Becchino: Un Cognome Raro
In base ai dati forniti dal sito Cognomix ci sono circa 19 Becchino in Italia: 15 in Piemonte, 3 in Liguria ed 1 in lazio
Varianti: Becchina, Becchini, Becchi, Becchio.
Becchina è siciliano, di Castelvetrano nel trapanese e di Palermo e Giuliana nel palermitano, Becchini, assolutamente rarissimo, forse è di origini toscane, Becchino, estremamente raro, sembrerebbe della zona che comprende l’astigiano, l’alessandrino, il savonese ed il genovese, anche se le tracce meno recenti portano all’area campana ed a Castelvetrano nel trapanese.
Origine Etimologica
Molto dibattuta e contraddittoria la disputa sull’origine etimologica del cognome e sulla provenienza del soprannome o soprannomi da cui deriva soprattutto per la scarsità di documentazione storica.
Anche se ovviamente Becchino porta immediatamente all’associazione con il mestiere di necroforo l’ipotesi che il cognome abbia questa origine è abbastanza remota ed ultimamente quasi del tutto scartata per la prevalenza di altre ipotesi più probabili.
I sostenitori di questa tesi fanno risalire il soprannome di base al Medioevo dei “medici” del tempo di accertarsi dell’ effettivo trapasso di una persona tramite una tecnica davvero singolare e ben poco scientifica che era quella di mordere o pizzicare forte il morto per vedere se c’era ancora qualche reazione al dolore.
La tecnica pìù utilizzata era generalmente un deciso morso all’alluce del piede,considerato punto molto sensibile. Questa prassi si era sviluppata soprattutto in concomitanza con periodi di guerre e pestilenze tipo quella della peste quando l’altissimo tasso di mortalità, la conseguente urgenza e la carenza di dottori esperti ne giustificavano l’impiego.
Quindi da mordere, pungere per dialettalizzazione “beccare” da cui il termine “beccai” ed il composto”beccamorti”(“becca il morto”)
Secondo altri studiosi potrebbe derivare da un’ alterazione del soprannome e nome longobardo Bacco, Bacconis, nome a sua volta originato dal termine bag (lotta, contesa, battaglia), di questo nome abbiamo un esempio nel 1146 a Milano in un Breve finis: “…Presentia bonorum hominum quorum nomina subter leguntur, per lignum et pergamenum que suis tenebant manibus Anselmus Tintore et Vuerenzo filius quondam Bregongii et Amizo qui dicitur Ruzo et Scoto qui dicitur Bacco de civitate Mediolani, decani de scola Sancti Michaellis “.
Comunque le due ipotesi più attendibilii e probabilmente anche intrecciate fra di loro sono alla fine due.
Secondo la prima si tratterebbe di forme ipocoristiche aferetiche Becchinus e Becchina, derivate dal nome medioevale di origini ebraiche Rebekah, o dal nome normanno Lambekin, o anche da una forma ipocoristica latinizzata del nome ebraico Becher, di quest’uso abbiamo un esempio d’uso nel libro di Boccaccio Genealogie deorum gentilium: “…Nec non labentibus annis factum est, ut Becchinus Bellincionus, familiaris tuus et concivis meus, e Cypro veniens, apud Ravennam urbem me conveniret, et postquam placidis verbisclementiam atque gratiam celsitudinis tue erga me inmeritum monstravit …. Vivit Becchinus, et Paulus Geometra vivit, hos ego et regiam fidem tuam veritatis huius testes in terris habeo. Te igitur cum illis invoco, tuum hunc, si necessitas exigat, laborem esse oportunum est, oppugnationi scilicet huic obsistere “.
La seconda nasce dal fatto che questa teoria non convince tutti gli studiosi, soprattutto uno dei massimi esperti, Vincenzo Di Criscito sembra non avere dubbi quando afferma che “I cognomi vanno interpretati nel contesto in cui sono nati, molti cognomi non hanno nessuna relazione con il significato attuale, questo è il caso del cognome Becchino che non ha nessuna relazione con il mestiere di chi seppellisce i morti.
Becchino è un vezzeggiativo alterato di Bechi che nel Veneto diventa Beghi e Beghini. Bechi è un ipocoristico popolare toscano Béco (femminile Beca) che in toscano viene usato per Domenica.
Potrà sembrare strano, ma Becchino deriva da Domenico, la strada è la seguente: Domenica in toscano Beca che diventa Bechi al maschile e Becchi rafforzato nella C e vezzeggiato in Becchino, “un piccolo Domenico” A suffragare le affermazioni del sig. Di Criscito abbiamo un esempio di quest’uso lo troviamo in un atto del 1274 a Firenze dove si parla di un rimborso da parte della città di Firenze ad un certo: “Beco Bonaccorsi mercadante fiorentino”.
Un altra ipotesi collega invece Becchino con beccus con una base onomatopeica “bek” per imitazione del tipico belato dell’animale o più probabile dal latino “ibex” (capra selvatica), longobardo “bikk” cioè capra in relazione con il gallico”bannos- beccus” da cui “becco” il maschio della capra, chiamato in dialetto lombardo e piemontese appunto “bech“.
Quindi potrebbe essere la cognominizzazione di qualche soprannome legato in qualche modo a questo termine o come presa in giro nella suo significato allusivo legato alla sua caratteristica di assistere impassibile all’accoppiamento della propria compagna con altri pretendenti.
Quindi “Becco“ affibbiato a qualche marito consapevolmente tradito oppure tesi più gettonata che sia legata al mestiere di macellaio, venditore di carni, infatti nel latino medioevale “beccharius” significa “macellaio di becchi” poi esteso agli altri animali, difatti il macellaio in dialetto fa “beccher” e la sua bottega “beccheria“.
D’altronde la rarità del cognome e la sua attuale localizzazione concentrata soprattutto in Piemonte portano a pensare che nonostante le tante tesi sostenute non esistano molti ceppi distinti.
Curiosità ed ironia:
Come si è appena visto dal sistema adottato dai medici nel periodo medievale nacque la specifica attività del necroforo che si tramandava di generazione in generazione
Curiosa e particolare è anche nel medesimo contesto, l’origine del termine “pompe funebri“.
Pare infatti che uno dei “beccamorti” più professionali e noti del suo tempo avesse avuto una discendenza di sole donne per cui dovette far richiesta di una dispensa speciale alla Chiesa per tramandare (ed evitarne l’estinzione) la sua attività alla figlia che accettò di buon grado.
Sembra che, dileggio della sorte, il suo primo morto da sotterrare fosse un uomo che, a causa di un grave incidente, gli erano state tranciate ambedue le gambe. La ragazza, dopo qualche comprensibile tentennamento ed indecisione su quale altra parte del corpo potesse garantire almeno altrettanta sensibilità del mancante alluce, senza ulteriore esitazione, fece la sua coraggiosa, lucida scelta.
Etimologia Stupidaria:
Io non capisco tanti studi e ricerche approfondite, l’elaborazione di tante teorie quando la derivazione è di una semplicità e chiarezza immediate: Da “becco” piccolo, fine ed appuntito,”becchino” appunto come d’altronde si trova come conferma nel nome di certi uccelli come il “beccaccino” in assonanza con radici europee come nell’antico germanico “bicke”(punta, cima).