Ci sono circa 316 Acciai in Italia. (sito Cognomix.it)
274 Toscana 2 Lombardia 12 Liguria 2 Veneto 12 Lazio 1 Sardegna 8 Emilia-Romagna 1 Piemonte 4 Umbria
Ci sono 25 Acciaio in Italia (sito Cognomix.it)
8 Campania 6 Umbria 3 Abruzzo 2 Toscana 2 Marche 2 Sicilia 1 Sardegna 1 Basilicata
La variante Acciaioli o Acciaiuoli è toscano( Famose famiglie di Firenze di cui si hanno notizie già dal 1100). Un ramo della famiglia ebbe numerosi feudi e fu molto influente nel Regno di Napoli ed alcuni esponenti divennero anche sovrani del Ducato di Atene).
Acciarini è presente soprattutto nell’italia centrale, Acciarino ha un ceppo romano ed uno napoletano, Acciaro, molto raro, ha un ceppo nel sassarese a La Maddalena e Porto Torres, uno in Molise a Portocannone (CB), ed in provincia di Roma, Acciarresi è specifico della provincia di Macerata, di Corridonia, Macerata, Montecassiano e Petriolo, Acciarri è quasi esclusivamente marchigiano, del Piceno.
Due sono le ipotesi o meglio i ceppi etimologici di provenienza,uno deriva da soprannomi legati al mestiere di mastro ferriere,”acciaiolo“appunto o direttamente dal termine medioevale accia (scure, lama), italianizzazione del termine germanico “hacke” con il medesimo significato, che ha originato il termine italiano moderno “accetta.”
Possibile una derivazione diretta dalla voce latina “acies“(punta o filo di taglio dei relativi arnesi) sulla base della radice “ac-ak” che sottende anche altre voci come “ago“(latino “acus“),”acero“(latino “acer“) ed altre (fonte Etimo.it)
Un uso di questo termine lo troviamo in una Cronica romana del 1300: “…Volete che aia tale fierro, tale tagliare, quale hao questa mea cortellessa?» E ditto questo, aizao la cortellessa sopra lo capo dello re più de doi piedi. Lo re levao l’uocchi per guardare alla accia de questo fierro….”, o anche nei Fatti di Cesare sempre del XIV° secolo: “…Quando Bruto lo vidde uccidere, fu molto turbato; cambiò luogo et arme, e venne là dove li colpi si ferivano, e fecesi tenere lo scudo davanti, e prese una accia a due mani, e ferì et abattè de’ Marsiliesi oltre XV in uno assalto, per ciò che le navi erano a costa a costa...”, tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Firenze nel 1200 con Niccolò Acciaioli, giudice e Priore di Libertà, il cui casato vantava il titolo di Duchi di Atene e Conti di Melfi, più avanti con il letterato quattrocentesco toscano Donatus Acciaiolus traduttore delle Vitae parallelae di Plutarco ed autore di una Vita Caroli Magni.(integrazioni fornite da Franco Pettinato)
Un altro ceppo potrebbe derivare dal termine “acce” che sono fili greggi di canapa, lino e cotone uniti in matasse, impiegati per vari usi e lavorazioni, quindi nel caso acciaro o acciaiolo come produttore e venditore di “acce”
Etimologia stupidaria:
Da una variazione probabilmente fonetica del volgo dalla voce latino/barbara “accidia” dal greco “akedia” o direttamente dalla voce latina “accia“(filo per cucire)(Etimo.it)