Il filosofo Johann G. Fichte cominciò la sua attività di docente di filosofia a Jena il 23 Maggio 1974 con le annunciate lezioni pubbliche, cioe aperte a tutti,”de officiis eruditorum” 5 lezioni-conferenze specificamente indirizzate ai giovani iscritti al corso di filosofia che trattavano il tema della destinazione dell’uomo nella società e soprattuto trattavano del compito principale dell’intellettuale in seno ad essa. Già dalla prima lezione l’afflusso fu enorme e come scriveva il filosofo alla moglie“anche la più grande delle aule risultò essere troppo piccola”…………….
Nella sua quarta lezione Fitche tratta della missione dell’intellettuale nella società. Riporto un breve stralcio che ritengo particolarmente incisivo ed estremamente attuale, una specie di monito e richiamo al loro imprescindibile dovere per tutte quelle persone che per posizione, lavoro, notorietà hanno la possibilità ed il potere di influire sul pensiero delle masse: “Facendo io così, quando un giorno abbandonerete queste contrade e vi sarete dispersi in tutte le direzioni, conoscerei in voi, ovunque viviate, degli uomini che hanno scelto la verità per compagna; che sono legati ad essa nella vita e nella morte; che la risollevano quando viene ripudiata da tutti gli altri; che la difendono pubblicamente quando viene calunniata e offesa; che sopportano lietamente in suo nome l’odio astutamente nascosto dei grandi, il sorriso ebete dello stupido e l’alzata compassionevole di spalle del meschino.”
Johann G. Fichte