Cognome Cristoforo: Origine cognomi italiani particolari.
Presenze del Cognome in Italia
Ci sono circa 101 famiglie Cristoforo in Italia. (Sito Cognomix. it).
18 Lazio , 16 Piemonte , 13 Campania , 12 Puglia , 11 Calabria , 9 Lombardia , 7 Sicilia , 5 Toscana , 3 Liguria , 2 Emilia- Romagna , 1 Basilicata , 1 Abruzzo , 1 Valle d’ Aosta , 1 Marche ,1Umbria.
Varianti: Cristofori, Cristofaro, Cristofari, Cristoferi, Cristofolo, Cristofoli, Cristofali, Cristofalo, Critofani, Cristofano, De Cristofori, De Cristoforo, De Cristofalo, Di Cristoforo.
Alterati: Cristoforetti, Cristofoletti, Cristofolini, Cristofanini ( Fonte: Edmidio De Felice).
Base Etimologica e genealogica
E’ la cognominizzazione del nome Cristoforo e delle sue varianti, che si sviluppa tra il X e XI secolo nelle forme Cristoforus, Cristofalus, Cristofanus.
Cristoforo è l’italianizzazione della forma latina Cristoforus .
Alla base il nome di origine greco- orientale Christophoros formato dai due termini Christos (Cristo) e “Phero” (portare)
Quindi col significato letterale di “colui che porta il Cristo”, ” Colui che testimonia la sua fede in Cristo “.
Come si sa Christos era la traduzione greca dell’ebraico “masiah- masiakh” (messia) cioè colui che è “unto” dal Signore.
Evidente il collegamento con l’idea dell’eucarestia e del sacramento della comunione e dell’ostia consacrata che , come si sa, porta in sè il Cristo.
Curiosità
La diffusione del nome ebbe come prima molla la notevole valenza mistico- simbolica di San Cristoforo, il gigante che nella leggenda avrebbe, portandolo sulle sue poderose spalle, traghettato Gesù fanciullo da una riva all’altra di un fiume della Licia.
Da notare che già in questa veste il nome Cristoforo assume la valenza di “portatore del Cristo”.
Proprio su questa leggenda ad accrescere la notorietà del nome in Occidente contribuì in notevole misura la raccolta medioevale la Legenda Aurea scritta da Jacopo da Varagine (sec. XIII).
Inoltre probabilmente proprio per questa qualifica di “portatore” il santo è diventato il patrono di tutti quelli legati, per un motivo o l’altro, al trasporto, come navigatori, pellegrini, facchini, ferrovieri, insomma viandanti in generale . Tant’è vero che anche in epoca moderna è considerato e venerato come protettore degli automobilisti.
Il santo è il più delle volte raffigurato con la testa di cane e questo fatto porta a pensare ad un culto già nato in ambito egizio, collegato a quello del dio Anubis, la divinità dalla testa di sciacallo nella sua funzione di traghettatore dei defunti negli Inferi.