Presenze in Italia del Cognome Bove
Ci sono circa 3481 famiglie Bove in Italia. (Sito Cognomix. it).
- 1260 in Campania 672 in Lazio 492 in Puglia 273 in Lombardia 182 in Piemonte 98 in Abruzzo 85 in Emilia Romagna 76 in Liguria 75 in Toscana 70 in Basilicata 41 in Veneto 33 Calabria 30 in Sardegna 28 in Molise 16 in Friuli V. G. 15 in Sicilia 12 Trentino A. A. 11 in Marche 10 in Umbria 2 Valle d’Aosta.
- Varianti: Bovi, Bue, Buo, Bui, Bua,Boe, Boi, Bò, Boy, Dal Bò, Del Bò, Lo Bue, Lo Voi, La Bua,
Molti gli alterati e derivati, difficile citarli tutti nonostante il supporto del De Felice: Boelli, Boellis, Bovet, Bovetti/ o, Boetti/ o, Boet, Boin, Bovin, Bovino, Bovari/ o, Boveri/ o, Boeria/ i/ o, Boeris, Boer, Boari/ o, Boario, Boaretti/ o, Boarin/ i/ o, Boin/ i/ o, Boati/ o, Boesi/ o, Boiso, Boissi, Bovati /o, Bovoli, Boatti, Boattieri, Bovei/ o, Boaron, Buini, Bovati, Boasso, Boario ecc.
La moglie ironica:” Parola mia, la prossima volta sposo un “Toro“”
Bove: Origine e significato del cognome
Dal latino “bovem“, accusativo di “bos” confrontabile col greco “bous- bus” probabilmente da una base sscr “gaus” da cui anche il lettone “guvis“, slavo “govedo” imparentato con la radice ariana “gu” trasformata poi in “bu”, voce onomatopeica con la valenza di grido, verso, suono.
La voce si affianca a voci come il greco“goao” (gemo) e “boao” (strepito), “boe” (grido) da cui il latino “boatus“(muggito) (Fonte Etimo. it) che si ricollega a voci come “boaro” (bifolco, guardiano di buoi), “boare” ( muggire appunto)
Decisamente diffuso nelle tante varianti e derivazioni un pò in tutta la penisola, ha la forma base Bove che predomina nel Meridione
Bó , rappresenta infatti con semplici cambiamenti dell’accento sulla “o” le varianti dialettali del cognome diffuse soprattutto in Piemonte, così come Boe, Boei, Boeddu lo sono della Sardegna, Boero della Liguria, Dal Bo e Boaro e Boaretto del Veneto, Boetto, Boetti, Bovetti, Bovetto, Boeris, sono nuovamente Piemontesi, Boveir molto raro è Campano, Bovino è Pugliese, Boaro del FriuliV. G. e del Veneto
Il linea generale si tratta di cognominizzazioni di soprannomi legati ad attività, mestieri, commerci legati alla figura del bue, tipo bovaro, allevatore o commercianti di buoi.
Alcuni ceppi possono essere legati a toponimi con la stessa valenza di base come Bovaro (PG), Boara (PD, RO, RE), Boario (BG, BS) (fonte Emidio De Felice).
Probabilmente in alcuni casi si tratta di incroci e reciproci intrecci con il cognome Bovo specialmente nella forma plurale Bovi che continua la forma latina Bovius o una forma ipocoristica del nome germanico Bovo D’Antona, eroe inglese d’epoca medioevale, protagonista di un poema cavalleresco fra i noti e diffusi in Europa, appartenente all’epica legata al ciclo carolingio.
Fra i vari ceppi uno dei più noti è stato quello della famiglia patrizia di Ravello, di cui si ha documentazione già a partire dal XII secolo. Il ceppo di base rimasto a Ravello si estinse
nel XVI secolo ma quello che si spostò a Bitonto e Molfetta nel XIII secolo, dove acquisirono diversi feudi, fu poi reintegrato nel 1593 fra le famiglie patrizie di Ravello.
Etimologia Stupidaria
Dal basso latino “boia” nella sua valenza non di carnefice ma del nome di una sorta di collare (l’attuale guinzaglio) che si utilizzava in epoca romana per mettere al collo di cani particolarmente aggressivi ed anche al collo dei prigionieri, delinquenti e degli schiavi.
Una sorta di giogo il cui nome derivava dal greco “beia” (bovina) per il fatto che in origine i collari erano appunto realizzati in cuoio di bue anche se molti etimologisti sono più propensi ad un origine turca della voce.