Presenze del Cognome Mosca in Italia
Ci sono circa 4637 Mosca (sito Cognomix. it) in Italia.
754 Lombardia 138 Umbria 716 Piemonte 112 Trentino A. A. 672 Campania 107 Calabria 449 Marche 86 Liguria 410 Lazio 85 Toscana 230 Puglia 51 Friuli V. G. 229 Abruzzo 29 Molise 218 Sicilia 24 Basilicata 153 Emilia- Romagna 13 Sardegna 149 Veneto 12 Valle d’ Aosta
Varianti, alterati e derivati: Mosche, Moschini/ o, Moschin, Mosconi, Moscon, Moschen, Moscheri, Moscatelli, Moschetta/i / o, Moschelli, Moscarella/ i/ o, Muscarella/ o, Moscardi/ o, Moscardini/ o
Origine etimologica e genealogica del Cognome Mosca
Molto complessa ed anche dibattuta è sia l’etimologia che l’origine di questo cognome che si presta a molteplici supposizioni e ricerche che confermano la già ovvia probabilità di origini di cognomi che di diverso non hanno solo la radice di base, ma anche il periodo storico in cui si sono formati.
Ovviamente per la maggiore si tratta di cognominizzazioni di soprannomi legati all’omonimo insetto per caratteristiche fisiche e soprattutto caratteriali, tipo la minuzia e la fastidiosità formati da mosca (siciliano musca e sardo muska) e dai tanti suoi alterati. Mosca, dal rumeno “musca“, francese “mouche“, greco”myske” (diminutivo di “mysia“) confrontabile con il sanscr “makshi- ka“a sua volta collegabile alle voci lituane “musa“, slovena”mucha” e tedesca”mucke“, tutte voci secondo la maggioranza degli esperti che hanno la stesse basi latina “mus” e sscr “musa“(fonte:etimo. it).
Varie e dibattute le ipotesi
La discussione si apre subito, alcuni studiosi come il Lorenzi sostengono che, perlomeno in alcuni casi, il ceppo originale potrebbe trattarsi di un troncamento del nome di persona Moscardo.
Il Moscardo è un tipo di sparviero (così chiamato per delle particolari macchie simili a mosche disposte sul petto) che alla stregua di altri animali come l’aquila, l’orso, il lupo, il leone ect. è considerato animale nobile e quindi attribuito, come nome, al neonato in senso augurale e fregio distintintivo.
Da queste basi etimologiche prende subito spunto l’affermazione di alcuni studiosi che nelle loro ricerche documentano un Mosca comandante di una galea pisana nel 1172 cioè molto prima che il cognome subisse la latinizzazione in Muscus per cui è logico pensare a ceppi diversi alcuni basati sulla radice originale ed altri sulla mutazione della “o” in “u”.
L’ ipotesi è rafforzata dal fatto che la radice Mosch è attestata in Germania fin dal XVII secolo e che la prima forma trascritta del cognome italiano sembra essere “Moscha” poi corretta in Mosca mentre in contemporanea sono stati recuperati dei documenti sempre del XVII secolo (Teramo in Abruzzo) dove si attesta il cognome nella forma di base Musca.
Ma anche il vocabolo “muschio” nasce dalla radice greca “moschos“e dal persiano “muschk“collegabile al sscr “mushka“, dimin di “mush” (topo) già visto in precedenza, da queste radici il latino “muscum” per cui è possibile che alcuni ceppi siano dei toponimi di abitazione o provenienza da zone ricche di muschio come nel caso della variante Moschen, cognome presente in Trentino di probabile provenienza lombarda e di Moschiano comune avellinese (anche se anche qui nasce il dibattito sulla possibilità di un legame con la voce greca “moscos” nel suo significato di vitello per cui Moschiano diventerebbe “luogo pieno di vitelli” cioè luogo dove ne era diffuso l’allevamento)
Questa valenza d’altronde ritorna nella discussione sull’etimologia della capitale russa Mosca sulla quale la maggioranza degli etimologisti si trova d’accordo che prenda il nome dal fiume che la bagna mentre molto contrastanti sono invece le teorie sull’etimologia del nome.
