
Dal termine Techau , i Copti ( La Chiesa copta fu fondata in Egitto nel I secolo ) chiamarono il gatto “chau”, trasformato poi in “chaus” per indicare il gatto selvatico asiatico. Per alcuni studiosi nel tempo la voce chaus si è trasformato in “qato”. In Egitto ci sono poche conferme concrete ma in Siria è ampiamente documentato e secondo loro il tardo latino “cattus”deriva da tale voce.
In Grecia il gatto fu conosciuto nel V secolo ed Erodoto lo battezzò “Ailorus”col significato di “animale dalla coda mobile” (fonte: Sito pianetablunews) sostituito poi dalla voce “gale”(in origine donnola) e quindi il “Kattos” già visto
Secondo alcuni studiosi sarebbe possibile una derivazione dal termine “cautus”(astuto, maligno)
Nel più dei casi si tratta di cognominizzazioni di soprannomi attribuiti a dei personaggi che rispecchiavano qualcuna delle caratteristiche tipiche del gatto, sia fisiche, tipo un incredibile agilità e notevoli doti acrobatiche, sia caratteriali come furbizia, malizia ed opportunismo . Un tipico cognome quindi, come tanti altri, derivato da nomi di animali.
Alcuni cognomi possono essere dei toponimi come Gattai da Gattaia in prov di Firenze o Gatteo in prov di Foggia (Dizionario Emidio de Felice)
Alcuni cognomi potrebbero essere variazione di radici più antiche collegate a soprannomi legati alla sacralità di questo animale nelle civiltà antiche
Altri studiosi fanno notare che la parola “cattus”appare abbastanza tardi (dopo il V sec) e che prima in latino esisteva solo il termine “felis”per cui propongono una derivazione africana dal nubiano “kadis”, berbero “kaddisha”, turco“kedi”
Dal tardo Latino “cattus” sarebbero anche derivate tutte le altre voci indoeuropee come per esempio l’inglese “cat”, tedesco “katte- kater” , olandese “kat” , spagnolo e portoghese “gato” , francese “chat” , scandinavo “kotr”, russo “kochka” ed anche indiano “katas”. Anche se in netta minoranza, alcuni studiosi confutano questa teoria, sostenendo un passaggio inverso cioè “cattus”non come base ma come derivazione dal greco “kattos”che avrebbe fatto anche da base a tutte le altre voci celtiche e germaniche appena viste
Per ”Isidoro di Siviglia, “cattus” proviene da captare, prendere, o da cattare (avere una vista molto acuta).
(Integrazionidi Mario Gatto) Secondo altri studiosi, il cognome Gatto deriva dal Longobardo “Hatto”, col significato di combattente collegato gotico antico “hadu” ( combattimento), evidente l’assonanza e somiglianza dei due termini.. Il nome Atto o Hatto diffusosi fra i longobardi tra VI° e XII° secolo, in Italia, è documentato in Atti del 742 a Spoleto e nel 773 a Rieti. Hatto diviene Gatto tra il XI° e il XII° secolo.
L’origine etimologica quindi resta non del tutto certa, un po’ più chiaro il passaggio da “cattus” a “gattus”per l’abitudine consolidata nel medioevo di sostituzione della consonante “c” con la “g”. Nella forma “Gactus” si ha documentazione in una successione testamentaria a Viterbo nel 1306 e a Pisa nel 1200
Alcune famiglie diventarono importanti e blasonate come i Gatti (o Gattis) di Viterbo, I Gatti Grami delle Lombardia. I Gatti di Gubbio e di Verona, i Gatto della Sicilia e di Napoli ect ect
>Curiosità
Modi di dire con la parola “gatto”
Etimologia Stupidaria
Da “ratto” nel significato di topo, sorcio in antitesi naturale e congenita fra i due animali e anche nell’altro senso di ratto come participio passato di “rapere” (rapire, fare rapidi movimenti, muoversi a scatti) tipico dell’agilità e dei giochi dei gatti