Cognomi Italiani Particolari
Cognome Scarsi- Scarso
Ci sono circa 536 famiglie Scarso in Italia. (Sito Cognomix. it).
217 in Sicilia, 177 in Veneto, 43 in Lombardia, 40 in Piemonte, 31 in Liguria, 6 in Friuli V. G., 5 in Toscana, 4 in Lazio, 3 in Trentino A. A., 3 in Umbria, 3 in Emilia- Romagna, 2 in Abruzzo, 1 in Puglia,1 in Campania.
Ci sono circa 358 famiglie Scarsi in Italia. (Sito Cognomix. it).
154 in Piemonte, 68 in Lombardia, 67 in Liguria, 38 in Veneto, 6 in Trentino A. A., 4 in Toscana, 4 in Lazio, 3 in Friuli V. G., 3 in Sicilia, 3 in Emilia- Romagna, 2 in Valle d’ Aosta, 2 in Campania, 2 in Marche, 1 in Abruzzo,1 in Puglia.
La tipica moglie polemica: “Mio marito è Scarso, ma no, cosa vai a pensare, intendevo scarso di cervello“.
Origine del Cognome
Etimologicamente dal latino “scarpus- excarpsus” col significato di assottigliato, sminuito di valore, da “excerptus” participio passato di “excerpere“, sulla base del verbo “carpere“, preceduto dalla particella “ex” col significato di prendere, cogliere, consumare, diminuire, levare via, togliere.
Probabilmente la radice di base dovrebbe essere il sscr. “skarp” a cui si ricollegano l’antico tedesco “scarf- scharf “che sta per tagliente” (Fonte Etimo. it).
Cognome riscontrabile nelle varianti Scarzi, Scarzo, molto rari per cui si ritengono legati ad errori di trascrizione.
Come si deduce dalla ricerca Cognomix, Scarso ha due ceppi principali, uno Siciliano ed un Veneto mentre Scarsi è tipico del Nord Ovest, soprattutto in Piemonte.
Alla base di tutti i cognomi un soprannome medioevale “Scarsus“, nel senso di indigente attribuito ai capostipiti per le loro precarie e sfortunate situazioni economiche congenite o subentrate dopo qualche evento negativo contrario.
Per alcuni ceppi non si può escludere che il cognome all’origine fosse “Scorso” oppure “Scorzo” e che il cambio della consonante “o” in “a” sia stato una modificazione fonetica volgare oppure nuovamente un errore trascrittivo.
A sostegno di questa possibilità bisogna ricordare l’esistenza al Sud del lemma “scuorzo” e “scurzone” collegati all’aggettivo “scarzo” per indicare un avaro, un taccagno di “dura scorza”(di pellaccia dura, di carattere insensibile).
Non da escludere quindi in certi casi un collegamento ed intreccio con “scorza” dal latino “ cortex/ corticis” con rafforzamento intensivo della “s“intensiva.
Bisogna considerare che il termine “scuorzo” indicava in passato nello specifico, un strato di sporco presente sulla zona del collo, dei piedi e caviglie di quelle persone in miseria che si lavavano molto poco. Chiaro il collegamento semantico e la valenza associativa tra questo abituale sporco e lo sporco interiore del taccagno chiuso nel miserabile, untuoso e sordido egoismo ( nella sua dura scorza).
Etimologia stupidaria
Da “scòrzo”, unità di misura di capacità per aridi, sottomultipla del rubbio (pari a 1/ 22), cioè a circa 13 litri ed anche Unità di misura di superficie, sottomultiplo del rubbio, ancora usato raramente nella Campagna Romana, pari a 1/ 16 del rubbio, cioè a circa 1155 mq.
Dopo un raggiro legato alla vendita di un appezzamento di terreni dimostratesi ai controlli decisamente inferiore al numero di scorzi stabilità in fase di misurazione e vendita l’idea appunto di parte tolta, di sottrazione, diminuzione per cui da scorzo “scarzo” e poi “scarso”.