Le Patate (Solanum Tuberosum) appartengono alla famiglia delle Solanacee. Sembra che la loro nascita risalga a 8000 anni fin quella zona tra il Peru’ e la Bolivia dove si trova il lago Tititaca, in europa fu conosciuta solo dal XVI secolo importata dai conquistadore spagnoli di Franciso Pizzarro di ritorno dalla america meridionale.
La patata, utilizzata già dall’antichita dal popolo Incas del Perù, per molto tempo fu vista con diffidenza dalla popolazione europea sia per la sua forma bitorzoluta che vagheggiava l’dea della lebbra sia perchè, al contrario di tanti altri ortaggi, cresceva e si sviluppava al buio, nella profondità della terra, un vero mistero che rimandava a forze sconosciute ed inquietanti, tra l’altro non era nemmeno citata nella Bibbia, il tubero quindi assunse valenza negativa e diabolica collegata a riti pagani e stregonerie. Solo la fame dilagante potè decretarne la fortuna, cibo umile per eccellenza, di facile produzione a bassissimo costo divenne il volano dell’aumento demografico verificatosi tra il 1700 ed il 1800 sfamando appunto quella larga parte della comunità che non poteva permettersi il pane.
Come scrisse uno dei maggiori economisti dell’epoca, il tedesco Friedrich Engels ha rivoluzionato l’economia europea più la patata che la scoperta del ferro
La patata si presenta in varie qualità, di tipo tondo od ovale, a polpa bianca o gialla con la buccia di diversi colori, dal giallo chiaro, al marroncino, al rosso ed al violaceo di consistenza più o meno farinosa e diversa capacità di conservazione. Alle solanacee oltre alle patate appartengono anche il tabacco, il pomodoro, il peperone, la melanzana. Questo gruppo di ortaggi hanno la caratteristica di auto-proteggersi dalle aggressioni dei parassiti producendo dei complessi molecolari chiamati glicoalcaloidi, particolarmente sviluppati appunto nelle patate che crescendo nel terreno sono più esposte agli attacchi dei molti micro-organismi presenti sottoterra.
Questi alcaloidi, in primis caconina e solanina, hanno la proprietà, tramite un processo naturale chiamto “apoptosi” di impedire la crescita di diversi tipi di cellule cancerogene, fra cui quelle del tumore al colon, allo stomaco, al fegato e all’utero. Ovviamente per quanto detto è chiaro che essendo la buccia la parte più a diretto contatto con gli attacchi dei parassiti sia quella decisamente più ricca di alcaloidi(con concentrazioni superiori all’interno di quasi 100 volte) e quindi la parte più preziosa a livello terapeutico.
Bisogna però anche precisare che la solanina a grandi dose diventa tossica per cui bisogna evitare di mangiare i germogli o le parti verdi della patata in quanto straricche di solanina. Perché mantenga intatte le sue proprietà curative, la patata dovrebbe coonsumarsi intera con la buccia o perlomeno cotta con la buccia utilizzando l’acqua di cottura per altri piatti come minestre o brodi.
Inoltre l’acqua di cottura delle patate ha un forte potere sgrassante, ideale per lavare pentole e piatti, molto utile anche contro l’eccessiva secchezza delle mani, tenedole immerse una decina di minuti la pelle tornerà morbida e vellutata
Le patate cotte lasciate lì sviluppano microrganismi tossici come il “Bacillus proteus“, per cui bisogna mangiarle entro breve tempo dalla cottura. Un altra precauzione importante è quella di usare solo patate rigorosamente biologiche in quanto il tubero si comporta come una spugna assorbendo facilmente eventuali pesticidi e prodotti chimici trasformandosi in un specie di veleno.
Le patate contengono, oltre agli alcaloidi anche buone dosi di vitamine del gruppo A, C, B2, B5, PP, magnesio, ferro, fosforo, zinco, e polifenoli che contrastano l’invecchiamento cellulare inibendo l’azione dei radicali liberi, prevengono quindi le malattie degenerative ed il cancro. Il succo delle patate cura l’ulcera gastro duodenale e la gastrite, è utile anche per la calcolosi biliare e la stitichezza. Fette di patate crude hanno la propietà di lenire gli arrossamenti e le irritazioni degli occhi e della pelle, anche le piccole bruciature e le punture d’insetti, curano anche il fastidioso herpes delle labbra dovuto alla febbre
La tisana di bucce stimola la funzione epatica, favorisce l’eliminazione delle tossine. L’atropina contenuta nella patata ad alte dosi può addirittura causare la morte ma alle giuste dosi ha un effetto antispastico. Gli impacchi caldi di patata stimolano la circolazione sanguigna diminuendo i dolori muscolari. Il potassio contenuto nel tubero è un rimedio contro l’ipertensione ed è un purificatore del sangue. Ricche di carboidrati complessi sono indicate anche per chi soffre di diabete perchè normalizzano la glicemia.
Il decotto di foglie di patata si prepara utilizzando un paio di manciate di foglie di patata, una manciata di foglie di salvia e un paio di cucchiai di miele, il tutto in un litro d’acqua che si fa bollire,si filtra e si lascia riposare. Un bicchiere ogni 3/4 ore è un ottimo rimedio contro la tosse. Una patata tagliata a metà e strofinata sotto le ascelle regola la sudorazione ed i cattivi odori. Le bucce di patata non vanno buttate in quanto sono un ottimo concime per i tterreni
La coltivazione delle patate per la loro grande capacità di assorbimento ad uso privato deve comportare come già si detto l’esclusione di qualsiasi prodotto chimico, anche la concimazione va fatta unicamente con ammendanti naturali e biologici. Uno dei sistemi migliori è l’utilizzo di letame maturo distribuito ed interrato almeno un paio di mesi prima della messa a dimora. Il terreno deve essere ben lavorato in profondità, soffice e ben drenato, la patata non ama terreni alcalini o troppo pesanti
I tuberi vanno interrati ad una profondita di una decina di cm, con distanza fra di loro di 35/40 cm e fra le file di almeno 50 cm per consentire la successiva rincalzatura, operazione con cui ogni 15/20 giorni si mantiene il terreno soffice e libero da infestanti e si accumula terreno sulle porche fino a raggiungere intorno alle piante un rialzo di 30/40 cm di altezza
Una ricetta molto semplice
Pasta e patate
Lavate le patate e tagliatele a cubetti, aggiungete sempre tagliato a pezzetti il sedano e a cilindretti il porro, la cipolla tritata. Fate rosolare lentamente le verdure con olio, aggiungete l’acqua, un pò di sale e pepe. Coprire e fate rosolare le verdure a fiamma medio-bassa per circa mezz’ora rimescolando di tanto in tanto. Aggiungete la pasta facendo cuocere per quasi 10 minuti, controllate ogni tanto, la pasta deve rimanere al dente. Aggiungere il parmigiano e un pò di pomodoro Tenete sotto controllo, la pasta non deve asciugarsi ne essere immersa in troppo brodo, in un caso o nell’altro togliere od aggiungere acqua
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