Presenze del Cognome Boccia in Italia
Ci sono 1467 famiglie che portano il cognome Boccia in Italia (Sito Cognomix. it).
937 Campania 185 Lazio 77 Lombardia 44 Abruzzo 40 Piemonte 32 Puglia 30 Toscana 25 Basilicata 20 Calabria 17 Emilia- Romagna 14 Liguria 9 Sardegna 8 Veneto 8 Friuli V. G. 6 Marche 6 Molise 4 Sicilia 3 Umbria 2 Trentino A. A.
Origine etimologica e genealogica del Cognome Boccia
L’origine etimologica della parola è così piena di intrecci, dipendenze, collegamenti, varianti che è impossibile, per gli esperti, tracciare una storia etimologica unica e convincente o perlomeno ognuna delle ipotesi proposte hanno sempre trovato se non contrasti perlomeno grossi dubbi da parte di illustri colleghi.
Boccia, spagn bocha, port bocheca, franc bouche (bocca), dal latino antico “bauca- bocia- bucca” che pur indicando la bocca vale anche nella forma maschile “boccus”per designare , in generale, un tipo di vaso rotondo.
Tra l’altro, con questa valenza di “rotondità”, il termine è strettamente collegato a “bocciulo” (il calice del fiore quando sta per aprirsi), radici reciprocamente dipendenti nel loro significato di oggetto rotondo con le voci “bokkya- bottia”.
Il lemma boccia ha anche il significato di “palla” e nello specifico quelle di legno dell’omonimo sport così pure, in una delle variazioni popolari dialettali quella di ragazzino apprendista nel lavoro (bocia).
Anche la versione maschile “boccio”conserva nel contesto sportivo, lo stesso significato di”pallino” con un intreccio con la voce “boccino” che ha la stessa valenza ma che deriva dal latino “bocinus” su radice “bos- bovis” (bove- bue) con un richiamo alla voce “bocco” quella noce più grande usata nel gioco della castellina (che richiama appunto quello delle bocce).
Praticamente la stessa origine di termini come “bozza- bozzolo- buzzo” con tutte la stessa valenza di “essere gonfio” (per esempio: guancia gonfia d’aria).
Secondo gli studiosi esiste un intreccio tra la voce latina “bocium”(appunto boccia) e quella germanica “busen” (seno femminile) e “bozan” (spingere) nel senso di gonfiare, arrotondare, spingere in fuori collegata anche alla voce antico e tedesco “butz” (capezzolo) e “buzo- butze” col senso di “mucchio”.
Le opinioni più recenti concordano oltre alle radici iniziali antiche sopra discusse nella loro valenza di rotondità(“bokkya- bocia, boccia”) nel ritenere attendibile come origine una voce dialettale toscana preromana “poccia” che riprende quella germanica già accennata “busen” per indicare appunto il seno femminile che tra l’altro non perde il senso e l’idea della rotondità.
Secondo questi esperti sarebbe in epoca romana che l’”oggetto rotondo” poccia con la sostituzione della “p” con la “b” diventato boccia.
Questa tesi di una valenza diciamo di richiamo sessuale d’ altronde trova credibilità nello studio generale della nascita dei primordiali lemmi dell’alfabeto umano quando, come abbiamo già più volte considerato, i primi suoni ed i primi grossolani tentativi di formare un linguaggio si basavano quasi completamente su quello che allora era di gran lunga il mistero più affascinante, meraviglioso ed incomprensibile per l’uomo cioè quello della nascita della vita attraverso l’unione dei sessi. Vedi un esempio .
Come è chiaramente visibile nella ricerca Cognomix il cognome, pur essendo tipico tipico della Campania, è comunque diffuso su tutta la Penisola a testimonianza di varie migrazioni di alcune Famiglie dal Sud nelle altre regioni italiane, in primis in Abruzzo (dove la presenza è documentata già nel 1600) nel Lazio e nelle regioni Settentrionali probabilmente alla ricerca di lavoro e di migliori condizioni di vita.
Fra i vari ceppi si distinsero per ricchezza e considerazione quello che fa capo ad Annibale Boccia stabilitosi a Tropea nel XVIII secolo e quella di Giacomo Boccia che fu Vescovo titolare della diocesi di Santa Lucia del Mela e Consigliere reale nel 1819.
Etimologia Stupidaria
Sia per la sua forma rotondeggiante molto simile e soprattutto per l’associazione mentale dove nella pioggia “una che colpisce l’altra” da “goccia”.
Altra ipotesi forse più probabile da “coccia” (latino “concha”) che ha valenza di cosa rotonda in generale ed anche di guscio di noce così come di testa dura che richiama la stessa consistenza.