Diffusione del cognome Battaglia in Italia
Ci sono circa 9090 famiglie Battaglia in Italiac(Sito Cognomix. it).
2301 Sicilia 1553 Lombardia 772 Calabria 705 Emilia- Romagna 703 Piemonte 587 Campania 568 Veneto 506 Lazio 456 Toscana 295 Liguria 212 Puglia 98 Friuli V. G. 86 Abruzzo 61 Marche 48 Basilicata 47 Sardegna 44 Umbria 28 Trentino A. A. 13 Valle d’ Aosta 7 Molise
Varianti: Battaia, Battaggia
Alterati e derivati: Battagalini/o, Battaini/o, Battin, Battini, Battaioli, Battaglioni, Battaglerin, Battaglerini, Battagliese.
Base etimologica
Dal basso latino “batualia- battualia” derivato di “batuere, battuere” contratto poi in “batere, battere” con alla base le radici sscr “pad” (piede) e greca “pateo, bateo” (calpesto).
Già in antichità il termine aveva il significato di scherma, scontro armato fra gladiatori e soldati per indicare poi nel tempo qualsiasi combattimento armato fra due parti in rivalità. Solo in epoca recente il termine ha assunto anche la valenza più generale di scontro verbale, culturale e filosofico.
Battaggia è tipicamente veneto come Battagliarin, molto raro (32 presenze in Italia di cui 28 in Veneto) Battaglini è tipicamente Toscano, diffuso in Toscana ed Emilia- Romagna la versione Battini. Battagliese, raro, è presente soprattutto a Milano , anche Battaini è quasi esclusivamente lombardo.
Quindi alla base dei soprannomi e nomi d’epoca medioevale formati da “battaglia o battagliere” dati a personaggi che in qualche modo si sono distinti in combattimenti o guerre per il loro coraggio ed ardimento o forza ed abilità nell’uso delle armi.
Possibile anche una attribuzione legata esclusivamente al carattere e all’atteggiamento di un capostipite particolarmente fiero, combattivo e sempre pronto a far valere le proprie ragioni anche con l’uso delle armi.
Il cognome è già documentato nel Duecento nelle forme latine Battalia, Battallinus, Battalliolus, Battallerius.
In altri casi si può trattare di toponimi abbastanza diffusi nella penisola(UD, PD, TE, SA, TP). Un esempio tipico è la forma Battagliese che indica appunto proveniente da Battaglia (Emidio De Felice).
Tra i vari ceppi quello Siciliano del XV secolo è molto noto a Ragusa con un Grandonio che fu barone a Torrevecchia e San Silvestro e proconsole di Ragusa e a Palermo con un Giuseppe giudice della Corte Pretoriana e del Concistoro, Bernardo Maestro di Cappella nel palazzo reale, Bartolomeo giudice del concistoro nel secondo decennio del 1700 ed Ignazio barone di Nicolosi nel 1806.
Etimologia Stupidaria
Basso Medioevo, le occasioni di svago e le novità sono pochine, dei giovani pieni d’iniziativa decidono di rompere la monotonia organizzando una gara di corsa fra muli, diciamo una sorta di Palio Cittadino sulla falsa riga di quello di Siena tanto per fare un esempio eclatante.
Il vincitore assoluto con un netto distacco sul secondo è un mulo “terribile” che semina il panico tra gli altri concorrenti ragliando a più non posso e facendosi largo fra gli avversari con spinte , colpi di testa, morsi e zoccolate. Gli spettatori, in visibilio, lo indicano nei loro accesi commenti “Guarda come batte e raglia” .
Da “batteraglia“ il mulo verrà appunto chiamato per aferesi e semplificazione col soprannome di “battaglia” termine che , considerato il contesto , assumerà appunto la valenza di combattere con tutta la forza ed energia disponibile.