Cognomi Italiani Particolari
Cognome Re
Ci sono circa 10240 famiglie Re in Italia. (Sito Cognomix. it)i
3008 in Lombardia, 1483 in Piemonte, 1157 in Sicilia, 923 in Veneto, 538 in Lazio, 523 in Emilia- Romagna, 428 in Puglia, 354 in Liguria, 345 in Friuli V.G., 344 nelle Marche, 342 in Toscana, 284 in Campania, 181 in Abruzzo, 66 in Molise, 63 in Sardegna, 51 in Trentino A. A., 50 in Calabria , 50 in Umbria, 32 in Umbria , 32 in Basilicata, 18 In Valle d’Aosta
Varianti: Rege, Regi, Regis, Regibus, Del Ré, De Rege, De Regis, De Regibus, Lo Ré
Origine del Cognome
Secondo molti etimologisti l’origine sarebbe semplice e chiara: dal latino Rex e Regs (accusativo regem) collegato alla radice sscr “rag- ragan” alle tanti radici europee e imparentate quali il gotico “reiks“, l’antico tedesco “rihhi” poi variato in “reich“(ricco, potente).
Alla base il verbo sscr “ragati” (splendere) a cui è strettamente legato quello latino “regere” nel suo significato di reggere, dominare, governare. Ovviamente legato al significato metaforico di “reggere ” con valenza morale, cioè di governare con giustizia, in modo retto.
Con questa valenza si richiama alla radice sscr “ragan” nel suo significato di “principe”, quindi “colui che risplende– colui che governa in modo splendente”. (Fonte Etimo. it).
Altri esperti fanno notare due cose, la prima l’evidente somiglianza tra la parola re e quella molto conosciuta in ambito romano “res”; la seconda come, nella lingua greca, il termine corrispondente al re latino è “basileus” che non ha alcuna analogia etimologica per cui secondo loro l’origine del nome va ricercata altrove.
L’ipotesi proposta è che alla base ci sia la radice sscr “ras” (ricchezza, pienezza) a cui sarebbe legata appunto la voce molto in uso in epoca romana “res” col significato generale di “cosa” di cui un esempio classico è il noto vocabolo “res- pubblica” che significa appunto “cosa pubblica”.
L’accostamento ideologico tra la “cosa pubblica” (res) e chi la governa con splendente dirittura morale (re) sembra confermare questa ipotesi tra l’altro avvalorata anche dal fatto che la diffusione del cognome avvenne in gran parte in epoche successive, soprattutto nell’ alto medioevo.
Comunque si tratta generalmente della trasformazione in cognome di antichi nomi e soprannomi formati da ré e dalle sue declinazioni soprattutto latine (rex, regis, regibus) per varie motivazioni.
Una di queste l’attribuzione ad un neonato con valenza benaugurale (che possa avere una vita da re) che affettiva (re indiscusso della famiglia).
Oppure come nomina ed elezione di qualche persona al grado di Re in caso di feste ed intrattenimenti per la sua grande capacità organizzativa e anfitrionica.
Dalla consuetudine soprattutto medioevale della nomina a Re ad un vincitore di gare e competizioni come nel medioevo il tiro con l’arco o la balestra.
Ed ancora la derivazione da un soprannome legato alla nomina di qualche valente artigiano insuperabile nel suo mestiere quindi re nella sua attività.
Al Nord è possibile anche una derivazione toponimica collegata ad una località posta nei pressi di un rio come Ré in provincia di Novara, Retorbido e Redavalle (PV), Redefossi (MI), Retorto (AL e CR) le cui origini etimologiche sono insite nel nome.