Cognomi Italiani Particolari
Cognome Polvere
In Italia ci sono 98 persone con il cognome Polvere (Sito Cognomix.it)
55 in Campania, 6 in Lombardia, 10 in Puglia, 2 in Liguria, 8 inToscana, 1 in Molise, 7 in Lazio, 1 in Veneto, 7 in Piemonte, 1 in Valle d’Aosta
Origine del Cognome
Dal latino “pulverum” accusativo di “pulvis” che si intreccia con l’altra voce latina “pollen” (fior di farina) e “palpale” parente stretto del greco “paspale” (farina, polvere)
Dalla voce greca “pallo” (scuoto, agito) sulla radice “pal-spal“a lora volta dal sscr “spar-sphar” che sta per muovere, agitare che richiama l’idea della farina ottenuta con lo scuotimento ( Fonte Etimo. it)
L’ipotesi più probabile è che il cognome derivi da soprannomi attribuiti ai capostipiti in quanto legati per una ragione o l’altra alla polvere da sparo nel più dei casi polverari cioè esperti artigiani addetti alla produzione della polvere da sparo
Anche restando nel contesto è però possibile un legame ad altre attività come quella di arteficieri o di addetti all’artiglieria come responsabili dei cannoni e delle cariche esplosive
D’altronde non si può escludere un origine del termine, nel suo significato più lato di polvere in generale, cioè quella che ricopre le cose che ha una sua simbologia importante come testimonianza del tempo che passa….”la polvere dei secoli“, quella quindi che arriva dappertutto a coprire tesori come miserie
Possibile quindi un soprannome collegato a questa valenza dato a qualcuno per la sua attività in ambienti particolarmente polverosi tipo uno che svuota vecchi locali, un restauratore, un archivista od anche a qualche lavorante in un mulino, come notoriamente si sa nella sua attività, continuamente ricoperto di polvere (farina e simili)
Etimologia stupidaria
I primi fuochi di artificio sono nati in Cina, pare già nell’VIII secolo, per questo, quando arrivò nel mondo occidentale, inizialmente venne chiamata polvere cinese e solo nel primo Medioevo prese piede il suo uso, non solo in battaglia, ma anche per impreziosire gli spettacoli e attrarre più gente durante le feste popolari ed altri eventi importanti ( fuochi di artificio)
Ovvio che i maestri in questa nuova e particolarissima arte assunsero grande importanza ed addirittura una certa valenza di mistero e magia diventando praticamente ricercatissimi e molto quotati in ambito pubblico
Pare appunto che ad uno dei più bravi e rispettati maestri di “fuochi” diventato in tutte le occasioni un vero e proprio “polo di attrazione” fu attribuito il soprannome “veropolo” poi mutato in “polovero” quindi in “polvero“. Ad arrivare a “polvere” il percorso fu pressochè immediato