Cognome Torelli- Torello: Presenze in Italia
Ci sono circa 2382 Torelli in Italia. (sito Cognomix. it)
- 712 Emilia- Romagna 300 Lombardia 257 Lazio 222 Toscana 218 Puglia 149 Piemonte 113 Abruzzo 101 Marche 83 Campania 83 Liguria 45 Umbria 15 Veneto 14 Friuli V. G. 17 Trentino A. A 17 Molise 9 Sardegna 6 Basilicata 5 Valle d’Aosta 4 Calabria
Ci sono circa 235 famiglie Torello in Italia. (sito Cognomix. it).
- 105 Piemonte 38 Abruzzo 35 Liguria 17 Campania 7 Umbria 5 Puglia 5 Lombardia 4 Emilia- Romagna 4 Valle ‘ Aosta 4 Lazio 4 Calabria 2 Basilicata 2 Toscana 2 Molise 1 Veneto.
Origine Etimologica e Genealogica
Secondo gli studiosi, il cognome Torelli può avere più origini con ceppi di provenienza diversa ma spesso le origini sono intrecciate fra di loro.
Al Sud generalmente si tratta di ipocoristici afereteci, come Tore o Turi (Tore in napoletano, Turi in siciliano e calabrese) del cognome Salvatore molto diffuso al Sud come testimonianza di fede e devozione cristiana, “Salvator, Salvatoris“, da “Salvator“, traduzione del greco “Sò tè ‘r,” ” salvator“, traduzione del nome ebraico Gesù , appunto, “il salvatore“.
Altre ipotesi sull’origine etimologica del cognome Torelli è una derivazione dagli ipocoristici Toro e Torello dei nomi Ristoro (Ristorello) o anche Vittorio o Vittore (Vittoriello e Vittorello). Possibile anche da aferesi del nome Nestore .
Probabile anche un collegamento ed un intreccio con l’ipocoristico aferetico del nome Bonaventura o Ventura (da cui Bonaventuriello o Venturiello). E’ infatti Ventura un cognome assolutamente panitaliano.
In alcuni casi potrebbe derivare direttamente dal nome medioevale Taurus o Toro attribuito a figli per i quali si auspicava potessero avere la forza e la potenza del toro.
Infatti, in araldica, il toro è visto come un simbolo di forza invincibile, di sacrificio, di altruismo, ed è anche associato ai culti agricoli come simbolo di fecondazione e fertilità.
D’altronde alla base del termine latino “taurus” c’è l’antico termine sscri: “sthuras/ sthulas” (duro, forte).
Un esempio di questa derivazione la troviamo in una carta registrata a Modena nel 1159 dove viene citato un “Taurellus”col chiaro significato di “piccolo toro”.
Una curiosità etimologica è quella che stabilisce un legame tra il termine “Toro” e la parola Italia. Infatti, secondo un’antica tesi, la parola toro sarebbe semplicemente una derivazione dal greco “italós“, una forma contratta ed alterata del termine umbro “uitlu” o del latino “uitellus“, con cui si definiva appunto il bovino maschio.
La tesi nasce dalla dal fatto che i Greci chiamassero l’Italia con il nome di Ouitoulía, ossia “terra dei tori” per indicare quella zona territoriale compresa fra le province di Catanzaro e di Reggio Calabria, dove risiedeva la popolazione dei Vituli, chiamati anche “Italòi” (ossia “abitanti della terra dei vitelli”), che adoravano un dio dalle sembianze taurine.
Secondo un’altra ipotesi l’origine del nome è di derivazione etrusca e più precisamente dal termine “Italòs“, che indicava il toro, probabilmente derivato da “vitalu“, con caduta del digamma.
Questo termine fu usato dagli Etruschi per indicare i popoli italici (dell’Italia centro meridionale). Ad avvalorare l’ipotesi sono le affermazioni di Apollodoro, che sosteneva che la parola “italòn” fosse il termine con cui le popolazioni tirreniche indicassero il toro.
Da non escludere la possibilità, per alcuni ceppi, di un legame od intreccio col nome medievale (poi anche cognome) Santoro.
L’origine principale sembra comunque essere quella che fa derivare Torelli dall’ipocoristico Turi sia per la sua grande diffusione in tutto il territorio nazionale, sia per la notevole presenza soprattutto al Sud di tanti toponimi come Torello, comune del salernitano, Torelli, comune avellinese, Masi Torello (FE), Torello di Melizzano (BN), Torelli di Mercogliano (AV), Torella del Sannio (CB).
Fra le famiglie Torelli grande fortuna ebbe quella che faceva capo a Torello di Salinguerra che tra il 1206 e il 1240 contese la signoria di Ferrara agli Estensi. Gli studiosi suppongono che da essi possano essere discesi casati come Canossa, Estensi, i marchesi di Toscana, i conti Guidi, i conti Alberti, gli Aleramici, gli Adimari e i conti di Bologna.
Dopo l’esilio da Ferrara ad opera di Federico Barbarossa si diramò in molte città d’Italia, in Francia e in Polonia dove un ramo della famiglia prese il cognome Poniatowski da cui discese l’ultimo re di Polonia. (Fonte Wikipedia)
Le fiere ed i mercati del bestiame in certe zone d’Italia hanno un storia secolare. Appuntamenti importanti per commercianti ed allevatori che avevano occasione di mostrare i loro migliori capi, partecipando alle tante esposizioni, con premi finali, che avevano, come importanza maggiore attestazioni di eccellenza utilissime ad accrescere il valore ed il nome di un allevamento.
Etimologia Stupidaria
Banale ed ovvia l’origine di questo cognome da un allevatore i cui bellissimi capi e nello specifico stupendi tori vincevano quasi sempre ogni gara di bellezza. “Vedere dei tori così belli” “Ha i tori più belli” “Che tori belli”.
Quasi logica l’associazione del personaggio con il pensiero“Ah quello dai tori più belli” e a lungo andare l’attribuzione del soprannome “toripiùbelli” modificato poi per facilitazione e miglior suono fonetico appunto in “torelli”