
Significato dell’aggettivo apotropaico
L’aggettivo apotropaico (dal greco ap? t? ?pe?, apotrépein = “allontanare“) viene solitamente attribuito ad un oggetto o persona per scongiurare, allontanare o annullare influssi maligni e generalmente i simboli e gli oggetti di questo tipo condividono la comunanza nell’allontanamento da qualcosa, intesa spesso come “tenere a distanza”, annullare un’influenza maligna.
Nel caso dei cognomi quindi il motivo è quello di attribuire al neonato un nome negativo per ottenere il benificio opposto che in realtà avvenga il contrario, così cognomi come Afflitto, Brutto, Sventurato sottintendono la speranza che il figlio sia rispettivamente “Allegro, Bello, Fortunato“.
Infatti antiche credenze popolari, ancora abbastanza diffuse in certe colture extraeuropee, ritenevano che un bel nome avrebbe potuto provocare l’ira e l’invidia di spiriti maligni e lo sfogo della loro vendetta sul povero bambino mentre invece un brutto nome tutelerebbe appunto da questi rischi.
Questi nomi scaramantici definiti appunto apotropaici, nel Medioevo, erano abbastanza diffusi anche in Italia .
Alcuni esempi: Malatesta, Malingamba, Maltivenga, ecc.