Cognome Merlo: Presenze in Italia
Ci sono circa 3837 Merlo in Italia. (Sito Cognomix. it)
1199 Piemonte 20 Campania 958 Lombardia 17 Calabria 702 Veneto 13 Puglia 315 Liguria 12 Sardegna 226 Sicilia 12 Basilicata 87 Trentino A. A. 10 Marche 80 Friuli V. G. 6 Molise 72 Lazio 6 Valle d’ Aosta 53 Emilia- Romagna 3 Umbria 45 Toscana 1 Abruzzo.
Varianti: Merli, Merlich
Alterati e derivati: Merletti/o, Merlini/o, Merlotti, Merloni
La moglie: ” Se vengo a sapere che è vero che fai il merlo in giro..!!!!…”
Alla base il nome e soprannome Merlo già attestato nell’alto Medio Evo. Le varianti diminutive Merlini/ Merlino possono avere etimologie ed interpretazioni diverse come una derivazione diretta dal nome del famoso mago Merlino , personaggio di primo piano nella letterature epica cavalleresca bretone e, nel milanese, anche come toponimo del paese di Merlino(Mi).
La ricerca del sito Cognomix conferma che il cognome Merlo, è diffuso con una netta prevalenza in tutto il Nord Italia con un forte nucleo in Piemonte ed in Lombardia, al Sud si riscontra una buona presenza in Sicilia
Origine Etimologica e Genealogica
Deriva direttamente o tramite variazioni ipocoristiche, dal nome medioevale franco “Merle” o dal nome e soprannome italiano Merlo, derivato a volte dal latino Merolus. La variante Merli(circa 2500 presenze) è quasi altrettanto frequente e diffusa in Italia e specialmente in Lombardia ed Emilia Romagna.
Secondo il noto esperto De Felice, il cognome è già documentato nell’Alto Medio Evo con Un Merulus citato a Siena nel 730 mentre testimonianze di Merlo come nome o cognome sono abbastanza consuete nella Genova del XII secolo.
Si tratta quindi di cognominizzazioni di soprannomi legate a caratteristiche personali intrinseche con valenze semantiche opposte di cui una nel senso di personaggio “sciocco, ingenuo, sprovveduto” e l’altra di tipo “furbo, scaltro, astuto” ed anche di “chi si finge sciocco” per convenienza
Il merlo, soprattutto per il colore del suo piumaggio, è stato già nel mondo celtico associato al tema del presagio, del misticismo e della magia. La parola”druid dhubh“(in italiano appunto “merlo”) significa “druido nero“, la sua singolarità è la notevole variabilità fonetica del suo canto che evoca una grande padronanza nella comunicazione.
I momenti più adatti per coglierne il canto sono l’alba ed il tramonto, per i Celti “momenti del trapasso” cioè i momenti più quieti e soffusi in cui la soglia fra il mondo reale e quello dell’incanto si fa più labile, più facile da oltrepassare per coglierne i segreti.
In questo senso il “merlo”con il suo canto melodioso acquista la funzione di tramite. La leggenda dice che gli uccelli di Rhiannon, Dea della Terra Sacra, nonché messaggera tra i due mondi terreno ed ultraterreno sono 3 merli che cantano sull’albero della vita al confine fra i due mondi e che il loro canto soave immerge l’ascoltatore in uno stato di trance che gli consente di spostarsi fra i due mondi.
Il merlo è anche uno degli animali che indica a Re Artù la via per trovare colui che può aiutarlo nella ricerca del figlio divino Mabon Up Modron.
Merlo è un termine utilizzato in araldica per indicare la merlatura dei muri, delle torri, castelli ed edifici fortificati anche se in questo caso è più probabile una derivazione da”moerulus” diminutivo di “moerus -murus” o da una radice celtica che si ritrova nella lingua bretone e gallese “mer”(alto, elevato).
Probabilmente anche il nome del famoso “vino Merlot” deriva da merlo nella sua versione francese diminutiva di merle.
Anche il nome “merluzzo”, italianizzazione del latino medioevale “merlutius”, la cui traduzione letterale è “pesce merlo” ha come base il nome merlo.
Etimologia Stupidaria
Per associazione di idee da “mergo” detto anche “marangone” uccello della famiglia dei “palmipedi” che si nutre di pesci tuffando la testa nell’acqua, appunto da “mergere”(immergere, tuffare la testa) Il movimento del merlo a caccia di lombrichi ed altri vermi infatti lo ricorda un pò, cambio di consonante “g” con “l” ed è fatta