Eventi Langhe-Monferrato: Bubbio: Come ho già avuto in varie occasioni modo di dire quella del Polentone è, nella nostra piccola Valle, che prende il nome dal fiume che la percorre(Bormida )la sagra tipica per eccellenza al punto da vedere ,impegnati ognuno con la propria edizione personalizzata, ben 5 paesi distanti fra di loro poche decine di chilometri e per di più, in un lasso di tempo molto ristretto.
Addirittura una sola settimana tra il Polentone di Ponti(quest’anno il 6 Marzo) e quello di Monastero Bormida (13 Marzo), quindi a meno di un mese quello di Bubbio che cade sempre la prima domenica dopo quella di Pasqua per cui quest’anno la data sarà il 3 Aprile 2016 con la suggestiva anteprima della oramai famosa serata magica del 2 Aprile
Poco più in là nel tempo quella di Cassinasco (seconda domenica di Maggio) e ultima quella di Roccaverano (prima domenica di Giugno).
Quella di Bubbio, insieme a quella di Monastero Bormida, è una delle edizioni che attira più visitatori, negli ultimi anni anche grazie all’anteprima della serata magica che si svolge alla vigilia cioè il sabato sera. La sagra rappresenta insieme alla Fiera di San Simone e alla Festa delle figlie di Maria una delle rievocazioni tradizionali della storia del paese
Un momento da non perdere per due motivi: il menù itinerante con postazioni sparse per il paese sui punti più evocativi del magnifico borgo storico del paese dove vengono serviti piatti tipici locali della più squisita tradizione locale cucinati con crescente maestria dai cuochi della proloco e poi la davvero magica atmosfera di una lontana epoca del passato in cui la paziente capacità degli organizzatori riesce ad immergere il paese.
Il visitatore respira davvero la sensazione di essere immerso in un atmosfera medievale a camminare per le suggestive vie del borgo alla sola luce del fuoco delle torce con l’improvvisa e piacevolmente inquietante apparizione di streghe e maghi, armigeri e duellanti, mercanti, musicanti e contadini
La domenica si respira già dal primo mattino i profumi e gli aromi della cottura dell’enorme Polentone(15 Quintali) e dei favolosi contorni, salsiccia arrosto, frittata di cipolle, sugo di funghi che si diffondono per tutto il paese.
Prima delle 10 è già attivo il grandioso banco di beneficenza con premi veramente di grande qualità e lo stand di vendita dei ricercati piatti in ceramica del Polentone dipinti, ogni anno, con un soggetto diverso, dalla bravissima artista Gallo Orietta. Ai piatti è abbinata la lotteria con i numeri per l’estrazione del mitico paiolino d’oro che avverrà nella fase finale della manifestazione.
Sempre già in prima mattinata apertura del grande mercato di bancarelle di ogni tipo e genere di articoli che, in poco tempo, si estenderà sino ad occupare le vie del giardino comunale e parte delle strade
Numerosi e vari gli appuntamenti della giornata, mostre fotografiche e pittoriche, musica no stop con la banda e gruppi musicali, la spettacolare esibizione degli sbandieratori di Asti divisi nel gruppo dei giovanissimi e dei senior, il parco giochi per i bimbi situato nelle vicinanze del palazzo comunale e poi uno dei momenti più attesi e seguiti, quello della sfilata in costume d’epoca che partendo dal Castello arriva nella piazza dove i cuochi sono al lavoro
Qui i signori del castello,cioè i Marchesi con i loro cortigiani, seguiti da una processione di contadini, calderai, mercanti, armigeri e guardie, dai componenti della federazione “gli amis del Pulenton ed Bube” e ovviamente dai mugnai con i carretti carichi dei sacchi di farina prendono posto nel Palco appositamente costruito
Inutile dire che “dulcis in fundo” il momento clou più atteso e coinvolgente, poco dopo le 17, lo scodellamento e la successiva distribuzione del fantastico . Ogni volta, come ben sanno soprattutto i cuochi è sempre una forte emozione il momento cruciale, delicato ed impegnativo del vuotamento dell’enorme polenta seguita dalla relativa benedizione.
Un altra valenza di grande importanza al di là del divertimento è il fatto che la manifestazione per molte persone è un ritorno, una rimpatriata,l ‘appuntamento programmato, di anno in anno per ritrovarsi con amici e parenti, trascorrere un pò di tempo insieme, rispolverare storie e racconti, magari appunto seduti ad un tavolo o anche solo su di un muretto con il piatto di Polenta in mano che diventa simbolo di appartenenza e condivisione di sentimenti.
Per questo è un “simbolo” anche la tavola della sala allungata ed apparecchiata da mia moglie con i piatti delle varie edizioni del Polentone di Bubbio