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Cognome Bona-Boni-Bono

17 Gennaio 2016 by Gianfranco

Bona, Boni, Bono come cognome
Bona di Lussemburgo

Presenze in Italia dei cognomi Bona, Boni, Bono

Ci sono circa 2815 famiglie Bono in Italia. (sito Cognomix. it)

725 Piemonte    722 Sicilia      650 Lombardia      196 Lazio      116 Puglia       112 Liguria      83 Calabria       51 Toscana        37 Sardegna          33 Emilia- Romagna         22 Veneto         15 Campania     13 Friuli V. G.        12 Umbria       9 Marche         7 Abruzzo        6 Trentino A. A.       4 Valle d’ Aosta       2 Basilicata

Ci sono circa 1368 famiglie Bona in Italia. (sito Cognomix. it)

415 Piemonte       400 Lombardia        168 Veneto       91 Trentino A. A.        85 Sicilia       82 Liguria       38 Emilia- Romagna        35 Lazio       20 Toscana        11 Friuli V.G.       7 Sardegna       5 Puglia   4 Valle d’ Aosta       3 Molise       1 Abruzzo        1 Marche        1 Basilicata       1 Campania

Ci sono circa 3682 famiglie Boni in Italia. (sito Cognomix.it)

1060 Emilia- Romagna         768 Lombardia        631 Toscana        351 Lazio        265 Veneto        125 Liguria        107 Piemonte       89 Marche       69 Trentino A. A.       44 Umbria        42 Campania      39 Sicilia       29 Sardegna      26 Abruzzo       19 Friuli V. G.      10 Puglia       4 Calabria        4 Valle D’ Aosta

Moltissimi gli alterati e derivati per cui sarebbe un impresa che preferisco evitare citarli tutti

Etimologicamente dal latino “bonus” variazione del più antico “Donus“, forse sulla radice sscr “dve” per “dveo“(rendo felice). Per altri da “Divonus“, sulla radice “div” (splendere) da cui “divyami” (brillo, splendo), “diva” (cielo luminoso)”deva- divus” (brillante, divino) “dives“(ricco) in opposizione a “malus“(cattivo). (Fonte etimo. it)

Altri ancora collegano “bonus” al sscr “punyas” (virtuoso)

Alla base del cognome è il maschile “Bono” (femminile Bona) che continua in parte il latino classico “Bonus”

Questo cognome risale tuttavia al primo Medio Evo, come soprannome e quale nome, derivando dall’aggettivo ormai volgarizzato Buono e Bono (nel senso di “buono, di buon carattere, di buoni sentimenti”), il nome ebbe una larga diffusione per la sua valenza benaugurale ma deve il suo successo maggiore al fatto che venne usato come personale anche dai Longobardi e dai Franchi.

Alcuni studiosi lo lo collegano invece alla radice celto- germanica “bun” col significato di “proprietario“, cioè “che ha casa“.

Altri ceppi però hanno un origine diversa come per esempio i cognomi Bonaldo e Bonaldi che possono derivare del nome francone “Bobwald” formato dall’aggiunta a Bono dell’aggettivo “waldaz” (potente) per definire un capo od un regnante particolarmente saggio, giusto e di buoni principi oppure nel Veneto dal toponimo Bonaldo presente con tre comuni nel veronese.

La versione Bonico può continuare il personale longobardo Bonichis documentato a Lucca già nel 724.

Bonati in Lombardia può nuovamente essere un toponimo coniato sul comune di Bonate di Sopra e di Sotto (BG) e nelle Venezie essere una derivazione diretta da “bonat, bonato” brav’uomo, bonaccione).

La forma diminutiva Bonito è di sicura origine iberica

Famiglie Nobili

In tutte le versioni base del cognome si ebbero famiglie di documentata nobiltà che diedero vita a personaggi di spicco nella vita politica e sociale delle città dove si erano stabiliti.

Uno dei ceppi più noto della versione Bono fu quello di Parma, ivi documentato nel XIII secolo che ebbe con Pietro Bonus (Conosciuto anche come Pietro del Bono), notaio a Zibello, uno dei capi della rivolta del 1477 contro la fazione dei “Rossi” di Parma e con Genesio uno dei dignitari della “squadra ducale” negli Statuti Parmensi.
Diversi discendenti coprirorono cariche importanti

Un altro ceppo importante fu quello palermitano, famiglia ascritta alla nobile compagnia della Pace. Personaggio di spicco Antonino del Bono ottenne dal re Ferdinando I il titolo di marchese

La famiglia Bona (nelle fonti anche De Bona, in croato anche Bunić) fu una delle più antiche famiglie nobili della Repubblica di Ragusa. È probabile che il cognome abbia una derivazione diretta dal nome proprio Bona (forse nato nella versione Buna o specificamente nella zona di Ragusa Bune), attestato in Dalmazia e in Italia fin da epoche remote

Anche diverse famiglie Boni si distinsero nel corso dei secoli in varie zone della penisola. Le due famiglie più importanti furono i Boni di Firenze e quelli di Lucca. Appartenenti al ceppo fiorentino si distensero come validissimi uomini d’arme e valorosi combattenti personaggi come Ottinello, Giovanni e Bonaccorso, che in numerose battaglie difesero e rinforzarono il territorio fiorentino.

A Firenze la famiglia Boni si distinse a partire dai primi decenni del Quattrocento con Giovanni e Leonardo di Bartolo raggiungendo l’apice di notorietà e potenza con Giovanni di Bono, ricchissimo banchiere che tra l’altro fece costruire il famoso palazzo degli Antinori, e allargò la sua influenza anche in Francia diventando cavaliere dell’ordine di Renato d’Angiò. (Fonte Wikipedia. org)

Sempre a Firenze vi era anche una seconda famiglia Boni,mentre la prima era detta “dal leone rampante” questa era conosciuta come quella “dalle catene” (per via dei loro stemmi) ed aveva come capostipite Ambrogio di Meo di Bono ed ottenne il priorato con Paolo di Ambrogio nel 1384

Un altro ceppo illustre dei Boni fu quello insediatosi nella città di Lucca

 

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