Cognomi Italiani Particolari
Cognome Rapa- Rava
Ci sono circa 151 famiglie Rapa in Italia. (sito Cognomix. it).
41 in Campania, 27 in Piemonte, 24 in Lombardia, 15 in Lazio, 12 in Liguria, 11 in Marche, 6 in Sicilia, 5 in Abruzzo, 4 in Toscana, 3 in Emilia- Romagna, 2 in Basilicata, 1 in Veneto.
Ci sono circa 567 famiglie Rava in Italia. (sito Cognomix. it).
170 in Piemonte, 157 in Lombardia, 124 in Emilia- Romagna, 53 in Liguria, 25 in Lazio, 13 in Veneto, 10 in Toscana, 4 in Trentino A. A., 3 in Campania, 2 in Sardegna, 2 in Valle d’ Aosta, 1 in Puglia, 1 in Abruzzo, 1 in Calabria, 1 in Sicilia.
Varianti: Rapi, Rava, Ravi .
Alterati e derivati: troppo numerosi per citarli tutti, sono formati sulle basi Rapa e Rava con accrescitivi, dimunitivi, vezzeggiativi, ipocoristici, toponimi.
La moglie:” Altro che testa di rapa“.
Rapa- Rava: Origine del Cognome
Dal latino “rapa- rapum” confrontabile col greco “rapys- raphys” base comune di altre voci come l’antico tedesco “ruoba- rube“, il boemo “repa“, russo “riepa, gallico “raib” (etimo. it)
La forma Rapa, come si vede dalla ricerca Cognomix è diffusa soprattutto in Campania, Piemonte e Lombardia
La forma tipicamente settentrionale Rava, predomina in Piemonte e Lombardia
Sono cognomi nati da precedenti soprannomi legati, per diversi motivi, tra cui soprattutto quelli collegati al lavoro, commercio e mestieri aventi a che fare con l’ortaggio omonimo.
Si tratta della radice commestibile detta ufficialmente rapa e nella versione settentrionale rava appunto con tutti i suoi alterati e derivati con la stessa valenza, rapaccio, rapaccino, rapetta, rapino, ravanello, ravizza, ravaglia tanto per citarne qualcuno.
Sicuramente una parte sono dei toponimi che hanno alla base la stessa costruzione etimologica e semantica molto diffusa un pò in tutta la penisola (Rapone, Raponi, Rapale, Rapaio, Rava, Ravaglia, Ravera, Ravello, Ravina, ect, ect)
Per la forma Rava, anche se non documentata, viene proposta la possibilità di ceppi legati al termine latino ravis (con voce roca).
Riflessione personale intrecci col Cognome Ravà
Possibili anche ceppi cognominali legati a rarissimi intrecci e contaminazioni con il cognome Ravà ( dall’aramaico Rabà, derivato si ipotizza dalla voce “rab” che sta per “grande“).
Questa “contaminazione“ è del tutto ipotetica cioè è solo una mia un opinione personale non suffragata da documentazioni scritte e trasmesse e quindi facilmente contestabile. Inoltre non esiste in merito nessun tipo di supporto degli esperti.
Secondo me, bisogna però sempre considerare la diffusissima abitudine del volgo in epoca medievale di apportare continuamente variazioni fonetiche a nomi e cognomi così come i tanti errori trascrittivi commessi nella compilazione dei primi elenchi di cognomi dopo la distruzione dei precedenti cataloghi romani.
In base a queste considerazioni non si può escludere la possibilità di ceppi nati da collegamenti ed intrecci fra i cognomi Rava e Ravà come nel caso specifico la semplice elisione( oppure aggiunta) dell’accento sulla vocale “a” di fine parola.
Questa possibilità è ancora più alta in Piemonte dove sono noti e diffusi modi di dire come “A le plò an testa cume na rova”( E’ pelato in testa come una rava) – “u ià la taesta cume na rova”(ha la testa come una rava) e al contempo l’uso di “ravà” con la stessa valenza, “a lè del tut ravà”( è completamente calvo)
Da non escludere anche se abbastanza remota la possibilità di ceppi legati a motivazioni caratteriali dei capostipiti tipo “essere una testa di rapa” nel senso di essere “poco intelligente” “duro a comprendere“, quindi senza malizia e furbizia od anche nel senso di avere “un cuor di rapa– valere quanto una rapa” cioè avere un carattere debole e vile, essere uno sconfitto, un perdente di natura
Ma la rapa ha anche valenza positiva, in epoca medioevale era un simbolo di beneficenza da parte di famiglie ricche e nobili, rappresentata negli scudi e negli stemmi indicava appunto la forza ed il comando uniti alla magnanimità
Etimologia stupidaria
Rapa per cambio di consonante iniziale del latino “sapa” con il significato di resina (sapium), succo (sap) ma anche di gusto di una cosa collegato probabilmente al gusto particolare (che piace del tutto o non piace affatto, tipico della rapa)
Ma la stessa radice è anche la base di “sepu“(savio),”sabe“(sapiente) con la valenza di sentire sapore, avere buon gusto, buon naso, quindi facilità di comprensione che forse spiega e giustifica la simbologia di comando unito al buon giudizio degli stemmi di famiglia nobile (Fonte Etimo. it)