Cognome Vescovo
Presenze del cognome Vescovo in Italia
Ci sono circa 542 Vescovo in Italia(sito Cognomix. it)
166 in Veneto , 16 in Liguria , 76 in Piemonte , 11 in Toscana , 71 in Lombardia , 9 in Emilia- Romagna , 44 nelle Marche , 5 in Puglia , 39 in Friuli V. G. , 4 in Sardegna , 31 nel Lazio , 2 in Basilicata , 25 in Sicilia , 2 in Valle d’ Aosta , 22 in Campania , 2 in Calabria ,16 in Umbria ,1 in Abruzzo.
Varianti:Vescovi, Viscovo, Vischi, Visco, Bisco,
Alterati: Viscovini
Si tratta di cognominizzazioni di nomi o soprannomi legati al termine “vescovo” nella sua accezione religiosa ma anche civile sia per vincoli familiari tra cui considerando il degrado morale e spirituale che aveva caratterizzato il periodo più buio del medioevo anche dei figli diretti sia per attività od altri legami con questi prelati o con le loro dimore e proprietà tipo anche solamente provenire da una zona sede di un vescovado.
Base etimologica
Il termine “Vescovo” deriva dal greco “episkopo” legato a verbo “episkeptomai” dalla radice “epi” (sopra) + “skopeo“(guardo,vigilo) dalla voce”skept- scopos” (osservare) col chiaro significato di “colui che osserva dall’alto- che guarda con attenzione- che vigila sulle cose” quindi “sorvegliante, vigilante“(fonte Etimo. it).
Difatti “episkopos” nella civiltà greca designava appunto dei funzionari civili con compiti di amministrazione e sorveglianza nei lavori ed attività pubbliche, l’attinenza con il mondo religioso qui è ancora molto marginale legata quasi unicamente al concetto di “Dei” come”custodi delle leggi, dei patti”con il compito appunto di vigilare sull’armonia del mondo e degli uomini.
Questa prima associazione è stata comunque determinante a convogliare la parola “episkopos” nel significato attuale cristiano di “vescovo” anche se il passaggio è avvenuto gradualmente, infatti inizialmente gli”episcopos” non costituivano una classe clericale specifica e separata ma erano semplicemente gli anziani spirituali riconducibile al termine”presbiteroi“, cioè uomini che per la loro illustre condotta ed alta spiritualità possedevano la saggezza e la qualifica per guidare i fedeli.
E’ solo poco alla volta che la distinzione si fece più netta con un progressivo aumento dell’autorità sacerdotale attribuita ai vescovi che cominciarono all’inizio del IV secolo a diventare delle specie di monarchi all’interno della chiesa sino ad arrivare al concetto di “papa“ cioè di “vescovo supremo” attribuito al vescovo di Roma proclamato successore di Pietro.
Secondo il noto etimologo Emidio De Felice ed altri colleghi anche il cognome Vispo è una variante aferetica del cognome “Vescovo”. Questa tesi è però messa in discussione da altri studiosi che sostengono una, secondo loro più probabile, derivazione da “visto“, dal provenzale “vistz“, francese”viste” nel senso di “avveduto”, latino”vegetus” (vigoroso, vivace) connesso a “vista” quindi nel senso di “veloce, rapido””che agisce in un batter d’occhio”(www. etimo. it).
Qualche dubbio si presenta anche con il cognome “Bisco“in quanto anche se la maggior parte degli studiosi sostengono la teoria del De Felice sulla variazione aferetica di “vescovo”( anche sulla considerazione che”bishop” deriva dall’inglese antico “biscop” e questo appunto dal tardo latino “episcopus“) alcuni vedono la possibilità di una derivazione o perlomeno intrecci con cognomi come “Biscia” o “Bosco“.
Vescovo in Araldica
Secondo la tradizione araldica ecclesiastica cattolica, lo stemma di un Vescovo è tradizionalmente composto da: uno scudo, che può avere varie forme (sempre riconducibile a fattezze di scudo araldico) e contiene dei simbolismi tratti da idealità personali, o da tradizioni familiari, oppure da riferimenti al proprio nome, all’ambiente di vita, o ad altro.
In più, una croce astile a un braccio traverso, in oro, posta in palo, ovvero verticalmente dietro lo scudo, un cappello prelatizio (galero), con cordoni a dodici fiocchi, pendenti, sei per ciascun lato (ordinati, dall’alto in basso,), il tutto di colore verde; un cartiglio inferiore recante il motto scritto abitualmente in nero. (http://www. diocesifrosinone. com/).