
Ci sono circa 75 famiglie Pacca in Italia (Sito Cognomix. it)
26 Campania 17 Lazio 6 Sicilia 5 Toscana 4 Veneto 4 Piemonte 3 Lombardia 3 Puglia 3 Calabria 2 Liguria 2 Abruzzo
Sia perchè il cognome è abbastanza raro e sia perchè non si hanno documentazioni precise sulla sua derivazione, per stabilirne la possibile origine gli studiosi fanno appello all’etimologia del termine ma anche in tal contesto la ricerca conduce in diverse direzioni.
Una di queste sarebbe la versione femminile di “pacco” dal latino “paccus“(pacco), ted. ed inglese “pack“, olandese “pak“, da cui il verbo “packen” (afferrare , ghermire) Queste voci sono collegate anche alla radice sscr. “pac- pak” nel senso di unire insieme e greca “pak- tos, pek- tos“(compatto) che porta ad “unire in un pacco- fare un pacco” ( Fonte Etimo.it).
Alcuni vedono un collegamento con “poccha“(pacco, balla di lana).
Nel contesto il cognome potrebbe essere legata ad un attività di impacchettamento o trasporto e smercio di pacchi.
Più probabile la derivazione dal latino “paffa” (fetta) che prosegue con il longobardo “pakka” che, oltre al significato di natica, ha anche quello di carne salata, porzione di carne ricavata da un taglio per cui potrebbe trattarsi di un soprannome legato appunto all’attività di macellaio o vivandiere. Infatti in alcune regioni Italiane con per esempio L’Umbria le “pacche” sono le due parti che si ricavano dalla macellazione del maiale.
Ma “pacca“ è soprattutto conosciuta nella sua valenza di botta scherzosa, amichevole, spesso connotata da una certa complicità che si ha l’abitudine di fare fra amici con un colpo della mano aperta sulle spalle. In questo senso si tratta di una derivazione onomatopeica legata al tipico rumore provocato dalla “botta” tipica soprattutto della Toscana.
In realtà la pacca presa etimologicamente in visione ancora più di questa è quella di base greca (pak) e latina “pacca” e longobarda “pakka” che come abbiamo già appurato indica le natiche considerate poi come un entità unica, quindi “natica“, praticamente una sorta di sculacciata sul “sedere” spesso assestata con valenza canzonatoria.
Per alcuni studiosi (ma molti non concordano) la pacca nelle varie regioni italiane come “colpo sulle spalle” è strettamente collegata a quella napoletana, sarebbe cioè una sua derivazione con un cambiamento di bersaglio dalle natiche alle spalle, parallelo al cambiamento di significato dal dileggio all’attestazione di amicizia e complicità.
Improbabile un nesso tra qualche capostipite e la valenza di “pacca” come “cosa nuova” che si ritrova nell’espressione “nuova di pacca” per indicare qualcosa di nuovo come per esempio nel caso della stoffa venduta al banco o di un mazzo di carte da gioco e comunque in generale per qualsiasi oggetto o merce “nuova”, praticamente un sinonimo di “nuova di trinca”,”nuova di zecca”.
In realtà l’origine di questa valenza del termine “pacca” è abbastanza recente (1800) e legata alla voce “alpacca“ una lega di rame- zinco- nichel molto simile come aspetto all’argento con la quale si iniziò a produrre vari oggetti soprattutto posate.
Senza un motivo ben preciso, l’invenzione della nuova lega venne adottata per definire qualcosa di “assolutamente nuovo”, per un certo tempo l’espressione è restata “nuova di alpacca” poi, probabilmente per comodità di dizione, è diventata “nuova di pacca” andando ad incrementare la già presente confusione sulle origini del termine
Tra i vari esponenti del cognome si ampia documentazione della nobile famiglia Pacca di origine Campana, di nobiltà in Napoli, Velletri e Viterbo che ottenne il marchesato di Matrice nel 1721 ed il patriziato di Benevento nel 1666, iscritta nel 1757 nell’Ordine di Malta al priorato di Capua.
Etimologia Stupidaria
Da “tacca“ nella sua valenza di macchia, difetto, piccola imperfezione appunto per sottolineare la situazione opposta di oggetto nuovissimo, senza la minima “pecca“(altra pertinenza) “pacca” appunto.