Ci sono circa 200 famiglie Caro in Italia. (Sito Cognomix. it)
70 in Sicilia, 32 in Campania, 21 in Lombardia, 17 in Toscana, 14 in Piemonte, 11 in Puglia, 10 in Liguria, 5 in Calabria, 5 in Veneto, 4 in Marche, 4 in Lazio, 3 in Abruzzo, 2 in Trentino A. A., 1 in Emilia- Romagna, 1 in Sardegna.
- Varianti:Cari, Cara,
- Varianti matrominiche e patrominiche: De Caro, De Cara, Di Cara, La Cara, Li Cari, Lo Caro.
- Derivati e alterati : Molto numerosi: Carello, Carelli, Carella, Carillo, Caretti, Carini, Carino, Caruccio, Carucci, Carocci, Caricchio, Caricchia, Carollo, Carullo, Carulli, Carotti, Carone, Caroni, Carosi ecc.
- Composti: Carolillo, Carotenuto, Carofiglio (con valenza affettiva e gratulatoria per la gioia, per il “tesoro”ricevuto ed anche benaugurale come speranza di restare un bene prezioso tutta la vita, per la famiglia e la comunità).
Vanterie di donna: La moglie: “Oh io non posso certo dire che mio marito non sia caro“.
Caro: Origine e provenienza etimologica
Dal latino “carus“, che sta per prezioso, di grande valore, che gli studiosi fanno derivare da “careo”(io manco) con un’automatico rafforzamento di valore legato a quei periodi di scarsità e carestia (greco”acharistia“che successivamente si è imparentata con il latino “caritas“) quando appunto, in modo inversamente proporzionale, alla penuria fanno schizzare alle stelle i prezzi delle cose.
Altri propongono un collegamento con la voce greca “chairo- charjo” col significato di compiacersi, rallegrarsi come in “chara- charis” (gioia) e tutto quello che la produce.
Da queste radici sono poi derivate varie voci europee come antico irlandese “caru“e altri termini con significati collegati come il lettone “kaurs“, gotico “hors” e tedesco “hure” ad indicare una meretrice, cortigiana dai facili costumi.
Altre voci il gotico “gair” (passione) e “gairna“(bramoso, desideroso) (Fonte Etimo.it).
Sempre dalla stessa base il latino “quaero” (desiderato, prezioso) da cui il più moderno “carus” con il significato sia di “amato, desiderato” che di “costoso, prezioso” termine già documentato, in epoca romana, sia nella versione maschile Carus che in quella femminile Cara.
Il cognome è stato portato dall’imperatore Marco Aurelio Caro, da ricordare anche il noto scrittore Titus Lucretius Carus.
Altri ritengono più probabile una derivazione da una radice sscr “Ka- kan- kam“con la valenza di cercare piacere, appetire da cui “kama“ (amore), “kamami” (amo)”kamara” (amoroso) “kamati” (ama) che poi nella versione latina hanno perso la “k” iniziale come in “amat” (ama) da cui sarebbero derivate le voci”amare- amore” (Fonte Etimo. it)
Probabilmente dalla stessa costruzione sono nate le varianti inglesi Kara e Karaugh con una successiva contaminazione con il nome “Kora” (Cora).
Per altri studiosi, non ci sono dubbi sul fatto che per alcuni ceppi soprattutto del Sud Italia il nome Caro sia di origine ebraica, importato in Italia in seguito alle migrazioni di tante famiglie ebraiche dalla Spagna e Portogallo che si è verificata dopo la conquista della nazione ebraica avvenuta nel 70 d. C., ad opera dei Romani che le costrinsero all’esilio nelle regioni del vasto impero Romano.
Una buona parte di essi si rifugiò appunto nella penisola iberica e quando, nel 1492, per ordine dei regnanti Fernando ed Isabella furono espulsi dal paese, in molti, si stabilirono in Italia soprattutto nel Meridione. Ci sono diversi documenti che testimoniano una discreta presenza del cognome Caro fra quelle famiglie.
Etimologia Stupidaria
Con la stessa valenza di base di prezioso, desiderato da “raro” con semplice cambio di consonante iniziale.
Possibile, sempre per cambio consonante, da “baro” attribuito a qualche personaggio severamente punito appunto perchè sorpreso a “barare” che quindi ha pagato molto “caro” la sua frode.