Non credo proprio di essere riuscito, sempre che poi fosse nelle mie intenzioni, di trasmettere a mio figlio Davide le mie idee, convinzioni e fedi ma una cosa sicuramente glielo tramandata o meglio credo che sia semplicemente un fatto cromosomico, si tratta della passione per lo sport del pallone elastico.
Uno sport locale un po di nicchia volendo, poco remunerato e quindi secondo me per fortuna poco pubblicizzato e lontano dallo stritolamento commerciale del sistema dei mass media .
Così anche ieri sera Lunedi 23 Giugno siamo saliti in paese per assistere alla partita di campionato elastico 2014 di Serie B dove milita la compagine del Bubbio che quest’anno come non mai prima ha una squadra davvero competitiva che, salvo sorprese o inconvenienti, può mirare decisamente in alto.
A parte il capitano Marcarino che non sta affatto deludendo le aspettative, confermando di possedere ad un buon livello quel giusto mixer di tecnica e potenza indispensabili per emergere in questo sport di fatica e precisione.
Anche il resto della squadra gira bene con i due fratelli Bogliacino, Marcello nel ruolo di spalla e Maurizio in quello di terzino al muro e Voglino, l’altro terzino che si stanno comportando ottimamente fornendo al battitore il giusto supporto e contributo agonistico.
Parentesi pseudoetimologica, mio figlio mi ha fatto notare come quest’anno abbiamo una squadra in “ino“(Marcar- ino/ Bogliac- ino/ Bogliac- ino,/ Vogl– ino), più compattezza di così!!.
Ma veniamo alla notizia importante per non dire sensazionale; circa un quarto d’ora dopo che giunti nella solita zona dove di abitudine ci piace assistere alla partita, (quella in prossimità della zona di battuta) ci eravamo seduti sul vecchio muretto della piazza.
Piazza da sempre conosciuta col nome di Piazza del Pallone anche perchè ha avuto la fortuna di vedere cimentarsi grandissimi campioni del passato, Manzo, Bertola, Berruti tanto per citarne solo alcuni in quanto la lista sarebbe troppo lunga è arrivato un nostro amico con cui ovviamente abbiamo iniziato a parlare di pallone elastico.
Poi il discorso si è allargato alla politica, alla società ed infine alla notizia del momento della candidatura delle Langhe- Monferrato a patrimonio Unesco.
Siccome lui non aveva seguito le ultime battute della vicenda non sapeva assolutamente del fatto che il comune di Bubbio non rientra nei 29 comuni inseriti nella zona candidata e nemmeno in quelli della cosiddetta zona cuscinetto che comprende altri 72 territori.
Territori che pur non rientrando nel sito Unesco vero e proprio devono però osservare alcuni parametri per la tutela dell’ambiente per cui è rimasto un pò sorpreso da questa notizia.
Si stava appunto discorrendo sulla correttezza e validità o meno dell’esclusione del paese ed ancora di più di altre zone più papabili come quella di Loazzolo dalla zona Unesco quando ci è stata comunicata una incredibile, sensazionale e confortevole notizia di una “candidatura a parte“.
Infatti un altro amico che si era seduto sul muretto alla nostra destra, “amico”, chiedo venia, diciamo conoscente, un amico non si fuma un sigaro toscano a meno di 50 centimetri da te e soprattutto non ti soffia il fumo in faccia tra una frase e l’altra.
E poi si tratta solo dell’ ennesimo esempio di penosa tracotanza, totale maleducazione e mancanza di rispetto tipica di questa generazione di “fenomeni” a cui la consapevolezza di avere due soldi in tasca da paurosamente alla testa spazzandogli via anche un minimo di sensatezza e senso di civiltà.
Chiusa parentesi, la notizia sensazionale è stata l’affermazione da lui enunciata con estrema sicurezza che la “Piazza del pallone Elastico di Bubbio” è diventata comunque patrimonio Unesco dell’umanità.
La notizia va da sè che mi sia sembrata perlomeno strana, al momento fuori oltre che da un minimo razionalità anche da qualsiasi oggettivo fondamento. La sua affermazione mi ha strappato un sorriso, confesso un pò ironico, data la banale distanza da ogni minima logica e la totale mancanza di qualsiasi fondamento oggettivo.
Ma Davide, mi ha fatto notare, sempre attento ai particolari come è, che il “signore” ha detto “Unespo” non “Unesco“per cui abbiamo un pò equivocamente scherzato sulla nostra totale mancanza di conoscenza di un ente o commissione “Unespo”.
Poi abbiamo capito o meglio Davide ha capito, in quanto io oramai o non ci arrivo o come minimo in penoso ritardo, che l’amico faceva riferimento non alla candidatura “Unesco” ma all’esposizione Expo 2015 e alla volontà delle regioni Liguria e Piemonte di far conoscere il patrimonio delle tradizioni locali.
L’idea è quella di incentivare l’attrazione turistica dei nostri paesi e della loro storia culturale e sociale attraverso la valorizzazione degli sport locali tradizionali e sferistici dove prevale appunto il “pallone elastico” con tra le altre iniziative la promozione all’Expo 2015 ed il coinvolgimento dei paesi interessati.
In questo contesto sicuramente potrebbe essere inserito qualche tour, percorso o qualche evento legato alla nostra piazza, caratteristica e suggestiva arena di antica, lunga e gloriosa tradizione pallonistica.
Chiedo scusa quindi al diretto interessato per la mia presunta supponenza, dato che si è dimostrato probabilmente più informato di me sui futuri avvenimenti che potrebbero interessare il paese di Bubbio.
Mi riservo comunque l’ostinazione di non perdonargli il “sigaro” ed i suoi più o meno remoti “significati”.