Ieri, sabato 6 novembre , mia moglie ed io eravamo invitati alla cresima di una amica, cerimonia alle 16 ed ovviamente cena in ristorante. Al di là di ogni minima riflessione sul lato strettamente religioso della cosa io ho una vera e propria idiosincrasia per queste feste.
Per prima cosa non amo lo strano clima di goliardia che le accompagna con saluti, baci ed effusioni divise un pò tra vecchi conoscenti e un pò verso figure nuove mai viste prima.
Poi trovo che è assurdo sprecare tutto quel tempo incollati ad un tavolo impegnati a compromettere la propria digestione, sarebbe meglio spaccare pietre, almeno alla fine ci si ritroverebbe con dei ciottoli.
E poi, ancora più assurdo quel modo di sprecare il danaro, mentre in tanti luoghi la gente muore di fame. Io non sono tanto bravo a fare i conti ma una festa del genere tra preparazione, vestiti per essere “per forza” eleganti, regali costosissimi, cena e varie si aggirerà penso sui 5000 euro, quanti bambini si potevano sfamare con una cifra del genere??
Mi si perdonerà quindi se durante la fase della cena ad una signora, seduta al mio fianco, tra l’altro “coperta” di anelli, bracciali e collane d’oro, che mi spiegava di avere la sera prima partecipato ad una serata di beneficenza e di aver elargito la somma di 20 euro, ho risposto con tutta la cortesia possibile: “Bene, almeno la coscienza è a posto“.
Per fortuna la signora non mi conosceva bene per cui non sapeva che io sono un membro onorario del gruppo”predico bene per razzolare male”