Storia ed origini del Raduno
La manifestazione nasce da un idea e desiderio di Valter Mita considerato un pò il “padre” di tutti i Polentari Italiani che, da tempo, sognava di riunire tutte quelle società ed organizzazioni che avevano in comune la tradizione di festeggiare la polenta.
Così, grazie alla sua costanza ed al lavoro di cinque anni si arrivò al primo raduno dei Polentari Nei giorni 28, 29 e 30 Maggio 1993 ben 13 paesi si riunirono per presentare la propria personale ricetta della polenta a Sermoneta, cittadina laziale posta su una collina a dominare la sottostante pianura Pontida ad appena 60 km da Roma.
Cinque anni dopo questo primo raduno quindi il 27 maggio 1998 venne fondata l’Associazione Polentari d’Italia.
Intento e motivazioni dell’Associazione
Il raduno nella sua essenza non vuole affatto essere una gara, piuttosto un confronto, l’occasione di reciproco approfondimento delle rispettive conoscenze culinarie e delle proprie versioni di cottura, nello specifico , della polenta nelle sue tante personali elaborazioni.
Ma, al di là dell’aspetto culinario, la valenza del raduno è molto più ampia e abbraccia tutti i temi della vita di ogni paese con uno scambio non solo gustativo ma anche culturale , storico, di pensiero e tradizioni, di usi e costumi.
Significato per il paese di Ponti
Diversi sono i significati del raduno per il Paese di Ponti.
- La presentazione di una festa che se pur basata su quello che è un vero e proprio leitmotiv nella tradizione e rievocazione di tutta la Valle Bormida che come è già stato ribadito propone ben 5 versioni della festa del Polentone in paesi che distano fra di loro pochi chilometri ha una sua evidente originalità e distinzione.
- L’intenzione di far conoscere e scoprire non solo il paese di Ponti ma tutto il territorio del Monferrato con i suoi tanti punti d’interesse storici, paesaggistici e monumentali. Insieme al Monferrato anche l’idea di valorizzare e promuovere la Valle Bormida con le sue unicità culturali ed ambientali e tradizionali.
- Ovviamente l’intenzione prioritaria della festa gastronomica resta la presentazione e la promozione dei prodotti tipici locali. L’occasione offerta dalla presenza di ben 10 regioni italiane ha dato il là alla creazione di una “mini italia del gusto”con l’opportunità delle varie organizzazioni partecipanti di proporre le proprie tipicità ed eccellenze . Ovvia la notevole importanza di essere per l’occasione il paese ospitante.