Ci sono circa 263 Pensabene in Italia. (Sito Cognomix.it)
92 Calabria 6 Liguria 80 Sicilia 5 Puglia 18 Piemonte 3 Abruzzo 16 Lombardia 3 Friuli V.G. 15 Toscana 3 Veneto 12 Lazio 3 Campania 6 Emilia-Romagna 1 Sardegna
Pensabeni, assolutamente rarissimo, parrebbe del bolognese. Pensibene è quasi unico ed è probabilmente dovuto ad errori di trascrizione.
Questi cognomi derivano dal nome medievale Pensabene, attribuito al neonato come augurio di intelligenza o, comunque,di giudizio e speranza di un felice futuro. Si tratta, dunque, delle cognominizzazioni dei nomi personali attribuiti alla nascita
Famiglia nobile di Sicilia che si ritrova sin dal secolo XVII in Palermo.Nicola Pensabene infatti, all’ arrivo di Vittorio Amedeo II in Sicilia era già un magistrato affermato che aveva ricoperto gli incarichi di giudice della Corte pretoriana di Palermo (3), di Sindacatore di Catania (4) e di avvocato fiscale della Regia Gran Corte (5). Il sovrano sabaudo lo nominò membro della giunta per gli affari ecclesiastici di Sicilia e quindi nel 1716 lo chiamò in Piemonte quale reggente del supremo consiglio di Sicilia.
La famiglia si divide in due rami: Messina e Palermo.(Fonte:Il portaledelsud.org)
Ramo di Messina: Domenico, giudice della Gran Corte Civile 1747/50, reggente della Suprema Giunta di Sicilia in Napoli e presidente della Regia Camera della Sommaria, con privilegio del 9 settembre 1775 ottenne il titolo di marchese, investito del titolo di barone di Raineri il 25 marzo 1776 ed il feudo di Protonotaro; Francesco con investitura del 10 settembre 1784 ebbe il titolo di marchese e barone di Protonotaro, Cavaliere dell’Ordine Costantiniano nel 1782, iscritto nella Mastra Nobile di Messina dal 1798 al 1807.
Ramo di Palermo: Giacinto, giudice della Corte Pretoriana di Palermo anni 1669, 70, 74, 77, 79 , 80, del Tribunale del Concistoro 1677/8, avvocato fiscale del Tribunale del Regio Patrimonio 1683; Niccolò stesse cariche del precedente, uditore generale delle Genti di Mare 1703, maestro razionale del Regio Patrimonio 1711, avvocato fiscale della Gran Corte 1712, con Regio Diploma del 15 marzo 1729 ottenne da re Vittorio Amedeo II di Savoia il titolo di marchese; Matteo senatore di Palermo 1705/6; Gaetano ottenne attestato di nobiltà dal Senato di Palermo in data 17 settembre 1817.Iscritta nel Libro d’Oro della Nobiltà Italiana, iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano anno 1922.
Arma: troncato d’azzurro e d’oro alla fascia di rosso sulla partizione, accompagnata in capo da un’aquila d’oro e coronato dello stesso, rivoltata in punta da tre
dardi di nero posti in sbarra con le punte giù
Curiosità
La frazione di Pensabene appartiene al comune di Monreale, in provincia di Palermo, nella regione Sicilia da cui dista 5,3 Km
Etimologia Stupidaria
Di facile intuizione la derivazione del cognome da un soprannome attribuito,in epoca medioevale , a qualche personaggio molto noto per la sua ingegnosità e profondità di pensiero tipo un inventore o più probabilmente un filosofo, spesso contattato per avere consigli, opinioni o chiarimenti, insomma un grande “pensatore” per cui appunto il soprannome “Pensabene”