Origine Cognomi Particolari
Cognome Barbiere- Barbieri
- Ci sono 26 Famiglie Barbiere in Italia (Sito Cognomix. it).
- 5 in Calabria, 5 in Veneto, 5 in Lombardia, 4 in Sicilia, 3 in Piemonte, 2 in Campania, 1 in Toscana, 1 in Puglia,
- Ci sono circa 10651 famiglie Barbieri in Italia (Sito Cognomix. it). Il cognome Barbieri è uno dei più diffusi nella Penisola.
- 3201 in Emilia- Romagna, 2974 in Lombardia, 795 in Veneto, 679 in Liguria, 671 in Toscana, 580 in Piemonte, 379 in Calabria, 355 in Lazio, 319 in Campania, 163 in Puglia, 120 in Marche, 85 in Trentino A. A., 83 in Friuli V. G., 51 in Sicilia, 43 in Abruzzo, 37 in Molise, 36 in Umbria, 28 in Sardegna, 23 in Basilicata, 22 in Valle d’ Aosta.
- Varianti: Barbiero, Barbiera, Barberi, Barberio, Barbero,Barbera, Barberis, Barbé, De Barbieri, Debarbieri, De Barberis.
- Alterati e derivati: Barberini, Barbierato.
Origine del Cognome
Anche se l’origine del cognome sembra di facile lettura, in realtà, risulta abbastanza complicata in quanto legata a diverse ipotesi che oltretutto si intrecciano ed amalgamano.
Nella maggioranza dei casi comunque deriva da un soprannome collegato al mestiere di barbiere, nelle varie forme regionali, mestiere che in passato non si limitava al solo taglio di barba e capelli ma contemplava anche l’esercizio di chirurgo minore, di chi quindi si occupava di piccole operazioni tra cui la flebotomia e i salassi.
Infatti quella dei barbieri pur non essendo una casta era però un associazione molto rispettata e sicuramente dotata di un suo discreto patrimonio economico.
Barbero e Barberis sono tipici piemontesi, soprattutto nel caso di Barberis spesso è accompagnato da un subcognome ( Barberis Campo, Barberis Conte, ect ect) per necessità di distinzione.
Questi cognomi, insieme alla versione femminile Barbera, per quel che concerne i ceppi piemontesi, probabilmente hanno un collegamento con “Barbera” come vitigno, nome che ha sua volta ha origini contrastate e di difficile ricerca.
Infatti solo dal 1514 si ha documentazione del nome Barbera come vitigno, per secoli infatti si cela e nelle innumerevoli citazioni in documenti locali sparsi tra X e XVII secolo riguardanti un certo “vinum negrum”.
Per alcuni studiosi alla base il latino “Albuelis” che significa “bianco, candido” riferito forse ad un antica varietà bianca del vitigno.
Altri sostengono che il nome Barbera come vitigno sia una derivazione da “vinum barberis“, un succo lasciato fermentare di bacche selvatiche di Crespino ( Barberis Vulgaris).
In epoca medioevale così in uso nel territorio piemontese da arrivare a dare il suo nome anche al vitigno che, per tipologia, ne ricalcava le caratteristiche.
Per alcuni studiosi l’origine risale alla voce medioevale “Barberus“con la valenza di irruente, indomito, vigoroso, forte e generoso, caratteristiche intrinseche di quei cavalieri berberi che da anni corrono il Palio di Asti, caratteristiche che ben si addicono a quelle tipiche del vino Barbera.
I berberi sono un popolo dell’Africa Settentrionale che per via navale si sono trasferiti nel Nord Italia. Il nome “berbero” proviene dal francese “berbère”.
A sua volta dal vocabolo arabo “barbar”, ricalcato sulla voce latina “Barberus- Barbarus“, da cui quella greco- romana “barbaro” per indicare quelle genti straniere sprovviste di un idioma comprensivo, quindi da “bar- bar“(balbettare) la cui influenza ha portato il cambio della “e” con la “a.
Un ipotesi suggestiva è quella che vede come origine l’incrocio tra la parola “barba“collegata al suo complesso apparato radicale e il lemma dialettale “albera”, coniato per definire quei siti boscosi dove gli alberi vennero eliminati per sostituirli con le vigne.
In base alle più recenti ed approfondite ricerche, gli esperti ritengono che il nome Barbera derivi da “Vitis Vinifera Montisferrantis (Vite del Monferrato) con un accertato limite territoriale compreso tra le provincie di Asti ed Alessandria.
Questi esperti sostengono un legame o parentela con un altra definizione presente nel “Codex Astensis” che è “de bonus vitibus berbexinis” e che sembra fosse già decisamente conosciuta a Canelli e nel suo circondario già nel XIII secolo.
Alcuni casi possono anche essere dei toponimi come Barberini in Toscana ( Barberino di Mugello e Barberino Val d’Elsa).
Curiosità
La versione femminile Barberia (ed anche a volte barbera) in passato poteva indicare oltre alla moglie del barbiere anche una donna dai facili costumi, una donna poco seria e poco onesta.
Barbera è anche un termine marinaro che indica, in un vascello, la stiva della polvere da sparo e dell’artiglieria.
Barbero è anche il cavallo di Berberia (terra dei Berberi) che contaminata dall’influenza della voce barbaro fu trasformata in barberia.
Diverse sono le famiglie con i cognomi sopra visti diventate famose o nobili in Italia.
- I Barbieri di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Calabria, Satriano (CZ) e Catanzaro
- Quella patrizia veneta che si radicò con ricca discendenza a Zara in Dalmazia
- I Barberini di Val D’Elsa in origine di cognome Tafani poi cambiato appunto in Barberini dal nome del loro paese di origine
- Quella piemontese di Castellamonte
Etimologia Stupidaria
Soprannome dato ad un personaggio buontempone e burlone di natura dotato di una lunghissima e fluente barba che amava scherzarci sopra quando qualcuno la notava “”Questa?? Ma no..è solo la Barba di ieri” Il soprannome era ovviamente scontato