Cognome Santi: Presenze in Italia
Ci sono circa 3865 Santi in Italia. (Sito Cognomix. it)
829 Emilia- Romagna 57 Trentino A. A . 680 Toscana 46 Friuli V. G . 544 Veneto 24 Campania 445 Lombardia 17 Abruzzo 384 Lazio 10 Valle d’Aosta 243 Umbria 10 Puglia 226 Marche 9 Sardegna 192 Piemonte 8 Sicilia 89 Liguria 1 Calabria.
Varianti: Santo, Sant, De Santi, De Santis, De Sanctis Alterati e derivati: Santelli, Santello, Santel, Santella, Santarelli, Sanilli/o, Santini/o, Santin, Santinelli/o, Santinato, Santucci, Santuzzo, Santulli/o, Santicchia, Santon, Santoni, Santise.
Composti: Santoiemma, Santolillo, Santomauro, Santoanastasio, Santonastasi, Santoprete
Nella stragrande maggioranza dei casi “Santi”é la cognominizzazione di soprannomi e nomi legati alla tradizione cristiana Santo (Santa) che ha, alla base, il personale latino di età imperiale “Sanctus“(Sancta) participio passato di “sancire“, preper legge, sanzionare, da cui “definire, rendere sacro” che è anche denominativo di “San-cus”/”Sac-er” “sacro” per l’appunto.
Generalmente veniva attribuito ai neonati come atto e testimonianza di fede.
I nomi composti sono anche una celebrazione e atto di devozione nei confronti di uno specifico Santo, oppure registrano il patronimico.
Bisogna però ricordare che, nell’antichità, “santo”significava semplicemente “separato”, ad indscrivere icare tutto quello che era messo da parte con uno scopo ben specifico.
Ad esempio, i chicchi di grano scelti e messi da parte per la successiva semina dell’anno seguente erano definiti “santi”. In questa accezione, anche i primi cristiani si consideravano “santi” nel senso di “separati dal mondo” per cui erano tali tutti i seguaci del cristianesimo.
Solo in epoca successiva, quando si iniziò a chiamare”santi”i martiri che, pur di non rinnegare la loro fede in Cristo, rinunciavano alla loro vita, il termine assunse il significato di “persona sublime, superiore in bontà, fede e carità.
E’ovvio pensare che in un periodo storico dove la Chiesa aveva un potere politico ed economico grandissimo ed un controllo sulle masse molto radicato poter vantare la discendenza da qualche “santo” poteva avere sicuramente dei vantaggi, già solo come evidente affermazione di legame ed appartenenza al mondo cattolico.
Da qui la grande diffusione del cognome dovuta al continuo aumento di persone che dichiaravano di essere discendenti da un progenitore “Santo” che, per poterli distinguere, costrinse già nella metà del 500 le autorità ad attribuirgli forme onomastiche diverse basate comunque sulla propria radice etimologica per cui il cognome, soprattutto nelle sue innumerevoli varianti, ha portato in passato alla nascita di ceppi diversi, con incroci fra di loro, come nel caso di tutti gli ipocoristici aferetici di Ognissanti cioè la festività di tutti i santi.
In alcuni casi, possono essere anche cognomi attribuiti a dei trovatelli oppure altri ceppi legati non direttamente al termine “santo” ma ha dipendenze correlate come per esempio, nel cognome Santese che significa letteralmente “chi ha cura del Santo” e della chiesa attribuito ad un lavoro o attività come quella del sagrestano od affine.
Molte delle varianti sono nate da vezzeggiativi come nel caso di Santinucci od accrescitivi quali Santoni, infine alcuni ceppi possono essere legati a fenomeni di toponomia
Etimologia Stupidaria
Dal plurare di “tanto”che ha il significato di elevato,”di tal guisa“che ben si addice alla nobile figura del santo.