Presenze in Italia del Cognome Ricatto/ i
Cognome estremamente raro di cui non si hanno dati precisi sulla sua presenza in Italia. Soprattutto della versione singolare ce ne sono poche unità in Piemonte e Veneto. Un pò più diffusa la versione plurale con un ceppo principale nel Barese ed altri minori nel Tarantino e a Trieste.
Alla base dei cognome c’è il soprannome medievale “ricatto“, latino “recaptum“, participio passato di ricattare dal latino volgare “reexcapatare- recaptare“, composto dalla particella “re” (di nuovo, indietro) e la voce verbale “captare” intensivo di “capere” (prendere) col significato appunto rafforzativo di “prendere con forza“, riprendere- recuperare.
La convinzione più diffusa fra gli studiosi è che analogamente ad altri cognomi come Recupero, Ristoro, Restauro ect si tratti di un cognome di valenza augurale e gratulatoria con i quali, il più delle volte, genitori che avevano subito il dramma della perdita di un figlio accoglievano la nascita di un altro bimbo
Il senso è appunto quello di una riparazione, un riscatto alla precedente perdita oppure nel senso di ringraziamento a Dio di avergli concesso un dono così prezioso da riscattarli dalla loro difficile condizione sociale od anche di augurio e speranza nel figlio come possibilità di riscatto dalle proprie difficoltà e ristrettezze economiche.
Gli esperti ritengono però che, per quel che riguarda i ceppi settentrionali, sia anche possibile una derivazione diretta da nomi medievali come Rico e Rigo, italianizzazioni di nomi germanici come Ric o Rig (generalmente aferesi di nomi germanici come Arrigo, Enrico, Federico) col significato di “potente- ricco”. L’aggiunta del suffisso (detto”ato”)davanti ha generalmente la funzione di attribuire un valore di discendenza dal padre o dalla madre(patronimico o matronimico) nel senso ad esempio di “figlio di Rico o di Rica (fonte cognomiitaliani.org)
Etimologia Stupidaria
Studi e documentazioni a parte, secondo me, il cognome deriva direttamente dal capostipite il cui volto era caratterizzato da un evidente e profonda cicatrice che gli attraversava verticalmente il volto come una riga da cui il soprannome “Rigato” Siccome poi il personaggio in questione era solito spostarsi accompagnato fedelmente da un gatto il soprannome si è trasformato in “Rigatto” e poi per cambio, tipicamente medievale, di consonante in “Ricatto”
Una seconda ipotesi è che il cognome abbia come capostipite, anzichè un uomo, una donna ammirata nel suo circondario per la sua bellezza e soprattutto per la sua pelle luminosa e più vellutata della sete che tutti speravano di toccare. Da qui la definizione di “Ricca al tatto” da cui l’ovvia aferesi e trasformazione nel soprannome “Ricatto“