Fra le varie ipotesi c’è appunto anche quella che significhi “fiume di vacche“ (in lingua “Komi”) forse per l’abitudine degli animali ad abbeverarsi nelle acque. Secondo un altra ipotesi il nome sarebbe una variazione della parola mongola “Mushka“col significato sia di disordinato che di angolare tipico della struttura della città. Per altri il nome del fiume deriva da antiche voci ugrofinniche col valore di “scuro, torbido”
Secondo un altra ricerca opposta alle altre è stata la città a dare il nome al fiume e non viceversa, Moskva sarebbe derivazione dalla parola composta dalle radici “mosk“, antico slavo che significa “selce” e “kov” (nascondersi) quindi col significato di “nascondiglio- rifugio di pietra“.
Per altre varianti come Moscher e Moscheri, alcuni studiosi sostengono il solito legame con mosca come insetto nel senso di “moscara” cioè “luogo delle mosche “la zona di origine o provenienza mentre altri esperti ritengono più probabile una derivazione da qualche soprannome di mestiere collegato al termine “moschier o muschier” che a Venezia indica l’attività specifica del guantaio cioè del fabbricatore di guanti ed oggetti simili in pelle (da cui Muschiera per indicarne il negozio).
Non bisogna però dimenticare che Moscha era l’antico nome con cui veniva denominata la citta di Muscat, capitale dell’Oman, vecchio ed attivissimo snodo commerciale che posizionato sulla “via della seta” fungeva da collegamento fra le lontane Cina ed India con l’Occidente traverso l’Impero Bizantino.
Probabilmente con i termini Musca, Muscat, Moscha italianizzati in Muscati, Mascati, Moscati s’identificavano tutti quei commercianti mussulmani ed ebrei che, provenienti appunto dalla penisola arabica e dall’Oriente, avevano nel tempo costruito delle vere e prorie teste di ponte nei porti mediterranei spagnoli ed italiani con basi soprattutto in Puglia, da sempre votata insieme a Venezia all’attività mercantile tra i due imperi.
Secondo gli esperti è probabile che alcuni di questi mercanti mussulmani si fossero arricchiti talmente da arrivare a prestare ingenti quantità di danaro a diversi e potenti uomini di spicco al punto da ottenere in cambio non solo vasti terreni e possedimenti ma anche titolo di nobiltà. Uno di questi casi più eclatanti è quello dei conti Mosca di Bergamo che si diffuse poi nel centro Italia, a Pesaro in particolare nel 1550 dove ottenne dagli Sforza l’investitura del Castello di Gradara e dove per lungo tempo ebbe personaggi di spicco nella vita sociale e politica della città.
Secondo alcuni studiosi i Mosca stabilitasi nella parte centrale della penisola non provengono solo dal ceppo lombardo ma anche da un altro del tutto distinto originario del Salento nelle Puglie dove è ancora abbastanza diffuso nella versione “Musca”
In Sicilia una famiglia Moscaottenne, nel 1282, da Pietro I d’Aragona la Signoria di Modica. I Mosca dell’italia settentrionale(Piemonte, Lombardia, Veneto) hanno un origine come epoca successiva ai ceppi meridionali, provenivano infatti dalla vicina Francia dove erano precedentemente arrivati dalla Spagna come profughi in fuga dalla persecuzione dell’inquisizione spagnola del 1478 promossa dai re cattolici Ferdinando ed Isabella.
Questi profughi nuovamente in fuga dalla successiva inquisizione pontificia del 1554 e alla costante ricerca di una collocazione lavorativa e quindi di nuovi cantieri si sparpagliarono lungo tutta la penisola e quindi anche in quella centrale e meridionale sommandosi a quei ceppi li stabilitisi molto tempo prima (Fonti:Dizionario dei cognomi Italiani di Edmidio De Felice / http://famigliamosca.com/forum/viewforum.php?f=10)
Etimologia Stupidaria
Mosca deriva semplicemente da morsa e cosca, il termine è abbastanza recente ed è stato coniato appositamente per definire una donna quando cade nella “morsa“stringente di una qualsiasi “cosca” che la usa e la sfrutta, il commento degli impotenti (anche per comodo) spettatori: “poveretta, quella ormai è una mosca”