Cognomi Italiani Particolari
Cognome Aquila: Note generali
Ci sono circa 365 famiglie Aquila in Italia. (Sito Cognomix. it)
73 Sicilia 46 Lazio 42 Campania 42 Calabria 41 Puglia 32 Lombardia 18 Toscana 18 Piemonte 15 Abruzzo 8 Basilicata 7 Emilia- Romagna 6 Veneto 5 Friuli V. G. 4 Marche 3 Liguria 3 Sardegna 2 Trentino A. A.
Varianti: Aquili, D’Aquila, Dell’Aquila.
Alterati e Derivati: Aquilini, Aquilino, Aquilina, Aquilotto, Aquilone, Aquilani, Aquilante, Aquilanti.
La moglie: “Beh, del mio nessuno può dirmi che non sia una Aquila“.
Origine e significato del cognome
Da Aquilus (bruno, oscuro) su una radice europea “ak“(essere oscuro) che sottende una serie di etimi : il latino “acter-ater” (atro), il greco “ach- lys” (caligine), il lituano “ak- las” (cieco), il lett.”ik- las” (tenebroso) (Fonte: Etimo. it).
In questo contesto l’aquila prende il significato di “uccello dalle fosche penne“.
Per altri studiosi, potrebbe invece essere una derivazione dalla radice “ac” col senso letterale di “penetrare” quindi con la valenza di passare rapidamente, essere veloce che si ritrova nel sscr “acu” collegato alle voci greche “okus- okeia” (rapido) e “ac- va” (cavallo) che continua nel latino “eq- uus“ed anche “ac- us” (ago) che richiamano simbolicamente il senso della velocità.
I greci chiamavano l’Aquila col nome “aetos” per qualcuno ricongiungibile ad “aemi” (soffiare il vento) imparentato a voci analoghe come “aer” per aria e “aetes” per vento da cui appunto “aetos” per rendere l’idea di “uccello che si libra nei venti” e “oionos“per uccello di rapina.
L’uccello ha simboleggiato per quasi tutti i popoli antichi il mito dell’invincibilità, evocatrice dell’idea del sole, messaggero degli dei e più oltre divinità stessa.
Come si è già accennato vari sono gli etimi a cui sono legati i ceppi originari, anche se molti di loro si intrecciano e si confondono.
Alcuni, soprattutto le varianti D’ Aquila, Dell’ Aquila, e Aquilani, hanno alla base il toponimo l‘ Aquila attributi a capostipiti abitanti, provenienti o in qualche modo vincolati alla città omonima.
Altri ceppi derivano da soprannomi attribuiti a personaggi per caratteristiche fisiche che richiamavano quelle dell’uccello come l’acutezza visiva, l’intelligenza, la fierezza, la rapidità d’azione.
Pare anche che certe varianti come Aquilini, Aquilino, Aquilina siano italianizzazioni del latino “Aquilinus” tipico dei liberti, che i Romani hanno assorbito dall’etrusco “Aquilius“.
Il derivato Aquilante sarebbe un adattamento del nome Agolante derivato dal francese Agoulant abbastanza comune in Francia e diffusosi in Italia alla fine dell’VIII secolo dopo la campagna militare di Carlo Magno in Italia e l’annessione della Lombardia, l’ uso del cognome continuò sino alla fine del medio Evo (Fonte: Emidio De Felice).
Simbologia dell’Aquila
L’Aquila ha da sempre affascinato l’uomo per le sue intrinseche caratteristiche, la maestosità del suo volo, la sua capacità di raggiungere, in cielo, altezze incredibili a cui si collega l’ idea della ascensionalità, per l’acutezza della sua vista, l’ ingegnosità spiccata a tal punto da venire assunta come paragone contrario (litote) per sottolineare un pò ironicamente la scarsa o al massimo mediocre intelligenza di un individuo:”quella persona non è certo un aquila”.
Tra i vari ceppi con questi cognomi quello che più si mise in mostra fu quello dei Dell’ Aquila (De Aquila) famiglia di origine normanna, il cui capostipite, Riccardo I, feudatario nel 1090 in terra di lavoro cioè quella parte dell’Italia meridionale denominata anche Campania felix, dove felix aveva il significato di sottolineare la ricchezza e fertilità della regione.
La famiglia divenne molto potente con l’arrivo degli Svevi, annettendosi nel periodo diversi feudi come Cerinola, Traetto, Riardo e vari contadi quali Avellini, Montesantangelo, Calvi,e Fondi dove si originò un ramo indipendente. I successori di Riccardo I continuarono a mantenere alto il nome della famiglia diventando baroni a Ginestra e patrizi a Benevento.
Per questa ricchezza di valenze l’animale, in quasi tutte le sue tradizioni religiose, è sempre stata simbolo di positività , di vittoria del bene sul male, di dialogo con gli Dei di cui è messaggera e più oltre come divinità stessa.
Etimologia Stupidaria
Abbiamo visto e parlato della potenza e fulminea capacità d’azione dell’Aquila così come della sua caratteristica di librarsi nei venti con incredibile rapidità. Abbiamo visto anche come questa velocità e potenza ha da sempre incantato l’uomo.
Da qui i conseguenti commenti “l’uccello che piomba sulla preda e in pochissimo tempo diventa un puntino nell’orizzonte – l’uccello che puo essere in pochi minuti in basso ed in alto” quindi “l’uccello che è qui e la“. Per cui da “qui- la” con l’aggiunta della “a” iniziale che sembra richiamare una esclamazione di stupore tipo “ah- ahh” “a- qui- la” ecco “Aquila”.