I Figli dell’avere
Nell’articolo “umano disumano ” ci siamo soffermati a lungo sulla patetica convinzione insita nell’essere umano, perlomeno nella parte occidentale, di appartenere alla razza eletta, depositaria per destino, diritto acquisito o decisione divina del dominio sul mondo.
Abbiamo parlato di come, in realtà, la nostra sia una razza cromosicamente modificata in peggio, l’unica cosi “malata” da essere capace di distruggere il mondo in cui vive e negare un futuro di vita ai propri figli. Egoismo, ipocrisia, falsità, presunzione, senso di superiorità, patetico e miserabile perbenismo intellettuale, fame di potere e di prevaricazione sugli altri le vere nostre “qualità”.
Nell’individuo comune è ancora ben vivo il senso dell’etica
Ma allora, direte voi, il tuo è un pessimismo globale, la totale negazione di salvezza, un disfattismo esistenziale. No, affatto, io continuo a sperare che il genere umano compia la svolta, e questo è perchè, tutto sommato, resto ancora convinto, anche se in modo confuso, che in noi il cromosoma “giusto” è stato in qualche modo inserito.
In noi, latente, schiacciata, inascoltata ma la possibilità di scelta esiste, un flebile, continuamente disilluso, richiamo di coscienza c’è, la sensazione che stiamo sbagliando tutto ogni tanto ci afferra, l’impressione che tutto questo correre dietro al potere e al possesso fine a se stesso sia stata un storpiatura, una deviazione dalla nostra strada naturale ci coglie a volte, anche con forza.
Il problema è che siamo invischiati nella colla spalmata nei secoli da quegli uomini che proprio nel loro spalmare hanno avuto e hanno l’arma di detenzione del potere, uomini a volte crudeli, senza scrupoli, gli uomini del “fine che giustifica il mezzo“, uomini convinti che sia tutta una lotta nella giungla o addirittura di essere depositari di qualche investitura divina che gli da diritto di vita e di morte sugli altri esseri viventi.
E’ il solito “gatto che si morde la coda” per arrivare al potere bisogna quasi sempre “Avei i pei an su stome”(avere i peli sullo stomaco) inteso qui in senso negativo cioè appunto non avere scrupoli, avanzare ad ogni costo a testa bassa travolgendo e sacrificando tutto quello che frena la corsa, poi per conservarlo il potere bisogna continuare su questa nefasta strada
Super- eroi
Questa “elite” di super uomini diventano per forza di cose “tendenza”, fonte di immedesimazione, identificazione e mito da seguire, esempio per tutta la massa di come ci si deve comportare per diventare “importanti”, per ritagliarsi uno spazio. “Animal feroci che “i mustro ai iac a divente animol feroci “(Animali feroci che insegnano gli altri a diventare animali feroci)
Forse è proprio da una presa di coscienza collettiva della gioventù che si assiste, in antitesi a questi “eroi” del male , ad un successo mai visto in precedenza dei Superoi tipici del fumetto e della fantascienza da Black Panther a Captain America, a Deadpool e via di questo passo simboli dei valori alla base di ogni società umana giusta ed eticamente ineccepibile
Inoltre, negli ultimi tempi, con la caratteristica di un processo di umanizzazione che li avvicina molto agli esseri comuni con i loro dubbi, contraddizioni ed una certa quale fragilità di convinzioni ed insicurezze che si addentrano in tematiche filosofiche e spirituali quasi a voler ribadire la possibilità per ogno individuo di “essere” nella vita un super- eroe
Eppure noi, individui normali, condizionati, sviati, fregati dai loro mass- media nel momento stesso in cui seguiamo il loro insegnamento e ci arrendiamo alla loro volontà abbiamo “Cul chi cos cun ruzia an drent“(quel qualcosa che rode dentro), quel remoto richiamo dell’anima che ci dice che stiamo sbagliando. Per questo non siamo ancora del tutto persi, per questo ha ancora un senso cercare di lottare, per questo io non sono rassegnato, bisogna trovare il modo di gridare alle nuove generazioni :”Guardateci, guardate cosa abbiamo fatto noi e fate l’esatto contrario”
Trovate nella quasi totale perdita di valori della nostra generazione la rampa di lancio per riproporli con la forza tipica della gioventù, impiegate le vostre energie personali in questa direzione, lasciate perdere i talk- show, il grande fratello e tutte le altre stronzate che vi propinano come miele per le api.
Se seguite loro vi troverete con in mano niente, niente, nemmeno, nel caso che davvero vi arrida il successo, alla fine stringerete comunque in mano niente e cosa peggiore porterete a termine quello che noi della mia generazione vi abbiamo preparato con tanto impegno: la distruzione del mondo.
Lo so, siete allo sbando, in totale confusione, e chi non lo sarebbe al vostro posto, traditi, fregati dai vostri stessi genitori, che in nome del denaro, successo e potere vi hanno tolto tutto, spogliati di ogni credo, di ogni valore per cui valga davvero la pena lottare.
E’ stato un vero e proprio furto della vostra stessa essenza e ragione di vita,”ghevove la tera suta ai pe“(tolto la terra sotto ai piedi) per dirlo con una massima che qui da noi va alla grande Non esiste umanità senza fede, coscienza, amore, solidarietà(quella vera) sincerità, compartecipazione, fratellanza, comunione, non esiste futuro, non esiste crescita.
La speranza resiste perché la scelta è possibile
Noi, in poco più di 50 anni, vi abbiamo portato sul baratro ma siete ancora in tempo, date un calcio alla nostra mentalità del possesso e cupidigia dell’avere, credetemi, alla lunga non rende. Quando si cammina lasciare una strada per scegliere di percorrerne un’ altra comporta, magari attraversare una scarpata piena di rovi, ma molte volte ne vale la pena e molte altre già solo “L’avei pruvò”(l’averci provato)
E questo desiderio di verità spirituale e di ricerca di un amore universale è ben vivo , dichiarato, promosso, diciamo pure sbandierato sui vari Social da Facebook a Twitter, da Istangram a Tumbir ect,ect
Il problema è che forse per la natura stessa del contenitore in cui viene seminato cioè la rete, questo desiderio resta nella maggioranza dei casi sterile, improduttivo. Suona quasi come una protesta gridata, una disperata negazione di quello che invece succede nella realtà pratica quotidiana dove il male nelle sue infinite forme domina incontrastato
Quindi la nostra speranza si concentra tutta nel credere che voi della nuova generazione riusciate a realizzare questa scambio, questa traslazione di un bisogno emotivo arcaico e congenito che corre a fiumi in rete nella vita pratica di tutti i giorni , proprio per evitare che assumi definitivamente la forma di una valvola di sfogo promossa e sfruttata dalle organizzazioni di potere per fare i loro comodi e rincorrere i propri interessi economici pochissime volte puliti e legittimi