Presenze del Cognome Maschio in Italia
Ci sono circa 676 Maschio in Italia(Sito Cognomix.it)
299 Veneto 10 Lazio 149 Piemonte 6 Valle d’Aosta 63 Lombardia 4 Calabria 33 Liguria 4 Toscana 30 Friuli V. G. 2 Abruzzo 23 Campania 2 Marche 18 Puglia 2 Sardegna 17 Emilia- Romagna 1 Umbria 13 Trentino A. A.
Nessun altro uomo come chi porta questo cognome può vantarsi senza tema di smentita di “io si che sono davvero Maschio”
La moglie: “ Credevo che con quel cognome fosse una certezza…..”
Il cognome con le sue varianti Maschi, Maschietti/ o, Mascoli/ o, Maschione deriva direttamente o attraverso modifiche ipocoristiche popolari e probabili errori di trascrizione dal nome medioevale Maschio.
Partendo dalla considerazione della grande disparità sociale dell’epoca tra maschi e femmine (basta pensare al discorso ereditario o all’enorme differenza di opportunità di carriera) è facile comprendere come questo cognome avesse alla base una motivazione di tipo augurale cioè dato come augurio e speranza di nascita di un bimbo di sesso maschile
Con analoga valenza attributo di soddisfazione e ringraziamento da genitori che desideravano appunto la nascita di un “maschio” per ovvi motivi di convenienza (avere un figlio significava continuità o sviluppo nel lavoro, avere una femmina significava doverla mantenere, mettergli da parte una dote e trovargli un marito)
Base Etimologica
Etimologicamente deriva dal latino “masculus” diminutivo di “mas“, genitivo”maris“che sta oltre che per “uomo, maschio” anche per “marito“. Alla base l’antica radice tedesca”man-mas“collegata a numerose varianti fonetiche del tipo”men, mein, min, mun” tutte con il medesimo senso legato alla capacità di pensare.
Quindi prevalentemente “man” con valenza di “essere pensante”quindi di “uomo”. La voce è confrontabile con lo zendo “manshya” e sscr”manushya” (fonte etimo. it)
Etimologia Stupidaria
Il cognome deriva dal cambio consonantico della “r” con la “s”. Il termine “marchio“infatti deriva dalla voce tedesca “marc“che significa “segno” ovviamente collegato al lemma simile “marcus”(martello) per associazione con l’idea di imprimere un segno a colpi di martellate(marchiare).
Sembra che uno dei più noti, abili ed apprezzati fabbri di Venezia a cui gran parte dei nobili, cavalieri e condottieri del tempo si affidavano per la forgiatura delle loro armi ed insegne ma soprattutto per l’incisione su di esse di nomi, effigi e stemmi.
Sembra che nessuno avesse mai superato la maestria dell’artigiano e che, come particolarità avesse l’abitudine di lavorare senza mai separarsi da un “fiasco” di vino con cui di tanto in tanto placava la sete e si confortava dalla calura della forgia.
Ovvio che una così particolare e costante abitudine unità al progressivo aumento di popolarità del personaggio finisse con lo stuzzicare la curiosità e la verve dei cittadini ed il loro desiderio di etichettare tanta estrosità; quasi naturale quindi che dall’accostamento del termine “marchio” con quello di “fiasco” sia scaturito il soprannome “Maschio“con cui tutti identificavano il famoso maestro di forgiatura