Cognomi Italiani Particolari
Cognome Scaglia: Distribuzione in Italia
Ci sono circa 990 famiglie Scaglia in Italia.(Sito Cognomix. it)
310 Lombardia 310 Piemonte 108 Emilia- Romagna 42 Liguria 24 Veneto 20 Sicilia 13 Lazio 12 Toscana 6 Friuli V. G. 5 Trentino A. A. 4 Sardegna 3 Puglia 3 Marche 2 Calabria 1 Valle d’ Aosta 1 Umbria 1 Campania.
Origine e significato del Cognome Scaglia
L’origine di questo cognome resta abbastanza oscura ed incerta, dovuta a soprannomi di significato diverso, legati in qualche modo al termine”scaglia” e, a sua volta, ai suoi molteplici significati , quello di “buccia, scorza” o quello generale di “scarto”, tipico per esempio le scaglie dei rettili o come i residui di lavorazione come la scultura del marmo, della pietra, del legno od anche le scaglie durante la forgiatura e tempra del ferro e di altri metalli.
Nel contesto ci è di aiuto l’etimologia: dal germanico ed antico tedesco “scala- scall” da cui i più moderni tedesco “skel“, inglese “scale- shell”, il francese “ecaille“, sempre col significato di “scaglia, scorza,” che si ricollegano a voci come il gotico”skalja” (tegola), l’indo- germanico “skal- skar” (fendere, separare), lo svedese “skilja- skala“, il danese “skille“, lituano”skelti” (fendere, sbucciare, scheggiare).
Qualcuno vede invece più probabile, alla base, la radice sscr “kal” col significato di raschiare che si ritrova nel greco “skallo” (raschio, zappo, raschietto la terra )imparentato con le voci già incrociate “kar- skar”(tagliare, recidere, scuoiare).
Considerando la vastità delle sfumature che possono cambiare il significato del lemma e i molteplici termini derivati dalle radici di base tra l’altro strettamente imparentate diventa appunto difficile stabilire l’origine chiara e definita del cognome in quanto legato a troppe variabili.
Potrebbe trattarsi di soprannomi attributi ai capostipiti per caratteristiche fisiche e comportamantali che richiamavano l’idea di “scaglia” o altri soprannomi legati alle loro attività commerciali e lavorative come scultore o mastro d’ ascia od anche conciatore di pelli di serpenti.
Altri esperti propongono una derivazione attraverso varianti popolari, fonetiche, e magari trascrittive da soprannomi tipo “scalli” o “scallia“, attributi in epoche antiche a capostipiti che vivevano in zone collinari, caratterizzate da coltivazioni sui terrazzamenti che come si sa appaiono a chi li guarda come enormi scalini facenti parte di una gigantesca scalinata.
A sostegno della loro tesi fanno notare come uno dei ceppi, degli Scaglia annoverò fra i suoi titoli quello di Marchesi di Caluso, Mosso Santa Maria e Tronzano, furono conti di Brusasco, Cavaglià, Marcorengo e Verrua e Baroni di Carpenetto.
Curiosità
La scaglia, detta frombola, era anche un strumento rudimentale per tirare i sassi, tipo quella usata da Davide contro Golia.
Degli Scaglia oltre alle famiglie già viste altri ceppi raggiunserò nobiltà, fama e considerazione come quello degli Scaglia di Verrua il cui palazzo a Torino iniziato nel 1585 dall’abate, nonchè ambasciatore, ministro e vescovo Filiberto Scaglia di Verrua, è uno dei più antichi della città e uno dei pochissimi esempi di architettura del rinascimento.
Famoso il pittore Cesare Scaglia, di cui esiste a Varallo Sesia un museo delle sue opere unico nel suo genere in quanto costruito all’interno della casa che è stata abitazione dalla famiglia del noto pittore valsasiano.
Altro ceppo molto noto è quello dei fratelli Scaglia dalla Valle Imagna, che nella seconda partè del 700 arrivarono a Brembilla con le loro prime botteghe di torneria di bottoni e anime in legno trasformando in poco tempo il paese contadino in un paese artigianale.
Etimologia Stupidaria
Un ragazzo con una frombola che cerca di colpire un bersaglio, un commento “tanto lo sbaglia“, per distinguerlo e per il senso di “lanciare un sasso” “Scaglia” appunto.