Presenze in Italia del cognome Grasso
Ci sono circa 7925 famiglie Grasso in Italia (Sito Cognomix. it)
2911 Sicilia 1252 Calabria 875 Piemonte 562 Lombardia 542 Puglia 480 Liguria 448 Lazio 191 Toscana 155 Calabria 153 Emilia Rom. 141 Veneto 41 Basilicata 39 Marche 36 Friuli V. G. 22 Umbria 22 Sardegna 21 Abruzzo 17 Trentino A. A. 10 Valle d’ Aosta 7 Molise
Varianti: Grassi, Grassa, Lo Grasso, La Grassa, De Grassi, Degrassi, Grassetti, Grassone, Grassoni, Grassotto, Grassotti, Grassato, Grassini, Grassani, ecc.
Origine etimologica
Dal latino “Grassus” (grosso, denso, spesso) derivato o collegato al vocabolo latino “crassus” (Italianizzato in “crasso”) che gran parte degli etimologisti fanno risalire all’antica radice “Kart” (annodare, intrecciare) in linea con l’antica voce slava “crus- tu”(solido) e sscr “hurt” (intreccio) da “hart” (annodare, intrecciare) sempre nel senso generale di “aggruppato, spesso “ in assonanza tra l’altro con la voce “cartilagine” che ha la stessa identica derivazione etimologica (Sito: Etimo. it)
Secondo molti etimologisti (tra cui Emidio De Felice) il cognome deriva da un soprannome “Grasso” collegato appunto alla voce latina ”crassus”, attribuito a qualcuno per le sue caratteristiche fisiche (il contrario di magro) già abbastanza diffuso in epoca medievale.
Generalmente in passato, al contrario di quello che si può pensare, il soprannome non aveva una connotazione negativa ma piuttosto positiva in quanto veniva associato sia all’idea di buona salute e robustezza che a quella di opulenza economica in opposto a “magro”che generalmente sottolineava quelle persone che faticavano a procurarsi il sostentamento quotidiano
Altri studiosi però, facendo riferimento all’esistenza delle tante varianti, e al fatto che il cognome è già documentato al Nord sul finire del XII secolo, considerano “Grassi/ o, almeno in parte, un cognome pan- europeo, probabilmente di origine celtica sulla radice alto- tedesca ”graz”, col significato di adirato, scontroso, burbero tipico del carattere fiero e ribelle di quei popoli Gallici stanziatisi sulla riva dell’Adda che tanto filo da torcere diedero alle truppe romane.
A sostegno della tesi, pare che la nota famiglia Crasso d’epoca romana sembra avesse origini lombarde, anche se alcuni esperti sono in contraddizione, sottolineando che con il generale romano Marco Licinio Crasso la presenza della famiglia era già documentata nel 115 a. C.
Inoltre non è da escludere la tesi di alcuni in base alla quale il ceppo Grassia potrebbe essere un italianizzazione dello spagnolo Garcia o potrebbe essere derivato dalla voce “grascia” che indicava il lavoro, in epoca medievale, di un magistrato addetto alla catalogazione e distribuzione dei generi alimentari che si occupava anche del controllo del commercio e circolazione dei medesimi con potere decisionale e di giustizia nelle vertenze sorte in questo ambito.
Bisogna poi considerare che l’incontro- scontro tra i Romani ed i Galli hanno sicuramente dato il via ad intrecci e sicure contaminazioni fra i vari ceppi rendendo complicata se non improbabile una ricerca genealogica chiarificatrice
Infatti per esempio in seguito alla decadenza dell’Impero Romano d’Occidente avvenuta intorno al 550 d. C. che porto all’invasione longobarda, alcune importanti famiglie lombarde si trasferirono dal Nord nella zona di Aquileia dove vennero soprannominate dai locali “De Grassi” cioè appartenenti ai ceppi dei “Grassi”.
Etimologia Stupidaria
Quasi ovvia per associazione di idee con la voce “masso”, cioè individuo dalla costituzione fisica (imponenza) e comportamentale (poco portato al movimento) simile ad un masso (dal latino “Manere”(stare fermo) cioè ad un grosso sasso radicato a terra (sito etimo. it). Da grosso e sasso per unione ed aferesi “grasso” appunto