Cognomi Italiani Particolari
Cognome Fante- Fanti- Fantino- Fantini
Ci sono 138 Fante in Italia (Sito Cognomix. it)
63 in Veneto, 21 in Lombardia, 17 in Lazio, 10 in Piemonte, 9 in Trentino A. A., 6 in Abruzzo, 4 in Calabria, 3 in Liguria, 2 in Friuli V. G., 2 in Sardegna, 1 in Campania,
Ci sono 1603 Famiglie Fanti in Italia (Sito Cognomix. it)
575 in Emilia- Romagna, 313 in Toscana, 197 in Lombardia, 169 in Lazio, 97 in Sardegna, 57 in Veneto, 44 in Trentino A. A., 40 in Piemonte, 27 in Liguria, 19 in Abruzzo, 15 in Campania, 14 in Umbria, 12 in Friuli V. G., 7 in Sicilia, 6 in Puglia, 4 nelle Marche, 4 in Calabria, 2 in Valle d’ Aosta, 1 in Basilicata.
Ci sono circa 554 famiglie Fantino in Italia. (Sito Cognomix. it)
383 in Piemonte, 62 in Liguria, 34 in Friuli V.G., 21 in Lombardia, 12 in Veneto, 9 in Lazio, 8 in Campania, 7 in Puglia, 6 in Sicilia, 3 in Emilia- Romagna, 2 in Calabria, 2 in Toscana, 2 in Valle d’ Aosta, 1 in Abruzzo, 1 in Sardegna, 1 in Basilicata,
Ci sono 3210 Famiglie Fantini in Italia (Sito Cognomix. it)
1324 in Emilia- Romagna, 314 in Lombardia, 300 in Lazio, 282 in Piemonte, 258 in Toscana, 148 in Friuli V. G., 136 in Abruzzo, 96 in Veneto, 64 in Marche, 58 in Campania, 53 in Liguria, 35 in Umbria, 31 in Puglia, 27 in Trentino A. A., 26 in Molise, 18 in Sardegna, 6 in Sicilia, 5 in Basilicata, 5 in Calabria, 3 in Valle d’ Aosta,
Varianti: Fant, Fancelli, Fancello, Fancella, Fancel, Del Fante, De Fant
Alterati e Derivati: Fantin, Fantinelli, Fantinano, Fantocci, Fantozzi, Fantoni, Fanton, Fantacci, Fantazzi, Fantazzini, Fantoli, Fantolini,
Fantucci, Fantuzzi, Fantuzzo, Fantuz,
Origine del cognome
Per prima cosa il lemma “fante” è una variante aferetica del sostantivo “infante“a sua volta dal latino “infans, Infantis” dal verbo “fari” che sta per “parlare” preceduto dalla particella negativa “in” che ne capovolge il significato quindi con valenza di “che non parla, che non sa parlare”
Quindi chi non è capace di parlare è proprio il neonato, l’infante appunto per cui il primo immediato significato di “fante” è quello di “bambino“
Successivamente il termine fu utilizzato anche per definire il servitore, il garzone proprio per la consuetudine, in epoca remota, di iniziare l’attività in età precocissima, da bambino appunto
o giovane ragazzo.
Altri studiosi ritengono possibile che invece i due sostantivi “infantes” e “fantes” abbiano avuto un origine distinta, il primo come si è visto col valore di “bambino” ed il secondo col significato di giovane militare.
Quindi con valenza di soldato alle prime esperienze, di bassissimo grado, il pedone dell’esercito romano per cui si può presupporre che il termine indicasse una specie di specifica professione e relativo stato sociale, quella appunto del “fante” come soldato di fanteria romana
Bisogna infatti tenere in considerazione che, anche in epoca romana, la cavalleria acquistò, col tempo, sempre più importanza nelle azioni militari, basta pensare che tutti gli ufficiali erano quasi sempre a cavallo per cui ai soldati a piedi più giovani veniva spesso dato l’incarico di seguirli, servirli nelle loro esigenze e badare ai cavalli.
A sostegno della loro tesi questi studiosi evidenziano anche la possibilità di una derivazione di “fante” dal gotico “fanthja” (soldato a piedi)
Questi esperti ritengono che in seguito i due termini si sono reciprocamente influenzati, mescolati ed amalgamati in un solo lemma con identica valenza
Nel caso di alcuni ceppi il cognome potrebbe essere semplicemente un diminutivo o vezzeggiativo aferetico del nome Bonfante o Belfante, che ovviamente è un cognome di tipo augurale col senso di “che sia un buon- bel bambino”
A questa origine molto antica, si ritiene esistente già nel 1100 se ne poi aggiunta in epoca molto più recente(XVII secolo) un altra , quella di “fantino” come mestiere, professione di montare e guidare i cavalli nelle corse e gare ippiche, l’unica accezione rimasta in auge e di uso comune nell’epoca attuale.
Probabilmente anche questa valenza è legata nuovamente alla giovane età che avevano inizialmente questi cavallerizzi quasi sicuramente per sfruttare la loro struttura e soprattutto peso minore che gravava sul cavallo.
Anche in questo caso comunque non si possono escludere nelle varie cognominizzazioni e varianti contaminazioni ed intrecci fra tutti i significati visti.
Non ci sono documentazioni precise ma è anche possibile la derivazione da toponimi magari anche solo collegati a rioni, vie o luoghi come Campo San Fantino di Venezia.
Lo sviluppo dei cognomi probabilmente ha risentito dell’influenza di dei Santi San Fantino di Calabria morto verso la fine del IX secolo e Fantino Dandolo che fu vescovo a Padova nel 1400.
Fra le molte famiglie che, nelle numerose varianti, si sono nei secoli messe in mostra un caso a se stante per formazione etimologica è quella della Famiglia Agostini- Fantini.
Infatti il cognome Agostini fu in questo caso aggiunto a quello originario Fantini nel 1648 quando il nobile Cosimo Fantini, illustre mercante dell’epoca, e probabile discendente del noto condottiero Fanto Fantini della Gherardesca morì ed essendo senza alcun erede, nominò come successore della sua proprietà, fra cui la redditizia industria della seta, il nobile Carlo Agostini.
Etimologia Stupidaria
Il primo ceppo di “Fanti” nasce in epoca romana dalla abitudine e necessità dei soldati romani, nel loro percorso verso le destinazioni sparse nell’impero, di fermarsi ovviamente per dissetarsi e fare scorta di acqua alle varie fonti che incrociavano nel loro tragitto. Da “fonte” appunto fante, idem la versione plurale.
Secondo altre opinioni, sono possibili collegamenti ed intrecci tra la precedente tesi ed un altra consuetudine dell’esercito romano (e ancora di più nelle epoche successive) in marcia di cantare canzoni di guerra o di nostalgia per l’abbandono delle proprie dimore. Da “canti“cambio consonante ed ecco il termine “fanti”.
Qualcuno propone un origine ancora più semplice: come si sa l’esercito Romano quando iniziava qualche campagna militare allestiva un esercito imponente, con truppe costituite da un numero di soldati immenso, quindi dall’idea di “tanti” la trasformazione in “fanti” appunto.