Cognome Poggio: Origine cognomi italiani particolari
Presenze del cognome Poggio- Poggi in Italia
Ci sono circa 1048 Poggio in Italia. (sito Cognomix. it).
664 Piemonte , 3 Sicilia , 242 Liguria ,2 Valle d’ Aosta , 94 Lombardia , 2 Trentino A. A. ,11 Lazio , 2 Umbria , 8 Veneto , 1 Campania , 7 Toscana ,1 Puglia , 5 Calabria ,1 Friuli V. G. , 4 Marche , 1 Abruzzo
Ci sono circa 3456 Poggi in Italia. (sito Cognomix. it)
838 Emilia- Romagna ,17 Friuli V.G. ,672 Liguria , 14 Campania , 613 Lombardia,14 Trentino A. A. , 476 Toscana , 2 Sicilia , 328 Lazio ,11 Abruzzo , 203 Piemonte ,11 Puglia 80 Veneto , 7 Calabria , 71 Marche , 3 Valle d’Aosta , 56 Sardegna , 2 Molise, 27 Umbria
Origine Etimologica e Genealogica
“Poggio”, dal latino “podium” e dal greco “podion”, (da pous – piede) significava originariamente, “rialzo in forma di piede“ quindi “pedana”, da cui deriva anche “poggiolo” cioè balcone, che sancisce il passaggio da terrazzo naturale a terrazzo edificato.
Nel Medioevo il termine acquista rilevanza geografica per indicare una zona rialzata, una piccola altura e rilievo generalmente di forme dolci e tondeggianti, colle”perg” parallelo di “berg” (monte) ricorrendo in modo decisamente diffuso nella topomastica.
L’origine del cognome sta quindi in una progressiva cognomizzazione di appellativi dati ai capostipiti per sottolineare la loro provenienza geografica: per fare un esempio, nel caso del ceppo ligure e piemontese, probabilmente si tratta di capostipiti provenienti da Poggio D’Asti e Poggio San Remo.
Molte delle famiglie Poggi/ o, sparse un pò in tutta italia, divennero nobili ed illustri, come quelle di Genova dove un certo Beltrame partecipò al trattato di pace fra Genovesi e Pisani o quella dei Poggi di Lucca dove, agli inizi del 1500, ha dato il nome ad un intero quartiere e diramatasi poi in Bologna, Milano e Pavia o come quella dei Podio- Poggio in Sicilia ed altre ancora.
Etimologia stupidaria:
Campagna militare romana in Gallia:le truppe romane vogliono sferrare l’attacco decisivo all’esercito nemico, accampato sull’altra sponda di un torrente, il comandante è conscio che non sarà una cosa facile, che ci vorrà parecchio tempo e che solo un accerchiamento ben congegnato, ed il più rapido possibile consentirà la vittoria .
E’ determinante avere condizioni climatiche favorevoli per decidere la data di inizio delle operazioni che eventuale fango nei campi ed acque vorticose del torrente renderebbero estremamente compilcate. Si pregano gli Dei, si consultano gli esperti e soprattutto ci si affida al potere del mago e dei suoi oracoli.
Il responso è chiaro e sicuro: una settimana di sole. Ottimo, un giorno di preparazione ed il secondo si da inizio al circondamento del campo nemico.
Il terzo giorno, acqua a catinelle, una pioggia battente e costante che in poco tempo trasforma il torrente in un fiume ed il terreno in un pantano e le operazioni di accerchiamento un impresa titanica. Solo la grande capacità organizzativa dell’esercito romano, l’abilità dei comandanti, il valore e l’orgoglio dei soldati, un immane sforzo collettivo consentono il successo dell’impresa.
La rabbia, il disappunto ed il dolore per le perdite subite rendono il capitano una furia che si riversa, con tutta la sua forza, sul mago che solo grazie all’antica amicizia che li unisce salva la vita. Il poveretto ne uscì così sconfortato ed abbattuto da perdere per un pò di tempo gran parte di quella lucidità che tutti gli riconoscevano come massima dote.
Pare che, seduto su una specie di rialzo naturale, una specie di grande masso che dominava, quasi al centro, l’accampamento romano avesse biascicato, per giorni, parole senza senso, foneticamente sbagliate e confuse.
Le uniche che fossero di tanto in tanto comprensibili erano “pioggia…, solo un pò di pioggia…poggia…..” e poi “mogio…solo un pò mogio” “moggio,…pioggia…poggia… pogio”. Insomma, per concludere, il mago, da allora, venne battezzato “Poggio“. Il fatto che si trovasse, mentre si perdeva nei suoi bizzarri mormorii, su un altura, un punto rialzato, spiega il successivo significato di “poggio“come piccola altura, collina