Presenze del cognome Bimbo in Italia
Ci sono circa 70 Bimbo in Italia. (sito Cognomix. it)
31 Marche 2 Toscana 10 Puglia 1 Liguria 9 Lazio 1 Basilicata 5 Campania 1 Sardegna 5 Piemonte 1 Umbria 3 Emilia- Romagna 1 Sicilia
Ci sono circa 306 Bimbi in Italia. (sito Cognomix. it)
231 Toscana 3 Campania 27 Emilia- Romagna 1 Sicilia 12 Piemonte 1 Abruzzo 10 Liguria 1 Veneto 10 Lazio 1 Puglia 4 Umbria 1 Trentino A. A. 4 Lombardia
Questo è uno di quei cognomi la cui antica bivalenza di significato è ancora attuale nel senso che può essere usato bonariamente come complimento per un modo di essere di proporsi con la “genuinità” di un bimbo sia in senso più negativo quando l’associazione ha una connotazione di infantilità ed immaturità come per esempio nella frase con cui spesso mi reguardisce mia moglie: “Tei pes che na masnò” (“sei peggio di un bimbo”)
Come si vede dalla ricerca Cognomix il cognome sia nella versione singolare Bimbo che in quella plurale Bimbi è diffuso soprattutto nell’Italia centrale. Bimbi, nello specifico è tipicamente Toscano.
Origine etimologica e genealogica
Siccome le prime lettere labiali generalmente pronunciate per la loro facilità da un neonato sono B- P- M sono da sempre state utilizzate per formare i nomi di parentela (tipico in tal senso è Babbo ) per cui è con questa motivazione che sono nati termini come Bimbo e Bambo. Il cognome Pappa è un esempio tipico.
Siccome la voce appartiene alla stessa famiglia onomatopeica di “babbeo“non tutti sono d’accordo sulla cronologia del significato, cioè mentre alcuni ritengono che il vocabolo originariamente sia nato col senso di infante e che solo più tardi abbia assunto anche la valenza di sciocco, semplicione altre ritengono invece che”bambo” fosse una forma arcaica con il valore appunto di sciocco da cui il diminutivo “bambino” e poi il vezzeggiativo “bimbo“.
In quest’ottica alla base ci sarebbe la voce greca “bambaino- bambalyzo” in associazione con “bambalos” (balbettare) e “babazein- babyzein” (parlare in modo disarticolato) confrontabili con le voci danese”bable“, olandese”babbelen“, francese “babiller” ma anche con quelle latine babbius, babalus, baburrus” tutte con il valore di balbuziente, tartaglione da cui per associazione quello di vaniloquente, garrulo, sciocco (Fonte etimo. it).
Quindi il cognome dovrebbe derivare da soprannomi attribuiti ai capostipiti o in senso positivo per la loro naturalezza, sincerità e disponibilità simile appunto a quella di un bimbo, probabilmente anche legato al suo aspetto fisico particolarmente fresco e giovanile(“è sempre come un bimbo”)oppure attribuito in senso negativo a qualche individuo semplicione, in tal caso non è da escludere che il soprannome originario sia stato “Bambo” poi trasformato per variazioni popolari o trascrittive in “bimbo“.
“Bambo” e la versione femminile “Bamba” come si è già visto in tanti altri casi simili di parole che iniziano con la consonante “b” seguita da una vocale, hanno origini antichissime basate addirittura su radici preistoriche legate alla nascita delle prime sillabe del linguaggio riferite a quello che allora per l’uomo era la cosa più importante, affascinante e misteriosa e quindi sacra cioè il sesso.
A sostegno di tali affermazioni basta ricordare che le prime divinità adorate portavano appunto un nome che richiamava il sesso, per esempio il dio Slavo “Baba”, quello accadico e sumerico “Bau”. Queste voci si ricollegano automaticamente ai primi monosillabi espressi dai neonati per cui se “ma” indicava la madre (ed il sesso femminile), “ba” indicava il padre (ed il sesso maschile), da queste radici sono poi scaturiti come si è già detto un vasto numero di termini
Etimologia Stupidaria
Il cognome in questione è di origine abbastanza recente, dovuta all’usanza tipica nella lingua italiana di sostituire la consonante, in questo specifico caso la “l” con la “m”. “Bimbo” non è altro che la variazione del nome “Bilbo” (Bilbo Baggins”), personaggio di Arda (il fantastico universo immaginario creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien) e protagonista nel romanzo “Lo Hobbit” e presente anche nel “Signore degli Anelli” e nelle fortunate trasposizioni cinematografiche del regista Peter Jackson