La situazione politica della società italiana è penosa, su questo credo che al di là, di ogni tipo di ideologia di sinistra o di destra siamo tutti d’accordo. Il berlusconismo è finito o perlomeno è in totale crisi d’identità e un alternativa vera non c’è ne a destra ne a sinistra non tanto per la mancanza di leader o personaggi politici in grado di gestirne l’eredità ma piuttosto per la dolorosa impossibilità di realizzare alleanze concretamente tali e quindi in grado di governare il paese.
Tutte le ipotesi di cui si è discusso in questi giorni di alleanze di vario tipo di estrazione destra o sinistra, centrista o mista, pur avendo l’importantissima valenza di affondare del tutto Berlusconi, restano però a livello di possibilità di governo del tutto ridicole per il semplice motivo che ogni partito politico in Italia è rappresentativo di una determinata lobby di potere di cui deve seguire in toto le direttive e siccome gli interessi di questi gruppi sono decisamente discordanti è utopico pensare di poterli superare nel nome del “bene comune”
L’unica voce davvero innovativa, un pò al di fuori del coro, di una certa consistenza è quella di Vendola ma qui l’utopia assume proporzioni ancora maggiori, per prima cosa bisogna valutarne ancora in pieno l’integrità morale e la sincerità ma anche dandola per scontata il discorso che sta, almeno a livello di pensiero, portando avanti troverebbe, anzi sta già trovando ostacoli e siluramenti in seno a se stesso ancora prima di incontrarli negli schieramenti delle forze politiche di destra.
E poi non è che ci voglia molto, basta guardare indietro, dare una sfogliata anche sommaria alla storia, tutte le civiltà che ci hanno preceduto non hanno saputo fare a meno degli schiavi, in forme più o meno stridenti, più o meno velate le società si sono sempre basate su questo rapporto tra gestori e gestiti, e in un modo o nell’altro, al di fuori delle sporadiche vere rivoluzioni sociali i gestori non hanno mai rinunciato, al di là di qualsiasi crisi sociale ed economica, ai loro privilegi.
Non voglio ripetermi sui soliti temi di etica e di morale che sottendono tutta questa situazione, aggiungo solo questa breve considerazione: l’italia è piena di rappresentanti di questi “gestori” appartenenti a diverse categorie, dottori, dentisti, imprenditori, liberi professionisti che dietro una maschera di fulgida irreprensibilità guadagnano mediamente 6/7000 euro al mese e che fanno lavorare degli extracomunitari in nero a quattro-cinque euro all’ora, e poi ci lamentiamo dei nostri politici!!!!!!