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La Masche: Un aspetto della cultura popolare di langa

17 Aprile 2012 by Gianfranco

 

Masche piemontesi ,streghe

 

Le Masche: Tradizioni e cultura di Langa

Sto leggendo l’ultimo libro dello scrittore Donato Bosca nativo di Mango intitolato “Masche“

Io appartengo ad una generazione che anche se marginalmente, ha ancora assistito e partecipato, almeno da bambino a quelle suggestive riunioni contadini delle langhe che avvenivano in certe occasioni come la trebbiatura del grano o la sfogliatura del granoturco.

Persone di ogni età, confluivano nell’aia di qualche cascina agricola per aiutare i proprietari o più spesso i mezzadri del posto in queste lavorazioni impegnative che da soli avrebbero richiesto settimane di lavoro o che, come appunto nella trebbiatura del grano, impossibili da eseguirsi oppure nelle stalle quando una mucca gravida dava la luce ad un vitellino.

Cosi come ho avuto la fortuna di partecipare insieme a mia madre  a quelle stupende riunioni delle massaie legate da amicizia o più spesso da parentele che si verificavano in occasione della cottura delle gallette o delle torte pasquali.

Questi straordinari momenti di aggregazione terminavano o coincidevano  spesso con lunghi racconti sul più o sul meno dove non mancava quasi mai un largo  spazio dedicato alla magia e al mistero, storie e racconti sulle masche, streghe e fattucchiere di vario genere più o meno malvage, condannate a girovagare nella notte alla ricerca di qualche malcapitato su cui riversare i loro tremendi sortilegi.

Storie nate da una miscela di ignoranza, superstizione e religione, ampiamente tollerata per non dire alimentata dalla chiesa locale a cui facevano comodo queste fantastiche impersonificazioni del male contro le quali il prete diventava un baluardo o un difensore.

Retaggi quindi della penosa caccia alle streghe che ha fatto così tanti torti e tante vittime nel medioevo, sintomo e addirittura sfruttamento dell’ignoranza e della credulità popolare. Una parte di cultura delle Langhe che però anche se evidentemente non positiva non va abiurata o dimenticata.

Si tratta piuttosto di extrapolarla, analizzandola con la giusta cognizione di causa, come moltissimi studiosi e scrittori hanno già fatto con grande rigore storico e profonda indagine conoscitiva. A loro l’indubbio merito di aver salvato dall’oblio e dalla perdita tantissimo materiale, racconti, aneddoti, scritti, documenti e di averli presentati alle nuove generazioni collocati nella giusta luce.

Le Masche cioè le streghe

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