Presenze del cognome D’angelo in Italia.
Ci sono circa 14065 famiglie D’angelo in Italia.(Sito Cognomix.it).
- 3463 Campania 2704 Sicilia 1689 Abruzzo 1554 Lazio 1033 Lombardia 594 Piemonte 530 Puglia 478 Marche 355 Emilia Rom. 332 Toscana 292 Molise 208 Friuli V.G. 192 Liguria 190 Clabria 178 Veneto 115 Basilicata 95 Sardegna 36 Umbria 26 Trentino A.A. 11 Valle d’Aosta
“D'” sta per “di” o “appartenente a”, quindi indica discendenza da un capostipite di nome Angelo.
Il cognome D’angelo è italiano, molto diffuso, generalmente di origine patronimica (indica “figlio di Angelo” o “della famiglia di Angelo”).
Può anche essere legata a caratteristiche di tipo “angelico”, comunque sempre legato al nome proprio Angelo, che viene dal greco “ángelos” con la valenza in ambiente religioso di messaggero divino, infatti rispecchia devozione a figure celesti o a specifiche caratteristiche spirituali del capostipite.
Quindi, il cognome “D’angelo” indica che la famiglia appartiene o è discendente da una persona di nome “Angelo.
“D’angelo” è un cognome italiano molto diffuso, derivato dal nome proprio “Angelo”. Il significato di “Angelo” è chiaramente legato alla figura angelica, messaggero divino, dal greco “ángelos” (ἄγγελος) che significa appunto “messaggero”. Il cognome, quindi, originariamente indicava una connessione familiare o una devozione a una persona di nome Angelo, oppure poteva essere associato a caratteristiche angeliche attribuite al capostipite.
Il cognome D’Angelo ha un’origine singolare che può essere fatta risalire a radici greche. Deriva direttamente o attraverso l’ipocorismo dalla parola greca “anghelos”, che si traduce in “messaggero” o “angelo”. La parola venne poi trasformata nel latino “angelus”, che divenne un nome popolare durante il Medioevo.
“Angelo”, un tempo aveva la caratteristica di rappresentare il profano, col passare degli anni è stato variante appunto nell’ambito religioso , a partire dal paganesimo dove Zeus, capo di tutti gli dei dell’Olimpo e lui stesso dio del cielo e del tuono, per comunicare con gli uomini si serviva di Ermes, raffigurato col suo cappello alato.
Molte le varianti del cognome tra derivati, alterati, e composti che sono: D’Angeli, Di Angelo, D’Angeli, D’Angelo, Dell’angelo, e probabilmente altri ancora.
Per i Greci, lΆγγελος (“Anghelos”) era il messaggero dell’Autorità, una figura presente anche nel mondo ebraico come “mal’akh”, termine a sua volta dell’analogo arabo ملاك (“malak”). Ha come origine l’essenza di essere il messaggero tra Dio e l’umanità. Infatti come abbiamo visto è il simbolo della comunicazione tra il divino e gli umani, spesso da questi invocato per ottenere guida, protezione e conoscenza.
Deriva direttamente o tramite ipocoristici dal greco anghelos che significa “messaggero (di Dio)”, poi trasformato nel latino angelus che diviene in epoca medioevale un nome beneaugurale. In questo caso potrebbe trattarsi di un patronimico ed indicare che il capostipite fosse figlio di un certo Angelo.
Il cognome D’angelo ha chiaramente radici italiane, essendo un patronimico che significa “dell’Angelo” o “figlio dell’Angelo”. La particella “D'” in italiano è una contrazione di “di”, indicante appartenenza o discendenza, per cui il cognome può essere interpretato come “de Angelo” o “dell’angelo”. Questo tipo di cognome è diffuso in Italia, dove molte famiglie hanno adottato nomi legati a santi, qualità religiose o caratteristiche personali, in un contesto di forte influenza cattolica.
Pertanto il cognome può avere un essenza religiosa o spirituale, suggerendo che i capostipiti di coloro che portano il cognome potessero essere considerati protettori o portatori con caratterische angeliche. Le varianti ortografiche del cognome includono D’Angeli, Angelini e altri derivati che mantengono la radice “Angelo”.
Alcuni ceppi si stabilirono a Foggia intorno al 1550 e successivamente a Bari, dove nel 1749 la famiglia fu introdotta al patriziato cittadino.
Alcune ricerche araldiche ipotizzano legami con la dinastia imperiale bizantina di Isacco II Angelo, stabilitasi in Italia dopo la presa di Bisanzio e che si diffuse nel tempo in varie religioni italiane.
Un altra famiglia D‘angelo molto nota alla sua epoca fu quella di vetrai attivi a Murano.
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