Il cognome Pasquini si origina dal nome proprio di persona Pasquale, nome che veniva generalmente dato ai nati nel giorno di Pasqua. Il nome Pasqua deriva dall’ebraico “pesah” traducibile con “festa” e che è collegato appunto al verbo “pasah” che significa invece “andare oltre”. Deriva dal latino ecclesiastico Pascha, “passaggio”, “transito”, a sua volta dal greco pascha, su radice aramaica “פֶּסַח” (pesach), “passare oltre”, “attraversare”.
Questo “andare oltre” celebra la Pasqua ebraica caratterizzata dalla fuga dall’Egitto con successivo attraversamento del Mar Rosso e dalla venuta dell’Angelo della morte, che avrebbe risparmiato i primogeniti del popolo eletto che avessero segnato gli stipiti delle loro porte con il sangue degli agnelli pasquali immolati secondo chiara volontà divina- L’Angelo trovando il segno di sangue “passava oltre“(altro simbolismo cristiano).
Nel Cristianesimo, la Pasqua era soprattutto l’emblema della passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo che avviene con la resurrezione ma anche, il passaggio, la trasformazione del pane e vino nel corpo e nel sangue del Signore.
Pasquino riprende il nome della festività di Pasqua (alla quale fa riferimento anche il nome Pasquale), durante la quale i cristiani celebrano la resurrezione di Cristo;
In Italia il nome è sempre stato legato come si è visto alla devozione cristiana e si è poi tradotto in cognome ed è oggi presente in tutta la penisola . .”. Sia la famiglia Pasquini che Pasquino sono di origine molto antica e di chiara natura nobiliare.
Pasquini è molto diffuso in tutto il centro Italia, soprattutto in Toscana, Umbria, Marche, bolognese ed alto Lazio, con un ceppo autonomo nel teatino.