Presenze del cognome in Italia
Ci sono circa 5313 Meloni in Italia.(Fonte Sito Cognomix. it)
2911 Sardegna 28 Campania 765 Lazio 27 Abruzzo 519 Lombardia 16 Friuli V. G. 227 Toscana 16 Calabria 192 Piemonte 14 Trentino A. A. 140 Marche 13 Sicilia 124 Umbria 9 Puglia 112 Emilia- Romagna 4 Valle d’ Aosta 102 Liguria 2 Basilicata 71 Veneto 2 Molise.
Ci sono circa 599 famiglie Melone in Italia.(Fonte Sito Cognomix. it)
165 Campania 107 Lazio 62 Piemonte 58 Abruzzo 42 Lombardia 36 Molise 28 Puglia 23 Sardegna 19 Liguria 15 Umbria 15 Toscana 7 Veneto 6 Emilia- Romagna 6 Marche 2 Basilicata 2 Sicilia 2 Trentino A. A. 2 Friuli V. G. 1 Calabria 1 Valle d’ Aosta.
Origine genealogica
L’origine è ovviamente legata al frutto del melone dal tardo latino “melonis“, probabile accrescitivo di mela dal latino “malum“corrispettivo del greco “melos” e dorico”malon“(pomo, frutto)che secondo molti esperti potrebbe avere un collegamento diretto alla radice “mal”( molle, morbido, dolce) che sta alla base di termini dalla valenza analoga come “malva, miele, molle”.
Molti studiosi sono concordi nel ritenere “mal” una variazione della più antica radice sscr”mar” da cui “mr- d- nati” (poi variato in “mal- anam“) col significato di “tritare” che nel tempo ha poi assunto anche quello di “ridurre in polvere” e di “ammorbidire- rendere molle”.
Ma dalla radice “mar” deriva anche “mrd- ati” che ha il significato più lato di cosa che da piacere, che allieta, collegata all’altra voce sscr “madhu“(miele, bevanda piacevole) che si confronta col greco “methy” (idromele) in assonanza con “malakos“(molle, tenero) e “meilichos“(blando, dolce e al gotico “malvian“(pestare) latino “mollis” (molle) e “mel” (miele) e a tante altre voci indo-europeee analoghe (Fonte: etimo. it).
Quindi gran parte dei cognomi derivano da soprannomi legati ad attività di coltivazione, lavorazione, commercio del frutto del melone. Non sarà quindi solo un caso a far si che la Sardegna regione italiana con il massimo numero di presenze della forma Meloni, vanti il primato assoluto come antichità della coltivazione del Melone.
Infatti recentemente si sono ritrovati a Cabras (Oristano) nei pozzi del sito nuragico di Sa Osa semi di meloni risalenti all’età del bronzo cioè al secondo millennio a. C. quindi moltissimo tempo prima di quella greca e romana che si riteneva fossero le prime civiltà a coltivare il frutto nel Mediterraneo.
Comunque Meloni è uno dei più antichi cognomi sardi, fa parte di quelle famiglie che dal 1250 al 1500 avevano l’autorizzazione a svolgere traffici e commerci nel territorio della Repubblica di Genova.
Una delle famiglie più note in Sardegna fu quella di Santu Lussurgiu (documentata dal XVII secolo) possessori di un notevole patrimonio immobiliare diviso in vari rami Capostipite fu un certo Diego Meloni (nato in Catalogna ma originario come nonno della Sardegna)
Altro ceppo illustre ed antico in Sardegna fu quello dei Melone di Sassari, il cui capostipite fu Pietro Melone che visse nel XIV secolo, personaggio ricco e potente sempre in alleanza con i Sovrani Aragonesi
Per altri studiosi il lemma melone sarebbe una abbreviazione forse prima verbale e poi trascrittiva, di “melopepo- onis” formato dall’unione del greco “melon” (mela) è “popon- onos” (un altro modo soprattutto toscano di chiamare il melone) Questa ipotesi non è però documentata e poco sostenuta dalla maggioranza degli esperti.
Curiosità
In epoche antiche era usato il termine “mellone” con valenza dispregiativa per definire una persona un pò stolta, goffa nei movimenti e si etichettavano le sue affermazioni come sciocchezze col nome di “mellonaggini“. Forse il collegamento era dovuto alla estrema capacità riproduttiva dei semi del melone che nascono anche in estreme condizioni avverse per cui faceva pensare
alla forza cieca priva di raziocismo ed intelligenza e impossibile da tenere sotto controllo che spesso è tipica della stoltezza.
Melone fu anche il nome di una lista civica nata a Trieste che intorno agli anni settanta si oppose con tutta la forza e tenacia possibile al trattato di Osimo con cui il governo di Roma rinunciava per sempre all’ultima parte di Istria italiana a favore della Jugoslavia . La lista si diede il nome di “Lista per Trieste“ed assunse, appunto i simbli della città, il melone e l’alabarda.
Etimologia Stupidaria
Per somiglianza spesso del colore e della buccia e per certe qualità anche di sapore dell’idea di “una grande mela“.